Perovskia è il nome di un sottogenere del genere botanico Salvia, della famiglia delle Lamiacee (Labiate). Fino al 2017, era considerato un genere a parte; comprende sette specie diverse, ma quella più indicata per la coltivazione in giardino è la Perovskia atriplicifolia, della quale sono state create anche alcune cultivar per aumentare la durata della fioritura o per aggiungere nuove tonalità cromatiche ai fiori.
Classificazione – Genere: Salvia, sottogenere Perovskia; famiglia: Lamiacee (Labiate).
Origine – La pianta è originaria dell’Asia centrale, in particolare dell’Afghanistan.
Habitat in Italia – In Italia non cresce spontanea. In Asia, il suo habitat è costituito dalle aree aride e sassose dei boschi.
Usi – Le piante di perovskia sono usate per bordure miste di aromatiche o di erbacee o come esemplare isolato.
Etimologia – Il nome del sottogenere Perovskia è dedicato al generale conte Vasily Alekseevich Perovski (1794-1857), diplomatico russo e amante della botanica.
Altri nomi – La Perovskia atriplicifolia è nota anche con il nome di salvia russa.

La perovskia è una pianta mellifera, i cui fiori attraggono le api e altri insetti utili
Perovskia – Coltivazione
La Perovskia atriplicifolia è una pianta erbacea a portamento arbustivo con fusti legnosi o semi legnosi che crea cespugli molto ramificati. Le foglie opposte sono aromatiche e di color grigio-verde. Dalla specie nominale sono state create le cultivar ‘Blue Spire’, dalle foglie color argento con fiori tubulari di colore viola-bluastro, e a ‘Hybrida’ con fiori color blu-lavanda scuro raccolti in pannocchie vistose alte fino a 40 cm. La cultivar ‘Little Spire’ è a sviluppo decisamente più limitato (60-70 cm di altezza) e adatta anche alla coltivazione in vaso. Ecco le esigenze di coltivazione della Perovskia atriplicifolia:
Vita – Perenne.
Dimensioni – Fino a un 1,2 m di altezza e a un metro di larghezza per la specie nominale, più contenuto lo sviluppo di molte cultivar.
Tempo altezza massima – Fino a otto anni.
Esposizione – Vuole l’esposizione in pieno sole.
Temperatura – Si tratta di una pianta rustica che tollera temperature inferiori allo zero. Nel caso di inverni particolarmente rigidi, può dissecare la parte aerea, ma ricaccia a primavera dalla base.
Terreno – La Perovskia atriplicifolia vuole il terreno da povero a moderatamente fertile e ben drenato. Tollera anche il terreno gessoso e i venti marini delle coste.
Fioritura – Dalla tarda estate fino all’inizio dell’autunno compaiono pannocchie terminali erette che portano fiori nelle tonalità del blu, viola o lavanda. La fioritura dura a lungo ed è molto ornamentale.
Annaffiatura – Non necessita di annaffiature frequenti.

Se coltivata con più esemplari in fila, la perovskia può formare quinte molto scenografiche alla fioritura.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria, e in genere viene effettuata solo prima dell’impianto o semina.
Potatura – Non si pota; è possibile tagliare gli steli sfioriti o potare a 20-30 cm dal terreno a primavera come potatura di rinnovamento.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene generalmente per talea (erbacea in tarda primavera o semi legnosa in estate).
Malattie – La Perovskia atriplicifolia è una pianta resistente e senza parassiti o malattie specifiche. Può essere soggetta a marciume radicale, ma solo se coltivata in condizioni sfavorevoli (terreni troppo compatti e eccessiva umidità).
Coltivazione in vaso
La perovskia si può coltivare in vaso scegliendo le cultivar a sviluppo più contenuto. Poiché l’apparato radicale si sviluppa notevolmente, è però indicato un vaso di grandi dimensioni (anche 50 cm di diametro). Se più piccolo, i rinvasi dovranno essere più frequenti.