Pereskia è un genere botanico della famiglia delle Cactacee. Il genere comprende sedici specie di cactus perenni provenienti da molte aree delle Americhe (Florida, Messico, Argentina) e delle Indie occidentali. L’habitat naturale di queste piante sono le regioni boscose e le foreste tropicali.
Sono piante delicate, che vivono solo a temperature superiori a 10-15 gradi centigradi. In Italia sono coltivate esclusivamente in vaso, tenuto in casa o in serra e portato all’aperto solo d’estate. Nelle zone più calde le piante del genere Pereskia possono essere coltivate in aiuole rialzate in giardini desertici con altre succulente. Alcune specie hanno portamento arbustivo, altre arboreo, altre ancora ricadente.
Le piante di questo genere non assomigliano a dei veri e propri cactus, in quanto hanno normali foglie e non fusti succulenti. I fiori invece ricordano spesso quelli della rosa canina. I rami sono spinosi e le foglie sono, nella maggior parte delle specie, sempreverdi. I fiori sono diurni e possono essere solitari o raggruppati in lunghe pannocchie. Le specie che sono rampicanti usano proprio le spine per agganciarsi sul supporto.
Il nome del genere è in onore del botanico, astronomo e naturalista francese Nicolas-Claude Fabri de Peiresc. Alcune piante di questo genere precedentemente erano classificate sotto i generi Leuenbergeria e Rhodocactus, sempre della stessa famiglia. Per questo alcune hanno conservato come sinonimi i nomi della precedente classificazione.

Fiori di Pereskia aculeata.
Specie di Pereskia
Tra le più conosciute specie del genere Pereskia, ricordiamo:
- Pereskia aculeata: si tratta di una pianta decidua che perde le foglie nel periodo invernale di dormienza. Si coltiva per il bel fogliame verde scuro e i fiori raccolti a gruppi profumati di color bianco crema e stami arancioni ben in evidenza. Può crescere in condizioni ideali fino a 8-10 metri d’altezza. La varietà godseffiana ha foglie lucide che da giovani sono color pesca e rosse nella pagina inferiore. Quest’ultima varietà è di crescita più contenuta (2-3 m).
- Pereskia grandifolia: sinonimo di Pereskia grandiflorus o Rhodocactus grandifolius. Si tratta di un cactus sempreverde. Ha foglie ellittiche lunghe anche 20-25 cm. Le areole portano spine nere. I fiori sbocciano dalla primavera all’autunno e sono rosa brillante sfumati di bianco alla base. Originaria del Brasile, può raggiungere fino a 5 m d’altezza.
- Pereskia nemorosa: sinonimo di Pereskia amapola, Pereskia argentina o Pereskia sacharosa. Ha un portamento arbustivo o arboreo. Sempreverde, ha rami verdi lisci. Le spine nascono dalle areole e sono rosse. I fiori bianchi o rosa sbocciano in primavera o estate.
Pereskia: la scheda
Esposizione – Le piante di questo genere amano l’ombra a chiazze, luminosa. Se tenute in casa, devono essere collocate in un luogo molto luminoso ma proteggendole dai raggi diretti del sole (evitando, per esempio, di metterle dietro al vetro di una finestra).
Terreno – All’aperto il terreno dev’essere poco fertile e drenato. Se la pianta è coltivata in vaso e tenuta all’interno, è preferibile un terriccio standard per piante grasse.
Annaffiatura – Da primavera fino all’autunno si può annaffiare con moderazione. In inverno le irrigazioni devono essere considerevolmente ridotte ma non del tutto assenti.

Fiori di Pereskia grandifolia: la pianta è originara del Brasile
Fioritura: abbondante. Le specie di Pereskia riescono a fiorire abbondantemente se ben concimate e nelle condizzioni ideali di coltivazione, per quanto riguarda esposizione e temperatura.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina quando le temperature sono a 19-24 gradi centigradi.
Concimazione – Per stimolare la fioritura, si può usare un concime liquido a basso tenore d’azoto in primavera ed estate, ogni mese circa. Le concimazioni vanno sospese in inverno.
Potatura – Queste piante non necessitano di azioni di potatura.
Malattie – Le piante del genere Pereskia possono essere soggetti ad attacchi di afidi sui fiori o di cocciniglia.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.