Pachypodium è un genere di piante grasse che fa parte della famiglia delle Apocinacee. Il genere comprende 13 specie di piante perenni provenienti da Namibia, Sudafrica e Madagascar.
Alcune specie hanno un fusto caratteristico, chiamato caudex; è legnoso, s’ingrossa alla base e si assottiglia verso l’apice, e può assumere una curiosa forma di bottiglia. Nelle specie di Pachypodium il caudex, se presente, è ricoperto di spine. La funzione del caudex è quello di immagazzinare l’acqua per riutilizzarla nei periodi di siccità. Spesso quindi cambia leggermente forma, si gonfia o si sgonfia assumendo volumi molto irregolari e mutevoli. Dal caudex si dipartono i fusti carnosi che portano le foglie a mazzetti sull’apice. Da qui sbocciano anche i fiori.

Il Pachypodium lamerei porta le foglie solo alla sommità e ha un aspetto assai simile alle palme; è infatti chiamato palma del Madagascar
Il nome del genere deriva dal greco, dai termini pachys, grosso, e podos, piede, alludendo alla forma del caudex che richiamerebbe l’immagine di un grosso piede alla base della pianta. Il caudex e le spine rappresentano una forma di adattamento di queste piante alla siccità, che possono tollerare anche per molti mesi all’anno.
Sono piante delicate, che non tollerano temperature minime inferiori a 15 gradi centigradi. Per questo motivo in Italia sono coltivate esclusivamente in vaso, tenuto in casa o in serra e portato all’aperto solo in estate. Nelle aree più calde le piante del genere Pachypodium possono essere coltivate in aiuole rialzate in giardini desertici di altre succulente. Alcune specie hanno portamento arbustivo, altre arboreo, raggiungendo altezze anche ragguardevoli (fino a 6-8 metri).

Fiori di Pachypodium lamerei: possono essere larghi fino a 11 cm
Specie di Pachypodium
Le specie del genere Pachypodium sono molte, ma le più indicate per il giardinaggio sono:
- Pachypodium lamerei: spesso presenta il caudex ed è, tra quelle coltivate nei giardini o in casa, una di quelle a sviluppo arboreo più vigoroso (può raggiungere l’altezza di sei metri e la larghezza di due, con una crescita annua attorno ai 10 cm). Ha la caratteristica di aver le foglie solo nella parte terminale del fusto, il che la fa assomigliare a una palma (è anche chiamata palma del Madagascar anche se non è affatto una palma). Si tratta di una pianta decidua (perde le foglie nel periodo di riposo invernale). I fiori sbocciano d’estate e sono bianchi-giallognoli. Si tenga presente però che raramente il Pachypodium lamerei fiorisce in casa.
- Pachypodium bispinosus: è una specie che presenta il caudex in parte interrato, carnoso e spinoso. Le foglie sono coperte di peli. I fiori sbocciano in estate e sono di colore rosa.
- Pachypodium densiflorum: ha un portamento arbustivo ma cresce più lentamente delle specie precedenti. Le spine sono spesso presenti anche sui fusti. I fiori sbocciano d’estate e sono di colore giallo brillante.
- Pachypodium rosulatum: il caudex spinoso porta foglie con peluria nella pagina superiore. I fiori piatti sono larghi e di colore giallo con i bordi arrotondati.
- Pachypodium geayi: ha un portamento di piccolo alberello (può raggiungere fino a 8 m d’altezza). Anche i rami sono spinosi e portano foglie colore verde-grigio, argentee e pelose sulla pagina inferiore. I fiori piatti sono di un bel bianco puro.

Pachypodium rosulatum: nella foto è evidente il caudex alla base della pianta, che può raggiungere il metro e mezzo di altezza
Pachypodium: la scheda
Esposizione – Le piante di questo genere vivono in pieno sole. Se tenute in casa, devono essere collocate in un luogo molto luminoso assicurando una buona circolazione d’aria perché temono molto l’umidità e l’aria stagnante. Vista l’esigenza del sole diretto per molte ore al giorno, anche le piante di Pachypodium tenute in casa devono essere portate fuori d’estate e collocate in un luogo ben esposto a sud.
Terreno – All’aperto il terreno dev’essere moderatamente fertile e molto ben drenato. Se la pianta è coltivata in vaso e tenuta all’interno, è preferibile un terriccio per piante grasse.
Annaffiatura – Da primavera fino all’autunno si può annaffiare con moderazione aspettando che il terreno si asciughi completamente. In inverno si sospendono quasi del tutto le irrigazioni. Eccessiva umidità invernale o irrigazioni troppo frequenti possono compromettere la salute della pianta e portare a gravi marciumi radicali.
Fioritura: non facile. Le specie di Pachypodium riescono a fiorire all’aperto se ben esposte e concimate, ma raramente fioriscono in casa.
Dimensioni: differente. A seconda delle specie, l’altezza massima può andare da qualche decina di cm a parecchi metri.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina quando le temperature sono a 19-24 gradi centigradi o per talea apicale.
Concimazione – Per stimolare la fioritura, si può usare un concime liquido a basso tenore d’azoto in primavera ed estate, ogni mese circa. Le concimazioni vanno sospese in inverno.
Potatura – Non è necessario potarle.
Malattie – Le piante del genere Pachypodium possono subire attacchi di afidi sui fiori.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.