Oxalis è il nome di un vasto genere botanico comprendente più di 500 specie di piante molto diverse tra loro, diffuse nella gran parte della Terra. Molte tra queste specie hanno importanza anche per il giardinaggio o sono diffuse allo stato spontaneo in Italia.
Classificazione – Genere: Oxalis; famiglia: Oxalidacee.
Origine – Le specie del genere Oxalis sono originarie dell’Ameria meridionale e dell’Africa meridionale. Tuttavia, si sono naturalizzate in moltissime aree divenendo in alcuni casi anche infestanti.
Habitat in Italia – Molte specie del genere Oxalis crescono spontanee in Italia, fino a 2000 m di altitudine. L’habitat sono i sottoboschi umidi, specialmente di faggi e di carpini. Crescono anche nelle ceppaie o su pendii freschi e ombrosi.
Usi – Le piante del genere Oxalis sono coltivate come piante ornamentali per il fogliame fitto e la fioritura ricca e spesso dai colori brillanti. Delle molte specie sono state create cultivar interessanti per il giardinaggio. Molte specie spontanee da bosco (come la più conosciuta, la Oxalis acetosella) si auto disseminano facilmente e si naturalizzano nei luoghi freschi del giardino. La Oxalis acetosella un tempo era usata come pianta officinale come astringente, depurativa e per l’alto contenuto di vitamina C. Tuttavia, per le elevate quantità di acido ossalico, il suo uso è andato via via scomparendo perché può creare gravi problemi a chi soffre di disturbi renali e di gotta. Anche in cucina un tempo si aggiungevano le foglie alle insalate, ma con molta attenzione e in modestissime quantità.
Etimologia – Il nome Oxalis deriva da due termini in greco che significano “sale” e “acido”, a causa del contenuto elevato di acido ossalico nella pianta.
Altri nomi – La Oxalis acetosella è chiamata anche acetosella dei boschi o semplicemente acetosella. La Oxalis pes-caprae è detta acetosella gialla o trifoglio giallo. In italiano, si usa il termine generico oxalis per indicare una qualunque delle varie specie.
Curiosità – Un tempo, il “sale di acetosa” estratto dalla pianta serviva per togliere le macchie di ruggine e come disincrostante.
Indice

La delicata fioritura di Oxalis acetosella: i fiori sono seguiti dai frutti, delle capsule che a maturità proiettano i semi a distanza
Oxalis – Specie e cultivar
Sono veramente molte le specie di Oxalis che si possono mettere a dimora in giardino:
- Oxalis acetosella: si tratta di una pianta perenne dotata di rizoma che striscia sul terreno con foglie simili a quelle dell’agrifoglio. I fiori sbocciano a primavera e sono a coppa, di color rosa con venature scure.
- Oxalis adenophylla: pianta perenne, forma cespi di foglie di color grigio-verde. I fiori sono a imbuto color rosa con la gola rosso porpora.
- Oxalis bowiei (sin. O. purpurata var. bowiei): è una pianta bulbosa, perenne, che forma cespi di foglie coriacee, pelose nella pagina inferiore. I fiori sono portati in cime morbide raccolti spesso a ombrella, e sono di color rosa carico. Produce stoloni che possono diventare invasivi. Si tratta di una specie originaria del Sudafrica e meno rustica delle precedenti.
- Oxalis conorrhiza (sin. O. crysantha): pianta perenne dotata di steli striscianti sul terreno e in grado di radicare che dall’estate all’autunno si coprono di fiori solitari di un appariscente giallo brillante, spesso con sfumature rossastre.
- Oxalis deppei (sin. O. tetraphylla): pianta perenne bulbosa, con foglioline color porpora nella pagina inferiore. I fiori sbocciano in estate e sono color rosa carico o porpora con la gola gialla. La specie è originaria del Messico e, come la O. bowiei, è semirustica e soffre le temperature inferiori allo zero. La cultivar ‘Iron Cross’ ha le foglioline con una striscia viola a forma di V alla base che danno origine alla figura di una croce (da cui il nome).

Le foglie di Oxalis deppei con la curiosa colorazione blu-nerastra alla base
- Oxalis depressa (sin. Oxalis inops): è una perenne bulbosa con stoloni striscianti sul terreno dotati di foglie grigio-verdi. I fiori sono a imbuto, solitari e di color rosa o porpora. Nonostante sia originaria dell’Africa meridionale, è pianta rustica e non teme temperature inferiori allo zero (temperatura minima -10 gradi centigradi).
- Oxalis enneaphylla: presenta ciuffi di foglie carnose e pelose, da cui sbocciano fiori solitari a imbuto in genere bianchi o rosa. La cultivar ‘Minutifolia’ è molto compatta (massimo 5 cm di altezza) ha fiori solo bianchi. La cultivar ‘Rosea’ porta fiori color porpora.
- Oxalis hirta: è una perenne bulbosa con steli eretti che sboccia in autunno e inverno con fiori solitari a imbuto di colore bianco o rosa, con la gola gialla. Pianta semirustica originaria del Sudafrica, non sopporta il gelo eccesivo (temperatura minima non inferiore ai -5 gradi centigradi).
- Oxalis laciniata (sin. O. squamosoradicosa): pianta perenne con rizoma che produce ciuffi di foglie grigio-azzurro con i margini viola. I fiori a imbuto sono profumati e con un’ampia gamma cromatica (blu, viola, lilla, rosso, rosa o bianco).
- Oxalis purpurea: è una pianta perenne bulbosa, con foglie pelose portate a mazzetti. I fiori sbocciano in autunno e inverno color crema, bianco o rosa. La pianta è originaria del Sudafrica e non completamente rustica (teme le gelate estreme). La cultivar ‘Ken Aslet’ ha fiori di un giallo brillante carico.
- Oxalis versicolor: è una pianta perenne bulbosa. La fioritura è dall’estate a fine inverno con fiori bianchi e con strisce rosse e crema. Si tratta della specie più sensibile, tra quelle elencate precedentemente, al freddo invernale.

Fiore di Oxalis purpurea, specie nativa del Sud Africa, ma naturalizzata in molti continenti, compresa l’Australia
Oxalis – Coltivazione
Come visto precedentemente, sono molte le specie del genere Oxalis adatte al giardino. A seconda della specie sono piante con bulbi oppure con rizomi, spesso striscianti sul terreno. Le molte specie hanno esigenze di coltivazione simili, con eccezione di una maggiore o minore sensibilità al freddo invernale (si consulti la scheda precedente su specie e cultivar per le differenze a questo proposito). Se collocate in luoghi freschi e ombrosi del giardino, le oxalis sono un’ottima scelta anche per ricoprire il terreno sotto gli alberi.
Vita – Sono tutte piante perenni.
Dimensioni – Da 5 cm fino a 30-40 cm di altezza, e da 20 a 30 cm in larghezza.
Esposizione – Le piante di questo genere vanno poste in pieno sole o in mezz’ombra. Le specie originarie delle aree ombrose dei boschi dei climi temperati (come la O. acetosella) vivono bene anche in ombra piena.
Temperatura – Sono quasi tutte specie rustiche che tollerano temperature di molto al di sotto dello zero, con qualche eccezione (si veda la scheda di specie e cultivar). Tutte tollerano temperature elevate in estate.
Terreno – Si coltivano in terreni fertili e ricchi di humus.
Fioritura – I fiori in genere sono solitari, a coppa o a imbuto. A cinque petali. Le fioriture possono andare dalla primavera all’estate o dalla fine estate a fine inverno, a seconda delle specie.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere regolari ma non abbondanti, durante il periodo di fioritura.
Concimazione – Può essere utile somministrare un concime liquido bilanciato ogni mese durante la fioritura.
Potatura – Le piante di oxalis non si potano, al più si possono eliminare i fiori sfioriti.
Moltiplicazione e impianto – Si seminano a fine inverno o in primavera quando le temperature sono superiori a 13-18 gradi centigradi. Si possono inoltre dividere le specie rizomatose facendole radicare ponendole su vassoi riscaldati.
Malattie – Le piante del genere Oxalis sono soggette ad attacchi di chiocciole e limacce. Nel caso, si consulti l’articolo Come allontanare le lumache da orto e giardino. Sono anche soggette alla ruggine.
Coltivazione in vaso
Le piante di oxalis, tutte da sviluppo contenuto, sono candidate ideali per la coltivazione in vaso. In questo caso occorre un terriccio soffice, con aggiunta di ghiaia. Le annaffiature al di fuori della fase vegetativa andranno limitate molto, mantenendo il substrato solo leggermente umido.
Significato
Nel linguaggio dei fiori le piante di oxalis, in particolar modo la O. acetosella, simboleggia l’amore materno e la protezione amorevole, per la curiosa caratteristica che hanno le foglie e i fiori di ripiegarsi su se stessi quasi a proteggersi, nel caso di vento e pioggia forte.