L’osmanto è una pianta arbustiva perenne sempreverde facente parte del genere Osmanthus a sua volta appartenente alla famiglia delle Oleacee.
Classificazione – Genere: Osmanthus; famiglia: Oleacee.
Origine – L’osmanto è originario della Cina e del Giappone.
Usi – Viene usato soprattutto per creare siepi, ma può essere coltivato anche in vaso. In Cina viene coltivato nei pressi dei tempi buddisti e ha una valenza sacra. L’olio essenziale di osmanto è un ingrediente prezioso in erboristeria, per le sue proprietà idratanti e anti-invecchiamento, ma questa pianta viene usata anche in cucina come spezia e come base per il tè.
Etimologia – Il nome del genere deriva dal greco osmé, odore, e da ánthos, fiore: dai fiori odorosi; l’epiteto specifico della specie più nota, fragrans, deriva da fragro, odorare, profumare: significa quindi fragrante, odoroso, profumato.
Curiosità – L’osmanto viene spesso confuso con l’agrifoglio, in quanto presenta anch’esso foglie seghettate in alcune varietà, ma questo arbusto produce bacche bluastre e ovoidali, mentre quelle dell’agrifoglio sono tonde e rosse.
Indice

L’ibrido di osmanto Osmanthus x fortunei è tra le più utilizzate per siepi difensive per i margini spinosi delle foglie, anche se prive di spine negli apici nelle piante adulte
Osmanto odoroso e altre specie
La specie più conosciuta è l’Osmanthus fragrans, od osmanto odoroso, molto profumato e chiamato anche “osmanto gigante” perché può crescere fino a più di 5 metri di altezza, per questo è perfetto per le siepi. Da metà a giugno a metà ottobre produce fiori piccoli e di forma tubolare, bianchi o gialli, dal profumo che ricorda quelli del limone e del gelsomino o, nel caso della varietà gialla, quello dei fiori d’arancio.
Altre specie di osmanto sono:
- Osmanthus thunbergii, con fiori bianchi dall’intenso aroma fruttato, molto usati nell’industria profumiera;
- Osmanthus goshiki, proveniente dal Giappone, con fiori gialli a mazzetti e conosciuto in Italia anche come “tricolor”, perché le sue foglie, prive di spine, nascono rosse, ma una volta diventate verdi, si colorano di screziature gialle, crema e grigie;
- Osmanthus armatus, che può raggiungere i 4 metri d’altezza,e si caratterizza per foglie lunghe di color verde scuro dentate dal bordo molto affilato.
Osmanto – Coltivazione
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Altezza: 5 m; larghezza: 6 m.
Tempo massima altezza – Oltre trenta anni.
Esposizione – L’esposizione ideale per l’osmanto è la mezz’ombra, perché soffre il caldo troppo intenso, perciò nelle regioni più calde è meglio coltivarlo in vaso, in modo da poter regolare la sua collocazione in base alla temperatura. Deve comunque poter ricevere alcune ore di sole ogni giorno, altrimenti non fiorisce. Se coltivato in vaso, l’osmanto può essere tenuto sia in giardino sia in casa e va rinvasato ogni 3 anni.
Temperatura – L’osmanto mal tollera le temperature troppo alte. Alcune specie, come l’Osmaanthus delavayi e alcuni ibridi di armatus, non temono il gelo, anche molto intenso, fino a -15°, ma vanno protetti con una pacciamatura alla base. Altre specie sono invece più delicate.
Terreno – Il terreno ideale per l’osmanto è acido e un po’ sabbioso, in modo che sia ben drenato.
Fioritura – Da metà giugno a metà ottobre.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere abbondanti nel periodo primaverile ed estivo, e nello stesso periodo va fatta la concimazione, importante soprattutto per le piante di osmanto utilizzate come siepi. In autunno e inverno le annaffiature possono essere sospese.
Moltiplicazione e impianto – L’osmanto si propaga per seme a primavera o per talea semi legnosa in estate. Si può utilizzare anche la propagazione per propaggine.
Concimazione – Per sostenere la fioritura, è consigliabile una concimazione con concime liquido bilanciato ogni mese durante la stagione vegetativa.
Potatura – La potatura va eseguita tra fine inverno e inizio primavera ed è anch’essa importante soprattutto per le siepi, in modo da tenerle ordinate.
Malattie – L’osmanto è una pianta robusta non soggetta a malattie specifiche.

L’Osmanthus fragrans è tra le specie di osmanto più sensibili al freddo
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, osmanto ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.