La mahonia è una pianta arbustiva perenne sempreverde appartenente al genere Mahonia, a sua volta facente parte della famiglia delle Berberidacee.
Classificazione – Genere: Mahonia; famiglia: Berberidacee.
Origine – Il genere Mahonia è originario dell’Asia orientale, dell’Himalaya e dell’America settentrionale e centrale.
Habitat in Italia – La Mahonia aquifolia, una delle specie più note, trova il suo habitat ideale nei terreni freschi e umidi senza ristagni d’acqua da 0 a 400 m s.l.m., anche se è una pianta in grado di resistere piuttosto bene in suoli poveri o siccitosi.
Usi – La mahonia è una pianta particolarmente adatta alla creazione di siepi. Alcune specie hanno anche usi alimentari e fitoterapici.
Etimologia – Il nome del genere, Mahonia, è una dedica a Bernardo Mc Mahon (1775-1816), orticultore irlandese emigrato in America settentrionale.
Altri nomi – Il nome mahonia è spesso italianizzato in maonia.
Indice

I fiori della mahonia sono molto profumati e utili ad attirare le api
Mahonia japonica e Mahonia aquifolium
Esistono circa 70 specie di mahonia, ma in Italia si coltivano soprattutto la Mahonia japonica, proveniente dall’Asia orientale, e la Mahonia aquifolium, originaria del Nord America.
La Mahonia japonica è caratterizzata da una forma tondeggiante e dal colore delle foglie, che in inverno diventano rossicce.
La Mahonia aquifolium raggiunge altezze minori ma è più compatta e si ritiene abbia proprietà curative per la gastrite e i problemi della pelle come acne e psoriasi.
Dalle due specie più diffuse sono stati ottenuti poi molti ibridi, per sfruttare al meglio la rusticità di questa pianta. Oltre a essere molto resistente a svariate condizioni ambientali, infatti, la mahonia è anche difficilmente attaccata da malattie e parassiti ed è molto adatta a essere utilizzata per creare siepi.
Mahonia – Coltivazione
La mahonia ha una ramificazione folta, con foglie ovali con i bordi dentellati molto appuntiti; alla fine dell’inverno produce sulla sommità fiori giallo acceso. Questi fiori sono sostituiti poi da bacche di colore viola-nero, commestibili.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – La mahonia può raggiungere i 3 metri di altezza e larghezza.
Tempo altezza massimo – 10 anni circa.
Esposizione – È una pianta da giardino molto resistente, sopporta bene sia il freddo sia il caldo. La quasi totalità delle specie preferisce l’esposizione a mezz’ombra o ombra totale.
Temperatura – La mahonia tollera temperature comprese tra -10 e 40 °C.
Terreno – Si adatta a qualsiasi terreno, anche se predilige quelli freschi e poco compatti.
Fioritura – Verso la fine della stagione invernale la mahonia produce sulla sommità fiori di colore giallo acceso.
Annaffiatura – La mahonia non necessita di essere annaffiata, se non in caso di prolungata siccità nella stagione estiva e nel primo periodo dopo la messa a dimora (preferibilmente in piena terra).

Le bacche della Mahonia aquifolium.
Concimazione – La concimazione può essere fatta in autunno o inizio primavera con un prodotto a lenta cessione.
Potatura – Non richiede molte cure: ha una crescita piuttosto lenta, quindi anche la potatura può essere occasionale, per rimuovere i rami secchi o rovinati. Va fatta però a fine estate per non danneggiare i fiori o i loro boccioli.
Moltiplicazione e impianto – La riproduzione può essere ottenuta per talea (luglio) o per semina (agosto), ma la pianta spesso si autosemina attraverso i frutti maturi. Queste bacche possono anche essere impiegate per la preparazione di confetture dal gusto leggermente acidognolo.
Malattie – Solo ruggine e oidio possono colpire occasionalmente la Mahonia aquifolium.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, mahonia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.