Il loropetalum è una pianta di tipo arbustivo, sempreverde, a portamento tappezzante; il genere Loropetalum, che conta poche specie, appartiene alla famiglia delle Hamameliadacee.
Il loropetalum ha un fusto densamente ramificato, con foglie molto piccole e di forma ovale, di colore verde scuro con diverse sfumature fino al rosso. In primavera produce tanti fiori che possono essere di vari colori, in base alla specie; il loro aspetto ricorda quelli dell’amamelide: sono allungati e riuniti a grappoli.
Classificazione – Genere: Loropetalum; genere: Hamameliadacee.
Origine – Il genere Loropetalum è originario dell’Asia.
Habitat – L’habitat naturale di queste piante sono le zone boscose.
Usi – Il loropetalum è una pianta ornamentale; è apprezzato soprattutto per la fioritura precoce dai colori vivaci. Esistono varietà nane, per cui è anche possibile coltivare un loropetalum bonsai, e varietà che raggiungono anche 5 metri di altezza; di solito, però, questa pianta si sviluppa più in larghezza che in altezza, infatti viene impiegata soprattutto per creare aiuole o siepi.
Etimologia – Il nome del genere deriva dai termini greci lorõs, striscia di cuoio, cinghia, nastro e pétalon, petalo: il significato è quindi: con petali simili a nastri.
Altri nomi – Il nome del genere è italianizzato comunemente in loropetalo.
Indice

Il loropetalo è coltivato per i suoi spettacolari fiori
Loropetalum chinense e altre specie
Esistono diverse specie di loropetalum, che si distinguono per dimensioni e colore dei fiori. La più nota è Loropetalum chinense, dallo sviluppo orizzontale ma dalla crescita lenta che può portarlo fino a 2-3 metri di altezza, con fiori bianchi. Di questa specie si sono diffuse principalmente tre cultivar:
- Loropetalum chinense ‘Fire Dance’, con le foglie rosso intenso e i fiori rosa acceso, alta massimo 120 cm di altezza, che può essere coltivata anche in vaso;
- Loropetalum chinense ‘Black Pearl’, piccolo e compatto, con foglie rosso porpora tendenti al nero e fiori fucsia;
- Loropetalum chinense ‘Crimson Fire’, con fiori e foglie rosso porpora.
Loropetalum – Coltivazione
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Esistono varietà nane e altre che raggiungono i 5 metri di altezza.
Tempo altezza massima – Al Loropetalum chinense possono occorrore anche 30 anni prima di giungere al suo massimo sviluppo in altezza.
Esposizione – L’esposizione ideale per il loropetalo è in mezz’ombra, in modo che riceva sole per metà giornata, essenziale per una fioritura rigogliosa. Questa pianta sopporta bene il freddo, ma nei luoghi dove nelle stagioni fredde le temperature scendono di molto sotto lo zero è consigliabile preparare una pacciamatura di paglia o foglie secche da porre alla base per proteggere le radici e coprire la chioma con teli di agritessuto.
Temperatura – I loropetalum tollerano temperature comprese tra -5 e 40 °C.
Terreno – La pianta di loropetalum richiede poche attenzioni. La messa a dimora va fatta a primavera o in autunno, scavando una buca che sia grande e profonda almeno il doppio delle radici della pianta, in un terreno acido, assolutamente non calcareo. L’ideale è un composto di terriccio fertile per acidofile mescolato con humus e torba. Se si sceglie di coltivare il loropetalum in vaso, è bene scegliere un contenitore molto capiente, perché questi arbusti non amano essere trapiantati spesso.
Fioritura – La fioritura più importante è primaverile, ma in condizioni favorevoli può prolungarsi episodicamente fino all’autunno.
Annaffiatura – Le irrigazioni vanno eseguite regolarmente soprattutto d’estate e per gli esemplari giovani, garantendo un terreno sempre umido. I loropetalum adulti sopportano meglio la siccità, ma è bene non lasciare il terreno completamente asciutto. In autunno e in inverno, invece, è bene sospendere del tutto le irrigazioni, dato che queste piante al termine dell’estate entrano in riposo vegetativo.
Attenzione sempre a non esagerare con la quantità di acqua per evitare il ristagno idrico; per prevenirlo è anche utile disporre uno strato di ghiaia sul fondo della buca nel terreno o del vaso per favorire il drenaggio.
Concimazione – La concimazione è molto importante per la crescita e la fioritura del loropetalo: è possibile somministrare concime liquido per piante acidofile durante tutto il periodo vegetativo, da marzo all’autunno, ogni 15 giorni, oppure del concime granulare a lento rilascio in primavera.
Potatura – La potatura non è indispensabile per il loropetalum, può servire solo a dare alla pianta la forma che preferiamo e mantenerla ordinata.
Moltiplicazione e impianto – Per la moltiplicazione del loropetalum si procede per seme a primavera oppure per talea al termine dell’estate.
Malattie – Queste piante sono abbastanza resistenti alle malattie, se vengono tenute in condizioni ottimali. Tuttavia, possono essere colpite dall’oidio (mal bianco): se succede si vede una muffa biancastra ricoprire le foglie ed è opportuno impiegare una soluzione a base di zolfo e rame, da nebulizzare periodicamente su tutta la pianta.
Il loropetalo può soffrire inoltre di clorosi fogliare se piantato in un terreno dal ph non adatto. In questo caso si interviene somministrando ferro chelato.

Le foglie tendente al nero del Loropetalum chinense ‘Black Pearl’
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, loropetalum ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.