Liquidambar è il nome di un genere botanico della famiglia delle Altingiacee (un tempo classificato tra le Amamelidacee). Comprende quattro specie di alberi decidui originarie di alcune aree di Asia, America settentrionale e Messico. L’habitat naturale sono i boschi umidi e sono coltivate per il valore ornamentale del fogliame, la chioma aperta e il portamento espanso. Il fogliame poi assume colori diversi nelle stagioni, e la colorazione autunnale è particolarmente appariscente, con una gamma cromatica che va dall’arancione, al rosso, al violetto-porpora. Per chi ama le foglie cangianti di colore, il liquidambar è un’ottima alternativa al classico acero.
Le specie del genere Liquidambar sono spesso indicate con il nome comune invariato in italiano ma è meglio fare distinzione tra le diverse specie perché differiscono per dimensioni, colorazione delle foglie e anche per tolleranza al freddo. È importante quindi sapere che tipo di liquidambar si acquista per conoscere le diverse caratteristiche.
Il nome liquidambar significa “ambra liquida”, in riferimento alla linfa che sgorga dalla corteccia incisa che, se bruciata, emana un odore gradevole come l’ambra.
La pianta porta fiori piccoli e poco appariscenti che compaiono assieme alle foglie. I frutti sono capsule portati su lunghi peduncoli che contengono uno o due semi alati. Rimangono sulla pianta fino a fine inverno.
Le specie coltivate a livello ornamentale nei giardini sono la Liquidambar formosana, la L. orientalis e la L. styraciflua. La quarta specie del genere, la L. alcalycina, è molto meno diffusa perché è un albero dalla crescita rapida che può raggiungere anche i 30 m di altezza.
Liquidambar styraciflua
Si tratta della specie più conosciuta: è un albero a portamento conico, con le foglie palmate (simili a quelle dell’acero) con 5 o 7 lobi. Sono larghe fino a 15 cm e possono assumere la colorazione arancione e rosso porpora alla fine dell’estate. Si tratta della specie più rustica, originaria degli Stati Uniti. La cultivar ‘Burgundy’ ha foglie che assumono colorazione porpora scuro a fine autunno. La cultivar ‘Variegata’ ha striature gialle mentre la ‘Lane Roberts’ ha foglie rossastre quasi nere. La ‘Golden Treasure’ è più lenta nella crescita e ha foglie con il margine giallo. Tutte le cultivar sono a sviluppo più contenuto, arrivando a circa un’altezza di sei metri, mentre la specie nominale può arrivare, in condizioni ottimali, fino a 25 metri di altezza.

L’incredibile colorazione autunnale di un esemplare di Liquidambar styraciflua
Liquidambar formosana
La specie è originaria della Cina e di Taiwan ed è quasi rustica, soffrendo inverni rigidi. Solo la varietà L. formosana monticola è del tutto rustica. Può raggiungere l’altezza di dodici metri.
Liquidambar orientalis
Ha un portamento più cespuglioso e raggiunge al massimo i sei metri di altezza. Anch’essa originaria dell’Asia sudorientale, è una pianta rustica. La colorazione autunnale delle foglie passa dal giallo all’arancione.

Frutto di Liquidambar orientalis
Liquidambar: coltivazione
Volendo mettere a dimora una delle specie di liquidambar viste precedentemente, la scelta ottimale è usarlo come esemplare isolato nel prato, per esaltare la massa della chioma e la sua colorazione. Si possono anche coltivare in gruppi per piccoli boschi ornamentali all’interno di giardini medio-grandi.
Esposizione – L’esposizione richiesta è quella in pieno sole o la mezz’ombra. Per godere al massimo della modifica della colorazione delle foglie in autunno, l’esposizione dovrà essere necessariamente in pieno sole.
Terreno – Il terreno dev’essere umido ma ben drenato e moderatamente fertile. Il liquidambar preferisce terreni acidi o neutri e può tollerare terreni alcalini sono se molto profondi.
Moltiplicazione e impianto – Il liquidambar si può riprodurre per seme da porre a germinazione in vaso in una serra fredda in autunno. Le piantine andranno trasferite a dimora a primavera. Si possono anche prelevare talee erbacee in estate.
Annaffiatura – Come molti alberi rustici, le annaffiature sono necessarie solo nel primo anno dell’impianto, avendo cura di non fare seccare troppo l terreno. In seguito, le piante adulte sapranno vivere bene anche con le sole precipitazioni. Solo nelle estati molto calde saranno necessarie poche irrigazioni di soccorso.
Concimazione – La pianta di liquidambar è abbastanza esigente in fatto di concimazioni. Si consiglia una buona concimazione organica prima dell’impianto e due annuali, alla base della pianta, a primavera e a fine autunno.
Potatura – La pianta in genere viene potata al solo scopo di eliminare i rami disordinati o incrociati e dare la forma voluta all’arbusto, da effettuarsi a inizio primavera.
Malattie – La pianta di liquidambar è molto rustica e non ha praticamente alcun parassita o malattia specifica.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.