La lespedeza è una pianta della famiglia delle Leguminose/Fabacee. Il genere botanico Lespedeza contiene una quarantina di specie diverse, ma quella di maggior interesse per il giardinaggio è la Lespedeza thunbergii, pianta perenne, un arbusto a base legnosa che si apprezza particolarmente per i lunghi fusti ricurvi e il fogliame grigio-verde molto decorativo.
Classificazione – Genere: Lespedeza; famiglia: Fabacee.
Origine – Il genere è originario di alcune aree dell’Asia, dell’America settentrionale e dell’Australia.
Habitat – L’habitat naturale della lespedeza sono i prati asciutti e i luoghi rocciosi.
Usi – Si tratta di una pianta molto adatta per creare macchie colorate in giardino o sul terrazzo. Negli Stati Uniti meridionali alcune specie sono utilizzate come colture foraggere e come mezzo di arricchimento del suolo allo scopo di prevenirne l’erosione. Alcune specie hanno utilizzi fitoterapici.
Etimologia – Il nome del genere fu voluto dal botanico André Michaux, che chiamò la L. capitata Cespedeza, in onore del governatore della Florida Vicente Manuel de Céspedes (1784-1790).
Curiosità – In un gioco di carte giapponese chiamato hanafuda, le piante di lespedeza sono rappresentate nella serie di 4 carte per il mese di luglio.

La cultivar Lespedeza thunbergii ‘Gibraltar’: la fioritura molto generosa sembra una cascata di fiori
La lespedeza è una pianta robusta, con poco esigenze colturali, che sopporta egualmente bene i freddi intensi e i periodi di caldo elevato. Ha un portamento cespuglioso ma può raggiungere anche i due metri in altezza e altrettanti in larghezza. Se lasciata libera di crescere, può essere quindi un arbusto di dimensioni importanti in giardino, adatto per bordure miste arbustive o siepi originali (decidue, non sempreverdi).
I fiori sono particolari: raccolti in infiorescenze, sono papillionacei (che ricordano le ali di una farfalla) di color rosa o lilla, e formano una massa colorata importante e vistosa.
La Lespedeza thunbergii non è da confondersi con la Lespedeza capitata, pianta dello stesso genere che non è di interesse per il giardinaggio, ma per la fitoterapia: si attribuiscono alle sostanze contenute nelle foglie proprietà depurative e diuretiche e anche un effetto di abbassamento dell’azotemia.
Altra specie interessante per il giardino, ma molto meno conosciuta, è la Lespedeza bicolor, con i fiori rosa-porpora raccolti in esili infiorescenze.

L’esile fiore di Lespedeza bicolor: la specie è originaria dell’Asia orientale.
Lespedeza – Coltivazione
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni: grandi. Il cespuglio di lespedeza può raggiungere i 2 metri di altezza e il metro e mezzo di larghezza, più raramente i due metri.
Tempo altezza massima – 5 anni.
Esposizione – La lespedeza predilige le posizioni assolate: volendo metterla in giardino si scelgano le esposizioni in pieno sole.
Temperatura – Tollera temperature comprese -20 e 40 °C.
Terreno – Il terreno dev’essere moderatamente fertile, ben drenato.
Fioritura: abbondante e prolungata. La fioritura non è molto vistosa ma è prolungata.
Annaffiatura – Durante il periodo di crescita e fioritura la pianta va annaffiata moderatamente.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria; volendo si può concimare in autunno alla base del cespuglio con un concime organico a lenta cessione.
Potatura – La pianta di lespedeza si pota ogni anno, a inizio primavera, accorciando i rami alla dimensione voluta.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina direttamente a dimora a fine primavera. Si può propagare anche per talea erbacea o per divisione dei cespi a primavera.
Malattie – La pianta è molto resistente e non ha malattie e parassiti specifici.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.