Il Leptospermum scoparium è una pianta di tipo arbustivo della famiglia delle Mirtacee.
Classificazione – Genere: Leptospermum; famiglia: Mirtacee.
Origine – La pianta è originaria della Nuova Zelanda, dell’Australia e della Malesia.
Habitat – Il suo habitat è piuttosto vario; può trovarsi dalle pianure alle zone alpine, nella brughiera rocciosa e sabbiosa, spesso vicino a ruscelli e frequentemente in siti rocciosi.
Usi – Si tratta di una pianta particolarmente adatta per essere coltivata in gruppo, per produrre macchie di colore in giardino.
Etimologia – Il nome del genere deriva dal greco leptós, sottile, tenue, delicato, e da spérma, seme: ha quindi il significato di seme sottile; l’epiteto specifico, scoparium deriva da scopa, scopa, granata: può essere inteso come adatto per fare scope o come simile a una scopa.
Altri nomi – Manuka.
Curiosità – Questa pianta è mellifera, infatti i suoi fiori attirano le api e altri insetti impollinatori, e alcuni studi hanno individuato nel miele derivato dal Leptospermum scoparium proprietà antibatteriche. Questo arbusto, inoltre, viene chiamato in inglese “tea tree”, albero del tè, perché le sue foglie possono essere utilizzate per preparare il tè.

I fiore del Leptospermum scoparium possono essere bianchi, rosa o rossi
Leptospermum scoparium – Coltivazione
Il Leptospermum scoparium è un arbusto sempreverde, ha fusti eretti, ramificati in modo disordinato, sottili, legnosi, di colore scuro; le piccole foglie sono aromatiche, di forma varia, da aghiforme a lanceolata, fino a ovale o rotonda, e in alcune specie sono pubescenti. Da maggio fino alla fine dell’estate il Leptospermum scoparium produce piccoli fiori a cinque petali, di colore bianco, rosa o rosso, a cui succedono i frutti, capsule legnose tondeggianti che persistono sulla pianta per mesi.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Ha un’altezza che può andare dai 2 ai 5 m circa.
Tempo altezza massima – Si tratta di una pianta che ha uno sviluppo piuttosto rapido.
Esposizione – Il Leptospermum scoparium necessita di essere posto a dimora al sole (nelle regioni fredde) o a mezz’ombra (solo nelle regioni più calde), sopporta bene il caldo intenso, il vento caldo e la salsedine e può sopportare temperature fino a -7°C, ma solo per brevi periodi; per questo è consigliabile porre queste piante a dimora in luogo riparato e coprirle con teli di agrutessuto durante i mesi più freddi dell’anno. Può essere utile anche porre una pacciamatura di foglie o paglia a riparo delle radici così da evitare che le gelide temperature le danneggino.
Temperatura – Sopporta temperature comprese tra -7 e 40 °C circa.
Terreno – Il terreno ideale per questo arbusto è acido o neutro, sabbioso e ben drenato. Si può coltivare anche in vaso, avendo cura di rinvasare ogni 2 anni circa, in primavera, aumentando le dimensioni del vaso.
Fioritura – Fiorisce a partire da maggio fino alla fine della stagione estiva.
Annaffiatura – Le annaffiature per il Leptospermum scoparium devono essere regolari da marzo fino ai primi freddi, evitando di lasciar asciugare eccessivamente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. È fondamentale però evitare anche che si formino dei ristagni d’acqua che possono risultare molto pericolosi per il benessere della pianta. In inverno le annaffiature devono essere solo sporadiche. Se la pianta viene coltivata in vaso, va annaffiata ogni volta che il terreno si mostra asciutto.
Concimazione – La concimazione va fatta nel periodo vegetativo con del concime liquido per piante da fiore mescolato all’acqua delle annaffiature. Dopo la fioritura, invece, va utilizzato un concime a lenta cessione.
Potatura – La potatura va eseguita nel mese di febbraio per contenere lo sviluppo di questo arbusto e dargli una forma ordinata.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione del Leptospermum scoparium si ottiene per semina o per talea. La semina va fatta in primavera, in un contenitore tenuto al caldo e mantenendo il terreno umido, fino allo spuntare dei germogli. La talea invece va fatta in estate, prelevando talee semilegnose (rami giovani), che vanno fatte radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Dopo un anno di coltivazione in un ambiente protetto e riparato, dove possono irrobustirsi, le talee saranno pronte per attecchire nel nuovo terreno e potranno essere messe a dimora.
Malattie – Le piante di Leptospermum scoparium generalmente non vengono attaccate dai parassiti, ma in condizioni di scarso drenaggio possono soffrire l’insorgenza di marciume radicale. Alcuni dei parassiti che potrebbero comunque colpire il Leptospermum scoparium sono la cocciniglia, in particolare quella farinosa, e gli afidi, riconoscibili le prime dalle macchie bianche, i secondi come animaletti giallastri. Per contrastarne gli effetti bisogna utilizzare antiparassitari biologici (anche fatti in casa, ad esempio con l’aglio in infusione) o chimici.

Nei Paesi d’origine il Leptospermum scoparium è noto come manuka
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, leptospermum ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.