La lavatera è una pianta erbacea della famiglia delle Malvacee, conosciuta con il nome comune di malvone, in quanto assai simile alla malva ma dal portamento arbustivo, eretto e con i fiori più grandi.
Il genere botanico Lavatera comprende circa venticinque specie di piante annuali, biennali o perenni, rustiche o quasi rustiche. Quelle più sensibili al freddo devono essere collocate nei climi più rigidi al riparo di un muro caldo esposto a sud.
Molte di queste, assieme a ibridi o cultivar, appositamente selezionati per il giardinaggio, trovano spazio nei giardini in aiuole erbacee esposte al sole. Sono piante robuste che tollerano il caldo e crescono anche lungo le coste. Non risentono, infatti, dei venti marini, ma sono più sensibili ai venti freddi invernali.

Fiori di Lavatera olbia, specie da cui sono stati creati numerosi ibridi per il giardinaggio
La lavatera si coltiva per i fiori vistosi a cinque petali a coppa o a imbuto e per il fogliame che, nelle specie a portamento arbustivo, sono un’ottima soluzione originale per creare siepi fiorite. Alcune specie sono anche sempreverdi o semi sempreverdi e quindi particolarmente adatte a creare siepi frangi vista. Le cultivar a sviluppo meno vigoroso e altezza più contenuta possono essere coltivate in vaso, a patto che sia largo e profondo.
Il nome malva reale è spesso utilizzato per indicare due specie diverse, la Lavatera arborea e la Lavatera trimestris.
Lavatera: specie e cultivar
Volendo mettere a dimora uno o più esemplari di lavatera in giardino, si hanno a disposizioni molte scelte:
- Lavatera arborea: chiamata da molti anche malva reale o malvone maggiore, può essere annuale, biennale o perenne di breve durata. Come dice l’epiteto specifico (arborea) può raggiungere l’aspetto di un vero e proprio alberello, di altezza massima attorno ai tre metri. Pianta semirustica, preferisce i climi mediterranei con inverni miti ed è adatta ai giardini costieri. La cultivar ‘Variegata’ ha i bordi delle foglie screziate di bianco crema. I fiori sbocciano incessantemente per tutta l’estate e sono rosa-porpora con possibili venature scure.
- Lavatera x clementii: ibrido tra Lavatera olbia e Lavatera thuringiaca, è una delle specie che ha dato vita a moltissime cultivar. Arbusto dalla rapida crescita, fiorisce dall’estate all’autunno con fiori rosa, porpora o bianchi.
- Lavatera trimestris. In genere annuale, come le sue varie cultivar. In estate i fiori sbocciano dalle ascelle delle foglie forma di largo imbuto e sono rosa, bianchi o rossi. Innumerevoli le cultivar: la ‘Pink Beauty’ ha fiori rosa pallido con venature porpora, la ‘Mont Blanc’ ha fiori bianchi. La specie e le varie cultivar possono raggiungere altezze tra i settantacinque e i 120 cm.

I fiori di Lavatera trimestris possono essere grandi fino a 10-12 cm
Lavatera: la scheda
Esposizione – La lavatera va coltivata in pieno sole. Tollera anche zone in semi ombra, in cui però a fioritura sarà meno generosa.
Terreno – Il terreno dev’essere moderatamente fertile, leggero e ben drenato.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo s’annaffia liberamente, diradando le irrigazioni in inverno.
Dimensioni: medie o grandi. A seconda del portamento, può raggiungere altezze intorno ai 60-80 cm o superare il metro, per le specie abroree o arbustive più vigorose.
Fioritura: generosa e prolungata. La fioritura inizia in estate e può proseguire fino ad autunno inoltrato nei climi più miti.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina a metà primavera direttamente a dimora. Si possono fare talee erbacee o legnose delle perenni arbustive a inizio primavera o tarda estate. La moltiplicazione è consigliata perché anche le specie perenni sono di breve durata.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria.
Potatura – La lavatera fiorisce sui rami dell’anno corrente, pertanto la potatura si effettua a inizio primavera accorciando i rami alla forma voluta.
Malattie – La lavatera è una pianta molto robusta e l’unico problema può essere la ruggine delle piante o malattie fungine propagate nel terreno lasciato troppo umido.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.