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Lantana

Il genere Lantana comprende numerose piante arbustive perenni facenti parte della famiglia delle Verbenacee.

Classificazione – Genere: Lantana; famiglia: Verbenacee.

Origine – Le piante del genere Lantana sono originarie dell’America e dell’Africa. In Europa ne vengono coltivate solo due specie di origine sudamericana.

Usi – La lantana è una pianta utilizzata soprattutto come pianta ornamentale; possiede inoltre proprietà fitoterapiche.

Etimologia – Il nome del genere deriva da lénto, che significa piegare, incurvare, forse in riferimento alla notevole flessibilità dei rami di queste piante.

Altri nomi – La Lantana camara è spesso chiamata semplicamente camara.

Curiosità – A volte la lantana viene confusa con la Viburnum lantana, una pianta originaria dell’Europa centrale, da cui ha preso il nome per alcune somiglianze nell’infiorescenza, che però nel Viburnum è sempre bianca.

Indice

  • Lantana – Specie principali
  • Lantana – Coltivazione
  • Lantana – Proprietà fitoterapiche
lantana

La lantana è una pianta che attira farfalle, bombi e altri insetti utili

Lantana camara e altre specie

La specie di lantana più nota è la Lantana camara, un arbusto sempreverde dai fiori multicolore riuniti in infiorescenze sferiche e dalle foglie fortemente odorose. La caratteristica distintiva di questa specie è che i suoi fiori cambiano colore: nel corso del periodo di fioritura possono diventare da gialli a bianchi o rossi con tempi diversi nella stessa infiorescenza.

Altre specie sono:

  • Lantana sellowiana, originaria dell’America centrale, dal portamento prostrato e dai fiori bianchi o rosa, ottima da coltivare in vaso grazie alle dimensioni ridotte;
  • Lantana involucrata, a portamento eretto, fino a 1 metro di altezza, con piccoli fiori bianchi o lilla e foglie dal margine dentato, abituata a climi tropicali o comunque temperati;
  • Lantana trifolia, originaria dell’America centrale, con portamento eretto e fiori lilla, così chiamata perché ogni nodo dello stelo è circondato da tre foglie.

Lantana – Coltivazione

Generalmente la lantana è una pianta da fiore di facile coltivazione e molto ornamentale. Ha foglie decidue di forma lanceolata, con venature in rilievo che le rendono rugose, ed emanano un forte odore se vengono spezzate. Questo odore tiene lontane le zanzare e gli altri insetti più fastidiosi del giardino. Alcune specie hanno portamento strisciante, altre eretto e sono molto ramificate. La particolarità della lantana sono i fiori, che sbocciano ininterrottamente dalla tarda primavera all’autunno, hanno forma a trombetta e sono raccolti in corimbi (sorta di grappoli o spighe) semisferici. Ai fiori seguono piccole bacche nere, i cui semi sono tossici sia per l’uomo sia per gli animali domestici, ma vengono mangiati dagli uccelli.

Vita – Pianta perenne.

Dimensioni – Altezza: 1-2 m circa; larghezza: 2 m circa.

Tempo altezza massima – 4 anni.

Esposizione – La lantana può essere coltivata in giardino nelle zone a clima mite per tutto l’anno, poiché, salvo alcune specie, non tollera bene il freddo ed è in pericolo sotto i 6 °C. Per questo durante l’inverno bisogna proteggere la base della pianta con una pacciamatura di paglia e foglie secche sul terreno intorno al fusto. È però possibile coltivare queste piante come annuali. L’esposizione ideale è in pieno sole per buona parte della giornata (meglio non le ore più calde), affinché la fioritura sia abbondante, ma al riparo dal vento, per esempio contro un piccolo muro o una pianta più grande. Il vento infatti rischierebbe di seccare il terreno della lantana, che deve invece essere sempre umido.

Temperatura – Teme le temperature sotto i 6 °C, ma alcune specie resistono fino agli 0 °C; la lantana può soffrire anche se la temperatura supera i 35 °C.

Terreno – La lantana è una pianta di facile coltivazione, sia in piena terra sia in vaso. Il terreno ideale è un misto di terriccio ricco di sostanze organiche, torba e sabbia. Se si sceglie di coltivarla in vaso o in cestini appesi (per ottenere cascate di fiori), è possibile ottenere una pianta dal compatto portamento, ma bisogna scegliere contenitori sufficientemente ampi e senza altre piante, perché la lantana tende a occupare tutto lo spazio disponibile. Inoltre le sue radici rilasciano nel terreno una sostanza difensiva che rallenta la crescita di eventuali piante vicine.

È preferibile un vaso di terracotta, all’interno del quale inserire uno strato di materiale drenante prima del terriccio, per evitare il ristagno idrico, pur mantenendo il terreno sempre umido. In inverno è necessario spostare il vaso in un luogo riparato, anche all’interno. Il rinvaso va effettuato in primavera, ogni 2 anni circa, quando si nota che le radici iniziano a non avere più spazio per crescere, trasferendo la lantana in un vaso più grande conservando il pane di terra che avvolge le sue radici.

Fioritura – Dalla tarda primavera fino alla stagione autunnale.

Annaffiatura – Sia in vaso sia in piena terra, la lantana richiede annaffiature frequenti e regolari, soprattutto in primavera e in estate, mentre in autunno e in inverno basta intervenire quando si nota che il terreno è completamente asciutto.

Concimazione – La concimazione è fondamentale durante il periodo della fioritura: concime liquido specifico per piante da fiore va aggiunto all’acqua di irrigazione ogni 15 giorni.

Potatura – Perché la pianta abbia sempre una forma ordinata, è necessario potarla regolarmente. In giardino questo arbusto tende a espandersi molto, diventando un po’ invasivo, perciò la potatura della lantana deve essere fatta regolarmente, preferibilmente in autunno, tagliando i rami fino a 1/3 della loro lunghezza. Al momento della ripresa vegetativa, è possibile accorciare nuovamente i rami più lunghi per preparare la pianta a una fioritura più ordinata.

Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione della lantana può avvenire per seme o per talea. La semina è il procedimento più difficile, va fatto in primavera, quando il clima è già mite, interrando i semi in un contenitore con terriccio fertile, ma la germinazione richiederà molto tempo. Con la talea è più facile ottenere buoni risultati: a fine estate è possibile prelevare porzioni di rami giovani di circa 10 cm e metterle a radicare in un contenitore con un misto di terriccio, sabbia e torba, in luogo ombreggiato, fino alla radicazione; a quel punto le nuove piantine vanno poste in vasi singoli in luogo luminoso fino alla primavera successiva, quando è possibile metterle a dimora definitiva.

Malattie – La maggior parte delle specie di lantana è soggetta all’attacco degli afidi e della mosca bianca, che colpiscono e danneggiano le foglie, o al mal bianco (oidio) che provoca la formazione di muffa sulle foglie. Un altro problema in cui si può incorrere è il marciume radicale, quasi sempre causato da un ristagno idrico, perciò risolvibile diminuendo le annaffiature e rendendo il terreno ben drenato.

Lantana

La Lantana camara ‘Radiation’ porta fiori di due colori, rosso e arancione

Proprietà

La lantana possiede alcune proprietà fitoterapiche, infatti i fiori e le foglie in passato venivano utilizzati per preparare infusi per alleviare i sintomi dell’influenza e combattere il mal di stomaco. In erboristeria si trovano facilmente estratti di lantana per curare anche asma e bronchite, emorroidi e infiammazioni alle gengive.

Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, lantana ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.

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