La lagerstroemia (Lagerstroemia indica) è una pianta arborea decidua appartenente alla famiglia delle Litracee, originaria della Cina. Un tempo utilizzata molto spesso per l’arredo urbano lungo le strade o nelle aiuole cittadine grazie alla sua eccezionale resistenza all’inquinamento atmosferico, negli ultimi anni sta riscuotendo molto successo nella realizzazione dei giardini, per svariati motivi. Si tratta infatti di una pianta molto facile da coltivare, resistente alle malattie e con poche pretese. Dopo l’impianto, le irrigazioni son necessarie nei primi anni, dopo di che la pianta saprà accontentarsi dell’acqua piovana. Solo nei climi particolarmente secchi avrà bisogno di qualche irrigazione e una pacciamatura per mantenere il terreno fresco nei mesi più caldi.
Ha poche esigenze anche dal punto di vista dell’esposizione: le bastano tre o quattro ore di sole al giorno per fiorire. Le sue dimensioni ridotte (al massimo otto metri di altezza) ne fanno una pianta adatta anche a piccoli giardini. In alcune realizzazioni di terrazzi fioriti, si mettono a dimora anche piante di lagerstroemia in vaso, che dev’essere largo e capiente: in questo caso però si consiglia di scegliere cultivar a sviluppo più limitato (massimo due metri).

Una Lagerstroemia indica coltivata ad alberello
La fioritura è l’altra caratteristica che ha determinato la sua popolarità: avviene a estate inoltrata, tipicamente a luglio, quando nei giardini ormai le grandi fioriture sono già esaurite. I fiori sono duraturi e sono bianchi, rosa, rosso o porpora con i petali leggermente arricciati. Sono raccolti in infiorescenze a pannocchia lunghe fino a 20 cm, molto ornamentali. Se la pianta ha una buona esposizione la fioritura è abbondante e la massa colorata dei fiori nasconde quasi completamente le foglie.
Un altro aspetto ornamentale è la corteccia grigia o marrone che si desquama e risulta particolarmente decorativa, a volte anche con sviluppo contorto. La lagerstroemia tollera temperature minime intorno ai -5 gradi centigradi: resiste quindi a gelate poco intense e beneficia di estati calde.
Accanto alla Lagerstroemia indica, dello stesso genere ma molto meno conosciute sono le specie Lagerstroemia speciosa, originaria delle aree asiatiche tropicali e molto più sensibile al gelo, un albero sempreverde che può superare agevolmente i 10-15 metri, e la Lagerstroemia fauriei, albero deciduo quasi rustico (tollera geli non molto intensi e per periodi imitati, esattamente come la L. indica) che porta fiori bianchi e raggiunge l’altezza massima di otto metri.
Il nome del genere è dedicato a Magnus von Lagerstroem (1696-1759), naturalista svedese amico di Linneo.

Fiore di Lagerstroemia speciosa, pianta tropicale delicata, sensibile al gelo: a differenza della L. indica, è sempreverde.
Lagerstroemia: arbusto o alberello?
La lagerstroemia ha anche la caratteristica di tollerare molto bene le potature: in questo modo è possibile scegliere tra due diversi portamenti: ad arbusto (o meglio cespuglio) o ad alberello. Per ottenere un cespuglio folto, dopo la messa a dimora, si taglia il fusto principale a 30-40 cm dal terreno, per stimolare la ramificazione alterale. Per avere invece un picco albero, si lascia crescere il fusto centrale all’altezza voluta; quindi, si taglia per stimolare la ramificazione laterale, avendo cura però di tagliare tutti i rami che crescono troppo in basso. In questo modo l’alberello svilupperò la chioma come voluto.
Si ricordi nel fare la potatura che la pianta fiorisce sui rami dell’anno; quindi, è importante nel fare la potatura a inizio primavera, tagliare principalmente i rami più vecchi, per non compromettere la fioritura.
Dal momento che impostare la forma a cespuglio o ad alberello non è facile e può essere necessario qualche anno per avere la forma voluta, di solito si acquista già la pianta con la forma a cespuglio o albero. La scelta è del tutto soggettiva, perché in entrambi i casi la pianta occuperà uno spazio limitato, adatto anche ai giardini più piccoli. La forma ad alberello è particolarmente decorativa come esemplare isolato nel prato.
Ibridi e cultivar
Sul mercato esistono alcune cultivar appositamente selezionate per il giardinaggio. Alcune sono considerate degli ibridi tra la L. indica e la L. fauriei. Le caratteristiche che le distinguono dalla specie nominale è quella di avere uno sviluppo più imitato (fino a 2 metri circa) e fiori di colori diversi. Per esempio, la ‘Dallas Red’ ha fiori rosso scuro e si sviluppa rapidamente, la ‘Catawba’ ha le foglie che diventano color rosso-arancione prima di cadere, le ‘White Dwarf e la ‘Natchez’ hanno fiori bianchi. Infine, la ‘Wichita’ porta insoliti fiori blu-lavanda.
Lagerstroemia: la scheda
Esposizione – La Lagerstroemia gode delle posizioni assolate: volendo metterla in giardino si scelgano le esposizioni in pieno sole.
Terreno – Il terreno dev’essere moderatamente fertile e umido, anche se ben drenato.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo la lagerstroemia va annaffiata liberamente: le irrigazioni dovranno essere regolari e ridotte in inverno.
Dimensioni: medie o grandi a seconda delle scelte di potatura. La pianta di lagerstroemia lasciata libera di crescere può arrivare a otto metri di altezza massima. In realtà si sceglie il più delle volte di potarla per limitarla alle dimensioni volute o si scelgono cultivar che superano di poco i due tre metri di altezza.
Fioritura: abbondante e prolungata. La fioritura inizia a metà estate e può protrarsi fino all’autunno.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina a inizio primavera quando la temperatura arriva a 10-13 gradi centigradi. Si può riprodurre anche per talea legnosa.
Concimazione – La concimazione può essere utile per sostenere la fioritura: è sufficiente usare un concime liquido bilanciato ogni 6-8 settimane.
Potatura – La potatura ha lo scopo di conferire alla pianta lo sviluppo scelto: ad arbusto o ad alberello. La pianta reagisce molto bene alle potature, anche le più drastiche, che vanno fatte a fine inverno o all’inizio della primavera.
Malattie – Le piante è molto resistente ma può essere soggetta a ragnetto rosso o afidi.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.