La kalanchoe è una pianta grassa; Kalanchoe è un genere di piante succulente che fa parte della famiglia delle Crassulacee; comprende circa 130 specie diverse. L’area di provenienza è molto vasta: queste piante, infatti, vivono allo stato naturale negli habitat umidi e ombrosi, tipicamente delle foreste tropicali, in molte parti dell’Africa (Sudafrica, Africa Centrale e Madagascar), dell’Asia, dell’Australia e dell’America tropicale.
Nonostante il genere comprenda molte specie di piante, anche considerevolmente diverse tra di loro, nel linguaggio comune “kalanchoe” indica di solito le specie di più facile coltivazione. La kalanchoe è infatti una delle piante grasse più conosciute e apprezzate per la bella fioritura, abbondante e prolungata, e per la facilità di cura.
Le piante di questo genere possono essere annuali, biennali o perenni. Anche il portamento può essere vario, da quelle a dimensioni ridotte, ad arbusto fino a veri e propri piccoli alberi (nelle zone tropicali d’origine!) o a portamento rampicante.
Sono piante delicate, che non tollerano temperature minime inferiori a dieci-dodici gradi centigradi. Per questo motivo nella maggior parte delle zone d’Italia sono coltivate esclusivamente in vaso, tenuto in casa o in serra. Solo nei periodi più caldi possono essere portate all’esterno. Nelle aree più calde le piante del genere Kalanchoe possono essere coltivate in fila come bordura di aiuole o arbusti.
Sinonimo del nome del genere Kalanchoe è Bryophyllum. Il curioso nome kalanchoe deriva dal cinese gaa laam coi, che significa “pianta del tempio”, secondo la testimonianza del missionario Georg Joseph Kamel, che le osservò in tempi buddisti già nel XVIII secolo (probabilmente esemplari di Kalanchoe laciniata). Altra curiosità legata a questa pianta è che un suo esemplare fu la prima pianta a essere mandata nello spazio, nel 1979, a bordo della navicella spaziale Salyut 1.

Una pianta di Kalanchoe thyrsiflora: questa specie è originaria del Sudafrica e si contraddistingue per le foglie verde chiaro con vistose sfumature
Specie di Kalanchoe
Le specie del genere Kalanchoe sono molte. Tra le più conosciute, ricordiamo:
- Kalanchoe daigremontiana: sinonimo di Bryophyllum diagrmontianum. Si tratta di una pianta perenne, dal portamento eretto, con belle foglie carnose lunghe 15-20 cm, spesso con macchie o sfumature marrone-rosso dai margini dentati. I fiori, tubulari, pendono da pannocchie portate agli apici. Può raggiungere in condizioni ottimali il metro di altezza.
- Kalanchoe blossfeldiana: si tratta della specie più conosciuta e facilmente reperibile nei negozi di fiori. Le foglie sono di un bel verde lucido e arrivano a 8 cm di lunghezza, portate dal fusto su lunghi piccioli. A primavera i fiori tubulari scarlatti di dimensioni contenute, sono portati su lunghe pannocchie. Molti ibridi e cultivar sono stati selezionati per ottenere fiori gialli, bianchi, rossi, rosa, arancione. Spesso queste cultivar sono indicate con il nome di ‘Calandiva’.
- Kalanchoe thyrsiflora: a portamento di piccolo cespuglio, porta coppie di foglie verde chiaro con il margine rossiccio o giallo. I fiori gialli sbocciano dalla primavera e hanno la particolarità di essere profumati. La temperatura minima per questa specie è 12 gradi centigradi.
- Kalanchoe beharensis: pianta perenne, a portamento arboreo, può raggiungere o superare il metro di altezza. Le foglie sono più grandi delle specie viste precedentemente (fino a 35 cm), dal colore verde-marrognolo nella pagina superiore e grigio-argento in quella inferiore, coperta da sottile peluria. La fioritura è precoce (fine inverno) e i fiori sono gialli con sfumature verdi.
- Kalanchoe pinnata: pianta perenne a portamento eretto di piccolo cespuglio, può raggiungere anche il metro d’altezza. Ha la particolarità di riuscire a generare piantine avventizie ai margini delle foglie. La fioritura comincia alla fine dell’estate in pannocchie di fiori penduli tubulari bianco-verdastro o rossi.
- Kalanchoe pumila: piccola piantina di dimensioni contenute (altezza 20 cm), fiorisce in primavera con fiori rosa con striature rosse o viola. Vuole una temperatura minima di 12 gradi centigradi.
- Kalanchoe pubescens: di portamento eretto ha steli pelosi che portano foglie verdi, anch’esse coperte da una discreta peluria. A primavera compaiono fiori gialli o rossi, a cui segue una buona produzione di piantine avventizie sull’infiorescenza.

Della Kalanchoe bossfeldiana sono stati selezionati ibridi e cultivar alla ricerca di colori sempre diversi dei fiori
Kalanchoe: la scheda
Esposizione – Le piante di questo genere amano l’ombra parziale. Se tenute in casa, devono essere collocate in un luogo luminoso ma al riparo dai raggi diretti del sole.
Terreno – All’aperto il terreno dev’essere moderatamente fertile e ben drenato. Se la pianta è coltivata in vaso e tenuta all’interno, è preferibile un terriccio per piante grasse arricchito da fertilizzante.
Annaffiatura – Nei mesi caldi si deve annaffiare moderatamente e regolarmente, mentre il terreno va tenuto appena umido in inverno.
Fioritura: molto facile. Le specie di Kalanchoe sono molto generose nella fioritura che è prolungata e abbondante.
Dimensioni: variabili. Le piante di questo genere hanno dimensioni di piante nane, da 10 a 30 cm, fino al metro d’altezza.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina quando le temperature sono a 21 gradi centigradi a inizio primavera o estate. Se la specie forma piccole plantule o germogli sulle infiorescenze o foglie, è possibile separarle e piantarle. Più difficile può essere la propagazione per talea dello stelo, in estate.

Molte specie di Kalanchoe (come la Kalanchoe pinnata o la Kalanchoe pubescens) sono in grado di sviluppare dalle foglie o dalle infiorescenze appassite piccole piante avventizie (plantule).
Concimazione – Come concime si può usare un concime liquido bilanciato durante i mesi caldi, ogni mese circa. Le concimazioni vanno sospese in inverno.
Potatura – Queste piante non necessitano di particolari azioni di potatura.
Malattie – Le piante del genere Kalanchoe possono essere attaccate da cocciniglia, afidi, peronospora e patire l’insorgenza di macchie fogliari.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.