Indigofera è un genere botanico di piante (arbusti o alberi) della famiglia delle Leguminose/Fabacee. Le caratteristiche di queste piante sono molto varie: possono essere sempreverdi o decidue, annuali o perenni a seconda della specie. Il genere ne comprende più di settecento, ma solo alcune hanno interesse per il giardinaggio.
Classificazione – Genere: Indigofera; famiglia: Fabacee.
Origine – Allo stato spontaneo sono piante diffuse nelle aree tropicali e sub tropicali di molti contintenti.
Usi – L’indigofera è una pianta ornamentale; la spece Indigofera tinctoria è utilizzata anche nell’industria dei coloranti (vedasi Curiosità).
Etimologia – Il nome del genere deriva dallo spagnolo indigo (e dal latino indicum) e fero (portare) e significa “che porta il colorante indaco”.
Altri nomi – La specie Indigofera heterantha è nota anche come indaco da giardino o indigofera variabile.
Curiosità – Una delle specie più conosiute, la Indigofera tinctoria, è da secoli utilizzata per l’estrazione del colorante indaco: dalla fermentazione delle foglie si ottiene infatti il famoso colorante naturale. Tuttavia, la specie non è d’interesse per il giardinaggio, mentre lo sono maggiormente altre specie, per lo più a portamento arbustivo e quasi tutte completamente rustiche, resistenti ai freddi invernali.
Indice

Fioritura dell’Indigofera heterantha: la specie è originaria dell’Himalaya ed è del tutto rustica.
Indigofera – Specie principali
Tra le specie adatte per la coltivazione in piena terra ricordiamo:
- Indigofera heterantha (sinonimo di Indigofera gerardiana): l’arbusto ha rami ricurvi con foglie grigio-verdi. La fioritura è lunga e generosa, dall’estate fino all’autunno. I fiori sono portati in lunghi infiorescenze (racemi) e sono color porpora o rosa.
- Indigofera australis: arbusto che può aggiungere anche i due metri d’altezza. La foritura è più tardiva e può protrarsi fino a novembre nei climi caldi. Le foglie sono vellutate e i fiori hanno colore che varia dal rosa pallido a quello purpureo.
- Indigofera hebepetala: ha infiorescenze particolarmente lunghe, fino a 20 cm, di fiori rosso scuro.
- Indigofera dielsiana: originaria dalla Cina, porta fiori rosa chiaro ed è più sensibile al gelo.

Fiore di Indigofera australis
Indigofera – Coltivazione
Le indigofere sono coltivate in giardino per la bellezza dei fiori e il valore ornamentale delle foglie.
Vita – Piante perenni o annuali.
Dimensioni: medio-grandi. Se non potati e lasciati libere di crescere, gli arbusti possono arrivare anche a due-tre metri di altezza.
Tempo altezza massima – 3 anni circa.
Esposizione – L’indigofera va coltivata in pieno sole.
Temperatura – Tollera temperature comprese tra -10 e 40 °C.
Terreno – Il terreno dev’essere fertile, tenuto umido ma ben drenato.
Fioritura: generosa e prolungata. La fioritura inizia in estate e può proseguire fino ad autunno inoltrato nei climi più miti.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo s’annaffia liberamente facendo attenzione a non creare ristagni idrici.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria.
Potatura – La potatura è solo di riordino, eliminando rami disordinati e va fatta a fine inverno. Nelle aree con inverni rigidi, la potatura può esser fatta a inizio primavera.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina in luogo protetto (serra) a inizio autunno. La pianta si può propagare anche per talea erbacea o semi legnosa.
Malattie – L’indigofera è una pianta resistente a malattie e parassiti.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.