Hoya è il nome di un genere botanico della famiglia delle Asclepiadacee (o Apocinacee secondo la classificazione APG) che comprende più di 200 specie di piante, in genere perenni e sempreverdi. Si tratta di piante delicate e sensibili alle basse temperature e in Italia sono trattate da piante d’appartamento. La specie più famosa è la Hoya carnosa, che per la sua facile reperibilità e semplicità di coltivazione merita una trattazione a parte nell’articolo dedicato. Nel presente articolo sono descritte le altre specie particolarmente interessanti per la coltivazione da interni (che nelle zone più calde possono essere portate all’esterno in primavera-estate).
Classificazione – Genere: Hoya; famiglia: Asclepiadacee (o Apocinacee secondo la classificazione APG).
Origine – Le piante del genere Hoya provengono da alcune zone dell’Asia come India, Cina meridionale e Birmania.
Habitat in Italia – Non sono presenti in Italia. Nelle regioni d’origine l’habitat naturale sono zone umide presso i corsi d’acqua e le foreste pluviali.
Usi – Visto la delicatezza rispetto alle basse temperature le piante del genere Hoya sono trattate come pianta d’appartamento o tenute in una serra calda. Solo nelle zone più calde possono essere portate all’aperto in primavera-estate.
Etimologia – Il nome del genere Hoya è in onore di Thomas Hoy, capo giardiniere del duca di Northumberland, nel XVIII secolo.
Altri nomi – Le piante del genere Hoya sono conosciute con il nome comune di fiore di cera, per l’aspetto appunto ceroso dei fiori, anche se questa caratteristica è più evidente nella Hoya carnosa.
Indice

Le piante del genere Hoya fioriscono solo dopo i due anni d’età
Hoya – Specie
Come detto, il genere Hoya raggruppa oltre 200 specie. Le più conosciute per la coltivazione come pianta d’appartamento sono:
- Hoya carnosa (si veda l’articolo corrispondente);
- Hoya australis (sin. H. Darwini): è una rampicante di facile accrescimento e grande vigoria, con foglie lunghe fino a 12 cm, di color verde scuro, lisce nella pagina superiore e pelose in quella inferiore. Nelle aree d’origine può raggiungere i 4-10 m. I fiori stellati, profumati sono di colore bianco con una macchia rossa alla base del petalo e più grandi rispetto alla più conosciuta Hoya carnosa (fino a 4 cm).
- Hoya coronaria: rispetto alle altre pecie ha una crescita molto più lenta e può raggiungere i 4 metri. I fiori sono raggruppati in non più di una decina e sono a forma di campanula. Sono bianchi e profumano di notte.
- Hoya imperialis: rampicante molto vigorosa, ha foglie lunghe (più di 20 cm) e strette. I fiori sono a stella a gruppi di 6-12 e di colore marrone-rossastro. A differenza delle precedenti fiorisce più tardivamente (quasi solo in estate).
- Hoya lanceolata bella (sin. H. bella): è un arbusto epifita con fusti arcuati coperti da un fine peluria. I fiori estivi sono delicatamente profumati. Ha uno sviluppo più contenuto (45 cm).
- Hoya linearis: è una pianta succulenta con fusti penduli, lunghi morbidi, color verde-grigio. A fine estate compaiono le ombrelle di fiori stellati, bianchi con sfumature cremisi o giallo. Questa specie è originaria della sola zona dell’Himalaya.
- Hoya macgillivrayi: rampicante molto vigorosa e di crescita veloce ha le foglie sfumate di rosso quando sono giovani. In seguito, diventano verde scuro. I fiori a coppa sono nelle varie tonalità del rosso. La specie è originaria dell’Australia.
- Hoya nepalensis (sin. polyneura): è un arbusto epifita a portamento ricadente (pendulo) con foglie carnose verde scuro con venature più chiare. I fiori sbocciano in estate e sono marrone rossastro o porpora. È la specie più esigente in fatto di temperatura (minima 13 gradi centigradi).
Hoya – Coltivazione
A differenza della Hoya carnosa, le altre specie qui citate del genere Hoya vogliono temperature minime più alte (dai 7-10 ai 13 gradi centigradi) e quindi vanno tenute in una serra calda o all’interno purché tenute in ambienti a moderata o alta umidità. Nella maggior parte delle zone d’Italia sono coltivate quindi quasi esclusivamente come piante d’appartamento.
Vita – Le piante del genere Hoya sono perenni.
Dimensioni – A seconda della specie, hanno uno sviluppo dai 40-50 cm fino ai 4-6 metri.
Esposizione – Le piante necessitano di molta luce ma filtrata, evitando i raggi diretti del sole. Se portate all’esterno, vanno posizionate in pieno sole ma al riapro dai raggi più caldi di mezzogiorno.
Temperatura – La minima non può scendere sotto i 10-13 gradi centigradi.
Terreno – Possono essere coltivate in vaso con terriccio da piante da interni arricchito da polvere di corteccia e sabbia.
Fioritura – Avviene in genere in estate o per alcune specie si prolunga verso l’autunno.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere frequenti e generose perché bisogna mantenere l’umidità del terreno e dell’ambiente circostante da media a elevata. Le innaffiature sono ridotte in inverno, quando basta tenere il terreno appena umido.
Concimazione – Le piante beneficiano per un buon sviluppo di un concime liquido bilanciato ogni mese. Le concimazioni vanno sospese in inverno.
Potatura – Non necessitano di potatura, ma si eliminando i fiori appassiti.
Moltiplicazione e impianto – Le piante del genere Hoya si seminano a primavera quando le temperature sono stabilmente sopra i 19-24 gradi. Si possono propagare anche per talea semi legnosa in estate o per propaggine.
Malattie – Le piante possono essere attaccate dalla cocciniglia (in particolare quella farinosa).
Coltivazione in vaso
Vista la sensibilità al freddo, in Italia le specie del genere Hoya sono trattate come piante da interni e necessariamente tenute in vaso. Le tecniche di coltivazione viste precedentemente si riferiscono appunto alla coltivazione in vaso.