La Hoya carnosa è una pianta rampicante succulenta della famiglia delle Asclepiadacee (o Apocinacee secondo la classificazione APG).
Classificazione – Genere: Hoya; famiglia: Asclepiadacee (o Apocinacee).
Origine – Proviene da alcune zone dell’Asia come India, Cina meridionale e Birmania.
Habitat in Italia – Non presente in Italia. Nelle regioni più calde di Asia e Australia il suo habitat naturale sono le rive dei corsi d’acqua e le foreste pluviali. Nelle aree d’origine, l’Hoya carnosa può raggiungere anche i sei metri di altezza.
Usi – Visto la sua delicatezza rispetto alle basse temperature (la minima dev’essere non inferiore a 5-7 gradi centigradi) la Hoya carnosa è trattata come pianta d’appartamento o tenuta in una serra temperata. Solo nelle zone calde del globo può essere coltivata come rampicante su archi o pergole all’esterno.
Etimologia – Il nome del genere Hoya è in onore di Thomas Hoy, capo giardiniere del duca di Northumberland, del XVIII secolo. Il nome dell’epiteto specifico, carnosa, fa riferimento alla consistenza cerosa e carnosa dei fiori.
Altri nomi – La Hoya carnosa è conosciuta con il nome comune di fiore di cera, per l’aspetto appunto ceroso dei fiori.
Curiosità – I suoi fiori sono profumati di notte.
Indice

La fioritura di Hoya carnosa è molto duratura, iniziando in primavera fino a fine estate
Hoya carnosa – Specie e cultivar
La Hoya carnosa è solo una delle oltre 200 specie del genere Hoya, ma sicuramente è la più conosciuta. Nei luoghi d’origine allo stato spontaneo è una pianta rampicante spesso epifita (cresce cioè sulla corteccia di altri alberi) dove può raggiunger ei 6 metri di altezza. Oltre la specie nominale, sono state selezionate alcune cultivar come la ‘Exotiea’, con il fogliame screziato di giallo e la ‘Picta’, con le foglie dai margini color bianco.
Hoya carnosa – Coltivazione>/span>
La Hoya carnosa ha delle foglie ovali succulenti lunghe fino a 8 cm, di color verde scuro. I fiori sono raccolti in fitti ombrelle (fino a 20 fiorellini per infiorescenza). I fiori hanno la forma di stella e sono piccoli (non arrivano a due cm) di color bianco con la parte centrale rossa.
Vita – La Hoya carnosa è una pianta perenne.
Dimensioni – Anche se in natura può raggiungere i sei metri di altezza, se tenuta in vaso negli interni, il suo sviluppo è molto più contenuto. In genere i fusti possono essere avvolti su supporti o lasciati cadere da cesti appesi.
Esposizione – La pianta necessita di molta luce ma filtrata, evitando i raggi diretti del sole.
Temperatura – La minima non può scendere sotto i 5-7 gradi centigradi.
Terreno – Può essere coltivata in vaso con terriccio da piante da interni arricchito da polvere di corteccia e sabbia.
Fioritura – Avviene da primavera fino alla fine dell’estate o, in condizioni molto favorevoli, dell’autunno. Si tenga presente che le piante ottenute da talea impiegano circa 2-3 anni prima di fiorire.
Annaffiatura – Le annaffiature sono importanti perché bisogna mantenere l’umidità del terreno e dell’ambiente circostante da media a elevata. Le annaffiature vanno ridotte in inverno, quando occorre tenere il terreno appena umido.
Concimazione – Necessita per un buon sviluppo di un concime liquido bilanciato ogni mese. Le concimazioni vanno sospese in inverno.
Potatura – Va potata dopo la fioritura eliminando solo i fiori.
Moltiplicazione e impianto – La pianta si può seminare a primavera quando le temperature sono stabilmente sopra i venti gradi. Si propaga anche per talea semi legnosa in estate o per propaggine.
Malattie – Può essere attaccata dalla cocciniglia (in particolare quella farinosa).
Coltivazione in vaso
Vista la sua sensibilità al freddo, in Italia è trattata come pianta da interni e necessariamente tenuta in vaso. Le tecniche di coltivazione viste precedentemente si riferiscono appunto alla coltivazione in vaso.
Significato
Nel linguaggio dei fiori la Hoya carnosa rappresenta la bellezza scultorea e artistica.