La grevillea è un arbusto o piccolo albero sempreverde della famiglia delle Proteacee.
Classificazione – Genere: Grevillea; famiglia: Proteacee.
Origine – La grevillea è una pianta originaria dall’Australia e dall’Asia sud-orientale.
Habitat – Ambienti boschivi.
Usi – La grevillea è molto utilizzata come pianta ornamentale nelle fasce climatiche temperate e subtropicali dove alcune varietà fioriscono per tutto l’anno. In giardino può essere utilizzata in forma arbustiva e come siepe; nel caso di piccoli alberi può essere impiegata come esemplare isolato. Le specie più piccole possono essere coltivate in vaso.
Etimologia – Il nome del genere è una dedica a Charles Francis Greville (1749-1809), uno dei fondatori della Royal Horticultural Society.
Altri nomi – Le grevillee sono note anche come fiori ragno.
Curiosità – Nei soggetti più sensibili la pianta può causare dermatiti da contatto.
Indice

Particolare del fiore della Grevillea juniperina
Grevillea rosmarinifolia e altre specie
La specie più nota è la Grevillea rosmarinifolia, il cui nome descrive la forte somiglianza delle sue foglie aghiformi con quelle del rosmarino e che fiorisce in autunno e inverno con racemi rossi o rosa.
Altre specie sono:
- Grevillea robusta, con fogliame simile a quello delle felci e fiori primverili gialli, ma rari, dimensioni fino a 10 metri (per questo viene detta anche “quercia d’argento”) e predilezione per il suolo calcareo;
- Grevillea juniperina, compatta e resistente, fiorita da dicembre a luglio con fiori gialli e rosa in piccoli grappoli molto vivaci;
- Grevillea lanigera, di dimensioni ridotte (alta fino a 50 cm), adatte alla coltivazione in vaso o alla copertura di giardini rocciosi, con fiori rossi, rosa, o crema che fioriscono in autunno e inverno e foglie ad ago arrotondato.
Grevillea – Coltivazione
Alcune specie sono arbusti, altre sono alberi; alcune specie hanno portamento eretto, altre tappezzante o rampicante. A seconda della varietà, i fiori possono essere gialli, rossi, arancioni o rosa, privi di petali, formati da calici tubolari con stilo allungato, simili a spazzole cilindriche, che attirano le api e altri insetti impollinatori e in molti casi restano sulla pianta a lungo: in alcune specie sbocciano a inizio inverno e rimangono fino a fine primavera.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Le dimensioni sono molto variabili: alcune specie arrivano a 30 cm di altezza, altre sono alte fino a 10 metri.
Esposizione – L’esposizione ideale per la grevillea è in pieno sole, soprattutto in zone non molto calde, infatti questa pianta resiste bene al caldo anche intenso ma teme invece il freddo e il vento, perciò in inverno, in caso di temperature sotto i -8°, va protetta con una pacciamatura alla base e teli traspiranti sulla chioma, oppure spostata al riparo se coltivata in vaso. Se coltivata in giardino, invece, oltre a essere posta al sole, la pianta va posta al riparo di un muro o di altre piante che possano ostacolare il vento. Alcune specie di grevillea tollerano bene i venti salmastri e sono quindi adatte alla coltivazione in luoghi di mare.
Terreno – Se si sceglie di coltivare questo arbusto in vaso, è necessario usare un terriccio specifico per piante acidofile e porre sul fondo uno strato di argilla per garantire il drenaggio dei liquidi. Per lo stesso obiettivo, in caso di coltivazione in piena terra è consigliabile porre sul fondo della buca uno strato di ghiaia o sabbia. La grevillea infatti è resistente ai parassiti ma teme le malattie fungine che possono essere causate da un ristagno idrico.
Fioritura – Alcune varietà fioriscono tutto l’anno; la Grevillea rosmarinifolia fiorisce nel periodo autunno-inverno.
Annaffiatura – Poiché è abituata ai climi caldi dei Paesi di origine, la grevillea sopporta bene la siccità, perciò in primavera e in estate va annaffiata solo quando si vede che il terreno è del tutto asciutto, in autunno e in inverno, invece, si deve annaffiare solo in caso di un lungo periodo senza piogge. Più frequente dovrà essere, ovviamente, l’irrigazione delle grevillea in vaso, ma anche quella degli esemplari giovani in generale. È consigliabile usare acqua piovana o comunque poco calcarea.
Concimazione – In autunno, alla base della pianta, va interrato dello stallatico maturo per la concimazione. Nei primi anni di vita della pianta, è utile fornire del concime a prevalenza fosfato, per evitare un’eccessiva fioritura che potrebbe compromettere lo sviluppo vegetativo successivo.
Potatura – La potatura della grevillea va fatta in autunno, limitandosi a cimare i rami ed eliminare quelli secchi, dando all’arbusto la forma desiderata.
Moltiplicazione e impianto – Il periodo ideale per la messa a dimora della grevillea è la primavera, quando le temperature sono al di sopra dei 10° anche di notte.
La moltiplicazione della grevillea si ottiene per semina o per talea. La semina va fatta in primavera, avendo cura di grattare i semi con carta vetrata oppure inciderne la cuticola per favorire la penetrazione dell’acqua, che nelle prime annaffiature deve essere abbondante. I semi vanno interrati in un contenitore protetto, tenuto a circa 15° in ambiente molto umido ed esposto alla luce, ma non diretta. Più semplice e garantito è il metodo della talea, che consiste nel prelevare dalla grevillea porzioni di rami semilegnosi per circa 8 cm di lunghezza per interrarli in un composto di terriccio e sabbia o perlite tenuto al coperto e all’ombra e sempre umido; all’acqua è consigliabile unire un ormone radicante. Quando spunteranno i nuovi germogli, le piantine potranno essere messe a dimora in vaso o in giardino.
Malattie – La grevillea è una pianta molto robusta e non presenta malattie specifiche.

I fiori della Grevillea rosmarinifolia
Coltivazione in vaso
Se coltivata in vaso, la grevillea va rinvasata ogni anno a metà primavera, perché cresce di solito piuttosto velocemente. Preferibilmente usare un vaso di terracotta, più traspirante, evitare i sottovasi e fare attenzione a toccare il meno possibile le radici.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, grevillea ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.