Gloxinia è il nome di un genere botanico comprendente otto specie di piante perenni. Quella che viene chiamata semplicemente gloxinia è la Gloxinia speciosa, anche classificata come Sinningia speciosa.
Classificazione – Genere: Gloxinia; famiglia: Genseriacee.
Origine – Le specie del genere Gloxinia sono originarie dell’Ameria centrale e meridionale.
Habitat in Italia – Nessuna delle specie del genere Gloxinia cresce spontanea in Italia. Nei paesi d’origine, l’habitat di queste piante sono le foreste dove crescono nei luoghi umidi e ombrosi.
Usi – Le piante del genere Gloxinia sono usate per creare bordure e macchie di colore in vasi o in bordure nelle aiuole. Nelle zone soggette a gelate sono trattate come annuali o tenute come piante da interni e portate fuori in primavera-estate.
Etimologia – Il nome Gloxinia è dedicato al medico e botanico tedesco Benjamin Peter Gloxin.
Indice

I fiori di Gloxinia speciosa sono vellutati e apprezzati per l’abbondanza di produzione
Gloxinia – Specie e cultivar
Essenzialmente sono tre le specie coltivabili in giardino:
- Gloxinia speciosa (sin. Sinningia speciosa), è la specie più conosciuta. Si tratta di una pianta tuberosa perenne che forma rosette di foglie verde scuro, coperte di peli nella pagina inferiore. I fiori sbocciano in estate solitari o raccolti a mazzetti e sono bianchì, rossi o azzurri. Originaria del Brasile, è una pianta molto sensibile al freddo (vuole temperature minime non inferiori a 15 gradi centigradi).
- Gloxinia perennis: forma bassi cespugli con foglie dentate e lucide screziate di rosso nella pagina inferiore. I fiori sono solitari a forma di campanula con il colore che va dal blu lavanda al porpora. La specie è originaria del Perù.
- Gloxinia gymnostoma (sin. Seemannia gymnostoma): perenne rizomatosa con foglie leggermente pelose con fiori imbutiformi color rosa. La specie è originaria dell’Argentina.
Gloxinia – Coltivazione
Le piante del genere Gloxinia hanno una radice a rizoma strisciante e carnosa dalla quale si sviluppano steli eretti che portano coppie opposte di foglie. I fiori nascono dall’ascella delle foglie e possono essere imbutiformi, campanulati e sbocciare solitari o riuniti a gruppetti. Vista la delicatezza di tutte le specie che non tollerano temperature minime prossime allo zero, la gloxinia è coltivata per lo più in uso come pianta da interni o, se le temperature lo consente, in aiuole ombreggiate o sotto gli alberi.
Vita – Sono tutte piante perenni.
Dimensioni – Da 30 cm a 1,2 m di altezza e da 30 cm fino a un metro di larghezza. La Gloxinia speciosa è la più compatta (30 X 30 cm circa).
Esposizione – Le piante di questo genere vanno poste in ombra parziale.
Temperatura – Sono tutte specie delicate che tollerano temperature minime vicino allo zero. La G. speciosa vuole almeno 15 gradi, la G. perennis almeno 10 gradi e la G. gymnostoma almeno 13.
Terreno – Si coltivano in terreni fertili e ricchi di humus. La Gloxinia speciosa preferisce terreni acidi.
Fioritura – I fiori, a seconda della specie, possono essere solitari o riuniti in mazzetti. La fioritura avviene in genere dalla primavera all’autunno ed è lunga e appariscente.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere molto regolari e abbondanti durante il periodo di fioritura. In seguito vanno diradate.
Concimazione – Può essere utile somministrare un concime liquido ogni due settimane ricco di potassio per stimolare la fioritura durante il periodo primaverile estivo.
Potatura – Le piante di Gloxinia non si potano, al più si possono eliminare i fiori sfioriti.
Moltiplicazione e impianto – Si seminano in primavera quando le temperature sono superiori a 21 gradi centigradi. Si possono inoltre dividere i tuberi in primavera o moltiplicare per talea in estate.
Malattie – Le piante del genere Gloxinia sono soggette ad attacchi di tripidi e oziorrinco e a oidio.
Coltivazione in vaso
Se coltivata in vaso, si scelga un terreno ricco di torba. La G. speciosa è la specie più adatta anche per piccoli contenitori.