La gaultheria è una pianta perenne sempreverde, di piccola taglia, e con una chioma fittamente ramificata di foglie verde scuro che in autunno diventano rossicce. Il genere Gaultheria, appartenente alla famiglia delle Ericacee, comprende poco meno di 140 specie.
Classificazione – Genere: Gaultheria; famiglia: Ericacee.
Origine – La gaultheria è originaria dell’Asia, dell’America e dell’Oceania.
Habitat – Terreni acidi di foreste e pinete.
Usi – I frutti di molte specie di gaultheria sono commestibili, le foglie e i rami invece hanno alcune proprietà officinali: gli infusi preparati con foglie e rami essiccati attenuano la febbre, l’olio essenziale estratto dalle foglie ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie e contiene salicilato di metile, utile contro i dolori reumatici e nevralgie, da applicare direttamente sulla pelle. La gaultheria però è anche una pianta tipicamente natalizia, utilizzata per ghirlande e altre composizioni, e le sue foglie vengono anche usate per preparare tè.
Etimologia – Il nome del genere, Gaultheria, è una dedica al naturalista francese Jean-François Gaulthier (1708-1756); l’epiteto della specie più nota, procumbens, deriva dal termine procumbo, ovvero sdraiarsi, cadere a terra: ha quindi il significato di “che striscia sul terreno”.
Altri nomi – Talvolta il nome della pianta è italianizzato in gaulteria.

Gaultheria procumbens
Indice
Gaultheria – Specie e varietà
La specie di gaultheria più nota è la Gaultheria procumbens, a portamento strisciante (alta 20 cm, larga circa 1 metro) con fiori bianchi o rosati e bacche rosso vivo solo sugli esemplari femminili.
Alcune altre specie sono:
- Gaultheria mucronata, originaria del Cile, a portamento tappezzante e di forma tondeggiante, con bacche bianche o rosse;
- Gaultheria erecta, diffusa spontaneamente in Messico e Argentina, che forma folti cespugli alti più di un metro, con grandi foglie verde chiaro, usata in America centrale come rimedio omeopatico;
- Gaultheria antipoda, diffusa in Nuova Zelanda, conosciuta come “faggio di neve”, dal portamento arbustivo e con fiori bianchi che danno vita a bacche bianche o rosse.

Le bacche di Gaultheria mucronata sono variamente colorate, dal bianco al rosso porpora
Gaultheria – Coltivazione
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Altezza da circa 30 cm a 1,2 m; larghezza: da 60 cm a 1,2 m.
Tempo altezza massima – 3 anni.
Esposizione – L’esposizione ideale per la gaultheria è in luogo ombreggiato e ben arieggiato, ottimo se all’ombra di grandi alberi.
Temperatura – La maggior parte delle specie sono rustiche e non temono il freddo.
Terreno – Predilige un terreno acido composto da torba, sabbia e terriccio. Se coltivata in vaso, la gaultheria va rinvasata in inverno quando le radici iniziano a fuoriuscire dal fondo del vaso, usando terriccio nuovo e conservando il pane di terra che avvolge le radici, per evitare di traumatizzarle.
Fioritura – I fiori della gaultheria sono piccole campanule rosa, bianche o lilla a seconda della varietà, fioriscono tra maggio e giugno e sono poi sostituiti da bacche rosse, lucide e aromatiche.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere regolari durante i mesi caldi, ma va fornita acqua nuova solo quando il terreno ha completamente assorbito l’irrigazione precedente ed è asciutto. Durante i mesi invernali le annaffiature devono essere sospese per le gaultheria coltivate in piena terra, mentre devono proseguire, anche se più sporadicamente, per quelle in vaso, facendo però attenzione a evitare i ristagni idrici.
Concimazione – La concimazione va fatta una volta al mese dalla ripresa vegetativa e per tutta la primavera, unendo all’acqua di irrigazione del fertilizzante liquido specifico per piante da fiore, oppure ogni 3 mesi con concime granulare a lenta cessione, sempre specifico per piante acidofile.
Potatura – La potatura della pianta non è strettamente necessaria, ma a inizio primavera vanno eliminati i rami secchi o danneggiati e le bacche avvizzite, per fare spazio a quelle nuove.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione della gaultheria avviene per semina o per talea. La semina va fatta a ottobre in un terriccio misto a torba e calce in un vaso tenuto al fresco in luogo protetto fino alla comparsa dei germogli (di solito dopo circa 1 mese). A questo punto le piantine vanno trasferite in vasi singoli fino alla primavera seguente, quando possono essere messi a dimora definitiva. La messa a dimora, infatti, va sempre fatta quando non c’è il rischio di gelate notturne, sia per le piante acquistate in vivaio, sia per quelle riprodotte. Le talee vanno prelevate in estate, tra luglio e agosto, e interrate in un miscuglio di acqua e torba in contenitore protetto fino alla comparsa dei nuovi germogli, poi possono essere messe a dimora.
Malattie – La gaultheria non teme gli attacchi di parassiti animali quali afidi e cocciniglie, ma è sensibile ad alcune malattie fungine, come l’oidio (mal bianco) e la clorosi ferrica. Il ristagno dei liquidi, inoltre, può causarle marciume radicale. Per le piante coltivate in vaso, infatti, è consigliabile svuotare sempre il sottovaso dopo 30 minuti dall’annaffiatura.

La gaultheria deve il suo nome al medico e botanico francese Jean-François Gaulthier.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, gaulteria ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.