Il termine garofano è il nome comune del genere Dianthus, appartenente alla famiglia delle Cariofillacee; si tratta di un genere che comprende centinaia di specie (più di trecento); la gran parte di esse sono piante erbacee perenni; alcune di esse invece sono annuali o biennali; altre ancora sono piccoli arbusti con fusto basale legnoso.
Classificazione – Genere: Dianthus; famiglia: Cariofillacee.
Origine – La gran parte delle specie sono per lo più originarie dei continenti Europa e Asia; un numero minore di esse è invece originario del continente africano.
Habitat – Dipende dalle varie specie.
Usi – Il garofano comune è una pianta sicuramente molto versatile che si presta benissimo agli usi più svariati (bordure, abbellimento di balconi, terrazzi e viali, fiori recisi).
Etimologia – Il nome scientifico del genere deriva dall’unione di due termini greci: dios (di Zeus) e anthos (fiore); potremmo quindi tradurlo come fiore di Zeus o, più genericamente come fiore degli dei. Il termine garofano deriva invece dai termini greci káryon, noce, e phýllon, foglia: quindi, per estensione, potrebbe avere il significato di “con foglie dure”.
Altri nomi – Variano a seconda delle specie.
Curiosità – Il garofano è stato il simbolo del Partito Socialista Italiano.

Dianthus caryophyllus (garofano comune)
Garofano – Specie
La specie probabilmente più conosciuta è il Dianthus caryophyllus, nota come garofano comune della quale esistono moltissime varietà coltivate industrialmente per la produzione di fiori recisi. Altre specie piuttosto note sono le seguenti: Dianthus barbatus (garofano dei poeti), Dianthus chinensis (garofano cinese), Dianthus deltoides (garofanino minore), Dianthus plumarius (garofano piumoso) e Dianthus superbus (altresì noto come garofano dei prati, garofano a pennacchio o garofanino frangiato).
Le varie specie possono presentare molte differenze fra loro; l’altezza può variare dai 5 cm al metro; il fusto è piuttosto nodoso, le foglie, verdi, possono essere opposte lineari o lanceolate, rigide e canaliculate (scavate da un solco secondo la lunghezza); talvolta sono coperte da un velo di colore grigiastro, i fiori possono essere solitari oppure a gruppi, i calici sono tubulosi, la corolla ha generalmente 5 petali che possono essere di vario colore (si va dal bianco al rosa, dal giallo all’arancio o al rosso, dal fucsia al lilla ecc.); i frutti sono capsule contenenti moltissimi semi di colore scuro. I fiori sono profumati; quelli di alcune specie in modo particolare.

Dianthus chinensis (garofano cinese)

Dianthus barbatus (garofano dei poeti)
Garofano – Coltivazione
Per quanto riguarda la coltivazione, i garofani sono adatti sia a quella in giardino che a quella in vaso. La scheda sottostante fa riferimento alla coltivazione del garofano comune (Dianthus caryophyllus), ma la maggior parte delle indicazioni può essere tranquillamente applicata ad altre specie.
Vita – Vi sono specie annuali, biennali e perenni.
Dimensioni – Altezza: da 5 cm a un metro circa; larghezza: circa 70 cm.
Tempo altezza massima – 4 anni.
Esposizione – Il garofano predilige un’esposizione soleggiata e temperature comprese fra i 10 e i 20 °C circa, anche se i garofani sono piante piuttosto robuste e in grado di resistere anche a periodi siccitosi; possono tranquillamente crescere anche in una zona a mezz’ombra, sempre che sia comunque piuttosto luminosa; è opportuno posizionarli in un’area riparata dal vento.
Temperatura – I garofani tollerano temperature comprese tra -15 e 37 °C.
Terreno – Si adatta bene a diversi terreni, anche a quelli calcarei che riesce a tollerare piuttosto bene; la cosa fondamentale è che il substrato di coltivazione sia caratterizzato da un buon drenaggio perché la pianta mal sopporta i ristagni idrici. Preferibilmente il terreno deve essere ricco di humus.
Fioritura – Le fioriture dei garofani variano a seconda delle specie; nel caso del garofano comune la fioritura va dal mese di maggio a quello di agosto.
Annaffiatura – Come detto, il garofano è una pianta resistente, ma per una crescita ottimale è fondamentale effettuare annaffiature regolari dopo l’impianto; le irrigazioni dovranno essere più frequenti sia durante il periodo della fioritura, sia durante la stagione estiva; si deve evitare che il terreno di coltivazione si asciughi completamente. Di inverno non sono necessarie irrigazioni.
Rinvaso – Nel caso di garofani coltivati in vaso, si procede con il rinvaso verso la metà del mese di marzo gettando il vecchio substrato e riempiendo il nuovo vaso, di maggiori dimensioni, con terriccio universale; come materiale drenante per il fondo si può utilizzare dell’argilla espansa.
Concimazione – La concimazione del garofano può essere fatta durante il periodo primaverile ogni tre settimane circa; si può utilizzare del concime granulare a lenta cessione ricco di potassio. Si deve fare attenzione a non esagerare con i dosaggi. Si seguano attentamente le istruzioni riportate nell’etichetta del prodotto o ci si faccia consigliare da personale esperto.
Fioritura – Da metà aprile a metà settembre.
Potatura – Non c’è la necessità di potatura nel caso del garofano, ma si dovranno comunque eliminare regolarmente i fiori secchi e tutte le parti rovinate.
Moltiplicazione e impianto – La riproduzione del garofano può essere effettuata per seme, per talea e anche per divisione dei cespi. Nel caso della semina, si può procedere a partire dal mese di marzo se la semina è in letto caldo; se invece è in piena terra, si deve attendere il mese di aprile. I semi devono essere interrati a una profondità di circa mezzo centimetro a una distanza minima di circa 20 cm l’uno dall’altro; il terreno dovrà essere stato precedentemente ben lavorato e ripulito da eventuali erbacce. Sino a quando non compaiono i germogli è opportuno mantenere il terreno umido con nebulizzazioni frequenti. Se la moltiplicazione è fatta tramite talea, il periodo d’azione è quello invernale. Da una pianta sana deve essere prelevato uno stelo con 4 o 5 paia di foglie; va bene una lunghezza di circa 10-11 cm. Si devono poi eliminare le foglie basali sotto un nodo e tagliare circa a metà quelle che rimangono. In un vaso di grosse dimensioni, riempito con una miscela di torba e sabbia, si interrano le talee a circa 4-5 cm l’una dall’altra. Il contenitore va posizionato in un luogo illuminato; per una quindicina di giorni sarà necessario effettuare opportune irrigazioni. Trascorso un mese è possibile trapiantare le talee in vasi singoli con normale terriccio. Nel caso della divisione per cespi si procede con l’estrazione del cespo dal terreno che andrà interrato e irrigato abbondantemente.
Malattie – Il garofano non è una pianta che si può definire delicata, ma può comunque andare incontro a malattie di vario tipo fra cui la fusariosi, la ruggine e l’oidio; può inoltre essere attaccata da afidi e tripidi. Per il trattamento di queste avversità si consultino gli articoli specifici.
Significato del fiore
Per quanto concerne il suo significato in florigrafia si rimanda all’articolo Significato dei fiori.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, guzmania ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.