La gaillardia è una pianta erbacea della famiglia delle Asteracee (Composite). Si tratta di una pianta molto resistente che nei giardini è ancora sottovalutata nonostante la fioritura sia molto bella e duri a lungo e la pianta occupi spazi tutto sommato modesti. Con echinacea e gazania può costituire un tris veramente incredibile per ogni aiuola.
Classificazione – Il genere Gaillardia conta circa 25-30 specie (il numero varia a seconda degli autori) e oltre 200 fra specie, sottospecie, varietà e cultivar (vedasi Nome botanico) di piante annuali, biennali o perenni.
Origine – Crescono nelle pianure e sulle colline di vaste zone del Canada, degli Stati Uniti e dell’America meridionale.
Usi – Le specie utilizzate nel giardinaggio sono tutte rustiche e possono essere messe nei giardini di zone con inverni rigidi, in quanto non temono temperature di molto inferiori allo zero. Anche la loro resistenza alle alte temperature è proverbiale; sono infatti considerate tra le piante erbacee da fiore più resistenti. Sono coltivate per la bellezza della fioritura e per la robustezza nei confronti delle malattie. Sono state selezionate anche molte cultivar che si distinguono per le scelte cromatiche dei fiori e, alcune, per il portamento più compatto. Le specie più alte necessitano di un tutore.
Etimologia – Prende il nome da Gaillard de Charentonneau, un magistrato francese del XVIII secolo, botanico dilettante.
Altri nomi – Il nome comune in lingua inglese (blanket flower) può riferirsi alla somiglianza dell’infiorescenza con le coperte dai motivi ricchi di colori realizzate dai nativi americani o alla capacità degli esemplari selvatici di ricoprire il terreno di colonie colorate.
Curiosità – La gaillardia è il fiore nazionale della Vallonia una delle tre regioni in cui è diviso il Belgio.
Alcune larve di Lepidotteri si nutrono solo di foglie di gaillardia: la Schinia bina e la Schinia masoni esclusivamente della specie aristata mentre la Schinia volupia esclusivamente della pulchella.
Indice

In inglese la gaillardia si dice blanket flower (fiore di coperta, vedasi la leggenda descritta in Significato della gaillardia)
Gaillardia – Specie e cultivar
Della gaillardia esistono diverse specie e cultivar molto popolari nei giardini, ma quelle utilizzate maggiormente sono tre:
Gaillardia aristata – È una pianta perenne dal portamento eretto che può raggiungere anche i 75 cm di altezza. Ha foglie verdi-grigie intere o dentate lunghe fino a una ventina di cm. In estate comincia a produrre fiori larghi fino a 10 cm con il disco arancione o rossastro e un bottone centrale rosso o giallo. Conviene dare sostegni ai lunghi steli e ripararla dai venti forti. È originaria di Canada e Stati Uniti occidentali.
La cultivar ‘Amber Wheels’ ha fiori a raggio giallo sfrangiato e un centro rosso ambra; la ‘Maxima Aurea’ ha raggi gialli e un disco giallo più scuro. Cresce circa 50 cm di altezza e larghezza. La serie Sunrita è più compatta (40 cm di altezza) con fiori rosso scuro con solo un bordo di giallo (‘Borgogna’), rosso brillante con punte gialle e un centro scuro (‘Scarlet Halo’) e giallo puro.
Gaillardia pulchella – È una pianta annuale (o perenne a vita breve, dipende dalle sottospecie) che produce graziosi cespugli di foglie grigio verdi leggermente più piccole rispetto alla aristata. Fiorisce in continuazione dall’estate all’autunno con fiori gialli bordati di rosso o del tutto gialli o rossi.
Fra le cultivar di questa specie, la prima a essere introdotta in coltivazione, da ricordare la ‘Lollipop’ che cresce fino a 40 cm di altezza con interessanti combinazioni di fiori gialli, rossi e arancioni, la ‘Red Plume’ e la “Yellow Plume” con fiori rispettivamente rossi e gialli.
Gaillardia x grandiflora – È l’ibrido tra le due specie precedenti. È perenne, anche se spesso ha vita breve. I capolini sono più larghi delle specie originarie (fino a 14 cm) e sono gialli, con la parte centrale alla base rossa. Può arrivare fino a 90 cm d’altezza.
La serie Arizona, alta 30 cm e con raggi piatti, include
- ‘Arizona Sun’ che ha estremità giallo brillante sui fiori del raggio rosso e un centro rosso
- ‘Arizona Apricot’ che ha fiori arancioni con punte gialle e un centro giallo
- ‘Arizona Red Shades’ che ha raggi rossi rosati con centri gialli
- ‘Burgundy’ (= ‘Burgunder’) è più alta e ha fiori a raggio profondo, rosso vino che si ammorbidiscono di colore man mano che invecchiano, e un centro giallo che invecchia fino al rosso scuro
- ‘Dazzler’ con fiori di raggio rosso con punta giallo dorato.
La serie Fanfare è un po’ più alta di molti altri tipi nani, con fiori singoli con raggi a forma di tromba. Fra le cultivar:
- ‘Fanfare’ con trombe scarlatte con punte gialle svasate e un centro arancio da rosato a bruciato
- ‘Fanfare Blaze’ con trombe rosso-arancio e centro rosso e giallo
- ‘Fanfare Citronella’ con trombe gialle, disco rosso
- ‘Fanfare Regal’ con trombe rosse, disco giallo)
- ‘Goblin’ (=’Kobold’) è una cultivar più antica con raggi rossi piatti con punta gialla
- ‘Golden Goblin’ (=’Goldkobold’) è una versione tutta gialla.
La serie Lunar è molto piccola con un’altezza di da 12 a 25 cm e fiori con raggi piatti. Fra le cultivar:
- ‘Harvest Moon’ ha raggi gialli con base e disco centrale rossi
- ‘Two Moon’ è rossa con punte gialle.
La serie Mesa ha piante molto uniformi e ben ramificate a 40-50 cm di altezza con fiori a raggio piatto in diversi colori.
- ‘Mesa Yellow, che fiorisce fin dal primo anno
- “Oranges and Lemons” è una cultivar sterile, con fiori singoli in colori più tenui, con raggi a forma di tromba color pesca-arancio con punte gialle e un centro dorato
- ‘Sundance Bicolor’ è una cultivar a fiore doppio con un portamento basso. I fiori doppi a forma di globo hanno petali tubolari con punte svasate. La colorazione è abbastanza variabile, anche su una singola pianta, da quasi tutto rosso a quasi tutto giallo su alcuni fiori, ed entrambi i colori in quantità variabili su altri.
La serie Sunset include piante nane o medie in una varietà di bicolori tra cui ‘Sunset Cutie’ (rosso bronzo con bordo crema)
- ‘Sunset Flash’ (rosso-arancio con punte gialle)
- ‘Sunset Snappy’ (rosa viola raggi con punte giallo crema)
- ‘Sunset Candy’ (rosa, bordo crema)
- ‘Sunset Mexican’ (raggi gialli con base rosa)
- ‘Sunset Popsy’ (rosa intenso, punte giallo crema)
- ‘Sunset Spice’ (rosso arancio, punte gialle)
- ‘Tramonto Alba’ (raggi gialli, basi arancioni, centri rosso-arancio).
- ‘Tokajer’ (con fiori rosso-arancio).

La fioritura di Gaillardia aristata, nella cultivar ‘Sunburst’
Gaillardia – Coltivazione
Le piante del genere Gaillardia sono di grande effetto per via della fioritura appariscente e prolungata. Sono pertanto adatte a formare bordure continue. Volendo possono essere coltivate in vaso, anche se in piena terra la riuscita è sicuramente più facile. Nelle aree con climi più freschi, è possibile tagliare a 15 cm dal terreno dopo la fioritura per stimolarne una nuova crescita.
Vita – Perenne o annuale a seconda delle specie o delle cultivar.
Dimensioni – A seconda della specie o delle cultivar da 30 a 90 cm di altezza; in larghezza: 60 cm circa.
Tempo altezza massima – Per le gaillardie perenni, 3 anni.
Esposizione – La gaillardia va coltivata in pieno sole.
Terreno – Il terreno dev’essere fertile, ben drenato. Le cultivar più alte hanno bisogno di un tutore. Tollerano anche terreni poveri di materiale organico.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo di crescita, si può irrigare moderatamente, lasciando che il terreno si asciughi tra una annaffiatura e la successiva. Le piante in piena terra non sono molto esigenti in fatto d’acqua. Per la maggior parte dell’anno, è sufficiente un’irrigazione settimanale. Nel periodo di riposo invernale le annaffiature devono essere ridotte. Un’eccessiva irrigazione favorisce il marciume radicale.
Fioritura – I fiori sono portati su lunghi steli e sono molto simili alle margherite. Hanno colori sgargianti con il disco molto evidente, giallo scuro, marrone o rosso. La gaillardia fiorisce da giugno a fine ottobre. I fiori recisi messi in acqua sono molto resistenti.

La fioritura di Gaillardia x grandiflora, nella cultivar ‘Kobold’ (sinonimo di ‘Goblin’).
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina in primavera quando le temperature hanno raggiunto i 15-18 gradi. Le annuali possono essere seminate direttamente a dimora anche a inizio estate. Le specie perenni spesso non fioriscono nel primo anno della semina. Le piante perenni si propagano anche per divisione del cespo a primavera o per talea radicale in inverno.
Concimazione – La concimazione è utile se si vogliono ottenere fioriture spettacolari. In genere si usa concime granulare a lenta cessione ogni tre mesi durante il periodo vegetativo o uno organico a inizio primavera.
Potatura – La potatura non è strettamente necessaria, si possono pulire le perenni dai rami secchi o disordinati a inizio primavera. Per ottenere una fioritura lunga si devono eliminare i capolini sfioriti.
Malattie – La gaillardia è soggetta all’attacco della peronospora (soprattutto le piante giovani). Sono anche molto ambite dalle chiocciole: nel caso, si consulti l’articolo Come allontanare le lumache da orto e giardino.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (gaillardia, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Gaillardia aristata.
Gaillardia- Coltivazione in vaso
Per abbellire terrazzi e balconi si può coltivare in vaso. Per coltivare la gaillardia in vaso è opportuno scegliere un vaso di almeno 24 cm di diametro (per una sola pianta).
Significato della gaillardia
Nel linguaggio dei fiori la gaillardia è simbolo di amore duraturo.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, gaillardia, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.