• HOME
  • ORTO & GIARDINO
    • Chi siamo
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Casa
  • Orto
  • Giardino
  • Qualità della vita

Fillirea

La fillirea (Phillyrea), o ilatro, è un genere di arbusti o piccoli alberi (fino a 6-7 metri) sempreverdi della famiglia delle Oleacee, diffusi nel bacino del Mediterraneo.

La ramificazione è fitta, le foglie sono ovali, lucide, verde scuro e all’attaccatura con i rami in primavera sbocciano piccoli racemi di fiori bianchi. Questi sono poco appariscenti ma molto profumati e attirano le api, infatti la fillirea è una pianta mellifera. La fioritura avviene a primavera inoltrata, mentre la maturazione dei frutti tra novembre e dicembre. I frutti sono piccole drupe tondeggianti nere o violacee, simili alle olive. Con l’ulivo la fillirea ha in comune anche la famiglia di appartenenza e alcune esigenze di coltivazione.

Fillirea – Usi e varietà

In Italia sono diffuse le specie Phillyrea angustifolia e Phillyrea latifolia, la prima a foglie strette, la seconda a foglie larghe. L’angustifolia cresce soprattutto in ambienti aridi e costieri, la latifolia, invece, in ambienti a clima mite ma anche collinari, e nel sottobosco. Nella latifolia, inoltre, le foglie delle piante giovani hanno margine seghettato, quelle delle piante più vecchie hanno margine liscio. Queste specie sono presenti nel nostro Paese anche allo stato spontaneo.

Questi arbusti vengono coltivati a scopo ornamentale, sia in vaso sia in piena terra, e possono anche essere usati per creare siepi o coltivati come bonsai. Di recente si sta diffondendo la tendenza dei maxi bonsai, cioè arbusti di dimensioni normali coltivati in giardino e potati come bonsai, con fogliame minuto e chioma compatta, dalle forme ben definite, e spesso vengono usati per realizzarli ulivi o filliree. La corteccia viene usata per trarne tintura per tessuti.

fillirea

La Phillyrea angustifolia ha foglie lunghe e strette. I piccoli fiori bianchi sono poco appariscenti ma profumati

Fillirea – Coltivazione

Esposizione – La messa a dimora della fillirea va fatta in autunno nelle regioni a clima mite, in primavera inoltrata nelle regioni a clima freddo. L’esposizione ideale è in una posizione soleggiata e riparata dal vento, perché seppure non tema il gelo intenso, questa pianta è sensibile ai venti invernali. Nelle regioni con inverni molto freddi, è utile coltivare questo arbusto in vaso, per poterlo spostare in collocazioni riparate o coprire più facilmente. Per evitare i danni causati dal gelo, è opportuno interrare la fillirea in un terreno sciolto e molto ben drenato, in modo che non ci siano ristagni idrici che diventano gelati in inverno, e preparare una pacciamatura per proteggere l’apparato radicale. In caso di freddo intenso e inverno ventoso, è opportuno riparare la chioma con teli traspiranti. Per garantire il drenaggio, unire della sabbia al terriccio.

Terreno – Essendo una pianta molto rustica, la fillirea si adatta a tutti i tipi di terreno.

Annaffiatura – La fillirea sopporta bene il caldo e la siccità, ma in estate, se tenuta in giardino al sole, è bene fornirle acqua regolarmente quando il terreno rimane asciutto. In inverno invece le annaffiature non sono necessarie se la pianta è tenuta in giardino, dovranno essere sporadiche se invece è tenuta in vaso al chiuso.

Se tenuta in vaso, il rinvaso della fillirea va effettuato in primavera, quando si nota che le radici iniziano a uscire dai fori di drenaggio sotto il vaso.

Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione della fillirea avviene per seme o per talea. Trattandosi di una pianta dioica, perché possa avvenire la riproduzione per seme è necessario avere un esemplare maschio e un esemplare femmina, così che si sviluppino i frutti, e quindi i semi. La semina va poi eseguito fra settembre e ottobre in contenitore protetto con terriccio specifico mantenuto costantemente umido, fino alla comparsa dei germogli, che vanno trasferiti in vaso finché non sono abbastanza robusti per la messa a dimora definitiva. La talea, invece, va prelevata in primavera, recidendo rami apicali per la lunghezza di circa 15 cm e interrandoli per metà in una miscela di sabbia e torba mantenuta umida, fino alla comparsa delle nuove foglioline. A questo punto, come nella semina, è necessario attendere che le nuove piantine si irrobustiscano prima di metterle a dimora in vaso o in piena terra.

Concimazione – La crescita di questo arbusto è lenta, ma può essere stimolata con la concimazione, da effettuare a fine inverno con concime organico pellettato o fertilizzanti chimici a lenta cessione.

Potatura – La potatura va fatta dopo la fioritura ed è utile per stimolare l’emissione di nuovi rami: se si vuole ottenere una chioma ampia è cespugliosa, bisogna potare i rami superiori per favorire lo sviluppo di quelli laterali, se invece si vuole ottenere una forma ad albero, bisogna potare i rami laterali per far sviluppare solo quello centrali. Al termine dell’inverno vanno inoltre eliminati i rami secchi o danneggiati dal gelo.

Malattie – La fillirea è una pianta rustica che non teme gli attacchi dei parassiti, ma è sensibile al marciume radicale provocato dal ristagno idrico.

Fillirea

La Phillyrea latifolia ha foglie ovali, lucide. I fiori bianchi sono seguiti da bacche nero-blu

Fillirea – Proprietà

La fillirea è usata nella medicina popolare e in erboristeria per le sue proprietà antinfiammatorie e depurative: viene usata come decongestionante e come rimedio per l’itterizia e altri problemi legati al fegato, mentre con le foglie in Medioriente si produce un decotto utilizzato contro il mal di denti, mal di gola e tosse; è inoltre ricca di flavonoidi, antiossidanti. Attenzione però, i frutti sono tossici per l’uomo.

Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, fillirea ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per conoscere le basi delle materie che amiamo in modo scientifco e concreto. Un vero e proprio corso su 43 materie fra cui Botanica, Biologia, Micologia, Ecologia, Microbiologia, Zoologia ecc.


IL LIBRO DEL MESE

Il Manuale completo dell'alimentazione - La dieta italiana

Oggi la dieta italiana è uno dei modelli alimentari più innovativi e più facili da seguire. Un testo scientificamente rigoroso che spiega tutti i principi della scienza dell'alimentazione con la massima concretezza possibile; un'opera di riferimento importante per tutti gli addetti ai lavori. Lo scopo di creare nel lettore una coscienza alimentare è realizzato con uno stile chiaro, con numerosi riferimenti numerici, con la spiegazione di tutti i concetti necessari alla comprensione.

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2022 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati