Il falso pepe, o Schinus molle, è un albero sempreverde della famiglia delle Anacardiacee, originario dell’America latina e molto simile al salice. Ha infatti un fusto eretto, singolo o multiplo, dal portamento leggermente pendulo. Può raggiungere fino a 10 metri di altezza e produce bacche da cui si ricava il pepe rosa, ma è coltivato molto anche come pianta puramente decorativa. In primavera questa pianta si ricopre di piccoli fiori bianco-giallastri, che poi si trasformano nelle bacche rosse, le quali diventano rosa dopo la maturazione e restano sull’albero a lungo. Le foglie, invece, sono lanceolate, lunghe e sottili, verde scuro.
Il nome “falso pepe” è dovuto al fatto che le bacche dello Schinus molle somigliano molto a quelle del pepe e hanno un aroma simile a quello del pepe, ma questa pianta fa parte di una famiglia diversa da quella delle Piperacee a cui appartiene il comune Piper nigrum.

Le foglie del falso pepe sprigionano un forte aroma che tiene lontani insetti e parassiti
Coltivazione e cura
Questo albero teme il freddo, perciò può essere coltivato in giardino solo nelle zone a clima mite, infatti in Italia è diffuso soprattutto al Centro-sud. Nelle altre zone è frequente la coltivazione in vaso, come bonsai, in modo da poterlo tenere in una collocazione riparata in inverno, ma in questo caso il falso pepe va potato e annaffiato più spesso.
L’esposizione ideale dell’albero falso pepe è quindi in pieno sole, al riparo dal vento, in un’area di terreno piuttosto vasta, perché le radici tendono a svilupparsi molto in ampiezza. Il terreno può essere anche povero di materia organica, ma deve essere ben drenato.
La concimazione perciò non è strettamente necessaria, ma arricchire il terreno prima della messa a dimora con dello stallatico maturo favorirà e velocizzerà la crescita rigogliosa della pianta. Successivamente l’operazione può essere ripetuta in autunno.
Gli esemplari adulti di falso pepe resistono bene a periodi di siccità, mentre gli esemplari giovani non hanno ancora un apparato radicale abbastanza sviluppato, quindi devono essere annaffiati con frequenza, facendo attenzione però a evitare il ristagno idrico. Anche in inverno le annaffiature devono proseguire in caso di mancanza di piogge e clima secco, altrimenti la pianta non fiorirà nella stagione successiva.
La potatura è necessaria in caso di ramificazione eccessiva, per sfoltire la pianta e lasciarla ben aerata, infatti il falso pepe cresce molto velocemente.
La moltiplicazione del falso pepe si può ottenere per semina, piantando i semi in un miscuglio di sabbia e torba, ma essi hanno scarsa germinabilità, quindi è necessario interrarne un grande numero per ottenere qualche nuova piantina con sicurezza. La messa a dimora va poi eseguita in primavera.
Grazie al suo aroma, il falso pepe respinge naturalmente gli insetti, quindi non è soggetto all’attacco di parassiti e teme soltanto il marciume radicale provocato dal ristagno idrico.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, schinus ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.
Il falso pepe è commestibile?
Il frutto del falso pepe è commestibile anche fresco, dal sapore tra il dolce e il piccante, ma viene usato soprattutto essiccato per produrre il pepe rosa: le bacche vanno raccolte quando sono molto mature e vanno messe a essiccare su una retina per circa una settimana; quando si saranno indurite, saranno pronte per essere macinate.
Le bacche fresche, invece, possono essere usate per preparare infusi e decotti, così come le foglie. Tuttavia i frutti contengono una leggera quantità di sostanza tossica, perciò vanno assunti con moderazione e usati con moderazione in cucina.
Falso pepe – Proprietà
Le bacche del falso pepe contengono molti oli essenziali che conferiscono proprietà antibatteriche, antimicotiche e digestive. Gli infusi a base di falso pepe sono un valido rimedio contro la ritenzione idrica, mentre i decotti a base delle foglie di questa pianta hanno funzione analgesica e sono molto usati, ad esempio, per alleviare i reumatismi e i dolori alla sciatica.
Le bacche vengono usate in erboristeria e fitoterapia anche per produrre creme balsamiche, mentre corteccia e foglie sono impiegate nella produzione di saponi, profumi e dentifrici.
Le bacche fresche, invece, sono un ottimo repellente naturale contro le zanzare, da sfregare sulla pelle per tenerle lontane.