Il falso gelsomino (Trachelospermum jasminoides, o anche Rhyncospermum jasminoides) è una pianta spesso confusa con quella di gelsomino vero e proprio, anche se non ha niente a che fare con esso, almeno dal punto di vista botanico. Infatti, il falso gelsomino è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Apocynacee e quindi non ha niente a che fare con il gelsomino propriamente detto, che è invece della famiglia delle Oleacee. L’accostamento con il gelsomino “vero” deriva dal fatto che entrambe le piante presentano fiori simili con la caratteristica di essere molto profumati.
Classificazione – Genere: Trachelospermum; famiglia Apocynacee.
Origine – Cina e Taiwan, Corea e Giappone.
Habitat – L’habitat naturale del falso gelsomino è rappresentato dai margini assolati delle foreste o nelle zone più aride in cui crescono prevalentemente piante arbustive.
Usi – Il falso gelsomino è particolarmente adatto a ricoprire pergole o muri o come schermo al posto di una tradizionale siepe.
Etimologia – Il nome del genere, Trachelospermum deriva dal greco tráchelos, trachea e da spérma, seme: per la somiglianza dei semi con gli anelli della colonna tracheale; l’epiteto specifico, jasminoides, deriva da Jasminum, gelsomino, e dal greco eídos, aspetto: ha quindi il significato di simile al gelsomino.
Altri nomi – Gelsomino falso, rincospermo, gelsomino sempreverde.
Indice

I fiori del falso gelsomino sono particolarmente profumati e persistenti sulla pianta.
Falso gelsomino o siepe?
Visto la sua caratteristica di assumere la forma di schermo, il falso gelsomino è usato spesso anche in sostituzione delle tradizionali siepi, visto la sua resistenza alle malattie e alla caratteristica di essere sempreverde. Inoltre, a differenza delle siepi, necessita di meno spazio in larghezza ed è quindi adatto ai piccoli giardini. Se piantato al confine della proprietà, occorre però accordarsi per avere il permesso per poter “invadere” la proprietà vicina. Vista l’esuberanza della pianta, necessita però di un supporto resistente, quindi non basta una semplice rete ma è meglio farlo arrampicare su sostegni più solidi (cancellate o pergole robuste).

Il falso gelsomino è particolarmente adatto a ricoprire pergole o muri o come schermo al posto di una tradizionale siepe.
Falso gelsomino – Coltivazione
Il falso gelsomino è un arbusto rampicante i cui fusti possono crescere fino a 7-8 metri. È una pianta molto robusta che non richiede particolari cure per la sua gestione. I fiori sono di un bianco puro (o con una leggera sfumatura di color crema, che vira al giallo a maturità, per la varietà Trachelospermum asiaticum). I fiori sono seguiti, anche se assai raramente, nelle piante mature, da baccelli simili a grossi fagioli, di color marrone, che contengono semi alati.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Altezza: da 40 cm a 8 m; larghezza: 7 m.
Tempo altezza massima – 8 anni.
Esposizione – Il falso gelsomino predilige luoghi assolati e ama le temperature calde, ma resiste molto bene anche a temperature molto basse (-15 °C) a patto che non perdurino troppo a lungo. Per questo motivo può essere messo a dimora anche in alcune zone dell’Italia settentrionale, a patto che le temperature invernali non si mantengano decisamente al di sotto dello zero per troppi giorni consecutivi. In questo caso è consigliabile proteggere la pianta avvolgendola in fogli di tessuto-non-tessuto prodotti appositamente per la protezione dai freddi invernali (e in vendita comunemente nei centri per giardinaggio). Nel caso il falso gelsomino sia colpito dal freddo invernale, può anche perdere quasi completamente le foglie, ma spesso si riprende alla primavera successiva. Nelle aree fredde una buona soluzione è far crescere il falso gelsomino contro un muro caldo esposto al sole (a sud). Si ricorda che il falso gelsomino è una pianta rampicante cosiddetta “volubile”, cioè è lo stesso fusto della pianta che si avvolge sui sostegni. Quindi, nel caso sia fatto crescere contro un muro, avrà la necessità comunque di avere un supporto (una grata per esempio) attorno al quale girare per arrampicarsi.
Temperatura – Sopravvive a temperature comprese tra -10 e 40 °C.
Terreno – Per quanto riguarda il terreno, il falso gelsomino non ha particolari esigenze, ma richiede una buona concimazione. Le irrigazioni devono essere costanti e regolari, anche se la pianta riesce a sopportare abbastanza bene la penuria idrica; ovviamente una carenza d’acqua protratta troppo a lungo può penalizzare la fioritura.
Fioritura – Il falso gelsomino fiorisce nel bimestre maggio-giugno e in alcune occasioni, se in condizioni particolarmente favorevoli in termini di esposizione al sole e temperatura, fiorisce una seconda volta durante il periodo estivo.
Annaffiatura – Il falso gelsomino non richiede annaffiature frequenti; a parte il primo anno dell’impianto, in seguito non avrà bisogno di annaffiature e si accontenterà dell’acqua piovana. Occasionalmente si può provvedere con un’irrigazione d’emergenza per periodi di siccità prolungata. In vaso l’apporto idrico invece dovrà essere più abbondante, ma evitando i ristagni idrici.
Concimazione – Non necessita di concimazioni specifiche; se il terreno è molto povero si può concimare con concime a lenta cessione in autunno.
Potatura – Per quanto riguarda la potatura, questa può essere effettuata durante la stagione autunnale oppure subito dopo la fioritura. La potatura in genere è solamente di contenimento, cioè ha lo scopo di limitare l’esuberanza della pianta e farle assumere l”andamento voluto. La pianta in vaso, più lenta a crescere e dallo sviluppo più contenuto, avrà bisogno di un minor numero di interventi di potatura.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione del falso gelsomino viene effettuata con la tecnica della talea, in genere in estate (con talea semi legnosa). In autunno si può provare anche la moltiplicazione per propaggine.
Malattie – Le foglie coriacee del falso gelsomino lo rendono molto resistente ad attacchi di parassiti. Può essere oggetto di attacchi di oidio, soprattutto se è stato messo a dimora in posizioni poco idonee, cioè in luoghi con scarsa circolazione d’aria e poco esposti al sole. Come anche per molte piante da siepe, per evitare attacchi di oidio o fungini, è bene evitare di bagnare le foglie durante l’annaffiatura, che dovrà avvenire solo al colletto della pianta.
Falso gelsomino – Coltivazione in vaso
Questa pianta può essere coltivata anche in vaso, ma, essendo bisognosa di molta terra, il contenitore dovrà essere di grandi dimensioni e, è bene ricordarlo, la pianta avrà uno sviluppo più contenuto rispetto alla coltivazione in piena terra. Per questo motivo il falso gelsomino è una scelta molto comune per adornare i terrazzi cittadini, perché, con il suo schermo sempreverde, garantisce la privacy tutti i mesi dell’anno. In vaso avrà bisogno però di una irrigazione più costante rispetto alla pianta in piena terra e concimazioni più frequenti.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.