Il faggio è un albero deciduo originario delle regioni temperate dell’emisfero settentrionale appartenente all’importante famiglia delle Fagacee, la stessa del castagno e della quercia. In giardino e nei parchi è apprezzato per le sue notevoli caratteristiche ornamentali: il colore autunnale del fogliame, il portamento della chioma espansa e le foglie lucide. Può essere coltivato come esemplare isolato, in piccoli boschetti o a siepe e, nelle versioni dal portamento pendulo, anche su pergole.
Le foglie sono di solito ellittiche e oblunghe, dal margine dentato e color verde scuro o brillante e che in autunno possono virare verso un giallo oro. Il faggio porta fiori distinti, maschili e femminili che spuntano assieme alle foglie. Il genere Fagus comprende in realtà una decina di specie diverse di faggi, ma i più conosciuti sono:
- il faggio comune (Fagus sylvatica), diffuso in tutte le zone temperate dell’Europa fino al Caucaso.
- il faggio orientale (Fagus orientalis), originario dell’Europa sud orientale, dell’Iran settentrionale e del Caucaso.
- Il faggio giapponese (Fagus japonica), ovviamente originario del Giappone.
Tutte le specie sono molto resistenti al freddo, completamente rustiche. Per l’importanza che riveste, il faggio comune merita un discorso a parte.

Imponente esemplare di faggio comune (Fagus sylvatica)

Faggio orientale (Fagus orientalis)

Foglie di faggio giapponese (Fagus japonica)
Il faggio comune (Fagus sylvatica)
Il faggio comune (Fagus sylvatica) è un albero dalla chioma espansa e foglie lunghe circa 10 cm, verde scuro nella pagina superiore e più chiare in quella inferiore. Le cultivar sono moltissime e si differenziamo per altezza, portamento della chioma e dal colore del fogliame che, in alcune, può essere porpora. Tra le cultivar più apprezzate nel giardinaggio c’è il Fagus sylvatica ‘Aurea Pendula’, con chioma pendula e foglie gialle da giovani, il Fagus sylvatica ‘Pendula’, con rami penduli che possono arrivare fino a terra e che si presta per creare scenografiche quinte di divisione nei giardini. La varietà ‘Rotundifolia’ ha un portamento eretto da giovane, più espanso a maturità e ha le foglie leggermente più piccole e arrotondate. Il Fagus sylvatica ‘Asplenifolia’ ha caratteristiche foglie sottili, profondamente divise e dal bordo molto inciso.
Il tronco è diritto e la corteccia inizialmente liscia e di color grigio chiaro, si presenta solcata da scanalature negli esemplari più vecchi. Il faggio comune ha anche una notevole importanza agricola essendo una pianta usata per la selvicoltura. I boschi di faggio possono essere a ceduo o a fustaia. Nel primo caso si tagliano periodicamente (ogni 10-20 anni) per sfruttare la capacità della pianta di rigenerarsi dalla ceppaia (la parte basale dell’albero). Nei boschi a fustaia invece si tagliano a intervalli molto più ampi (dai quaranta ai 100 anni) per sfruttare la rigenerazione delle piante a partire dalle piccole piantine generate dai semi e che sono mantenute sul terreno. Nel caso dei faggeti, la coltivazione più comune è quella a fustaia. Un bosco di faggio, se ben tenuto, può portare a maturità a una produzione di circa 700 metri cubi per ettaro.

Fagus Sylvatica ‘Pendula’, parco pubblico Angerenstein (Arnhem, Paesi Bassi)

Fagus sylvatica ‘Asplenifolia’

Fagus sylvatica ‘Asplenifolia’ – dettaglio delle foglie
Il legno di faggio
I boschi di faggio hanno un notevole valore economico, perché il legno ampiamente usato nei lavori di falegnameria, nell’industria del parquet e per creare utensili. In passato era molto più utilizzato, anche se in realtà è un legno molto leggero, meno resistente di altri, ma per questo facilmente lavorabile. Oggi trova impiego nella creazione di mobili e d’oggettistica, per la sua caratteristica di piegarsi facilmente e mantenere la forma.
Coltivazione
A prescindere dalle specie e dalle varietà scelte, il faggio è una pianta che predilige di terreni freschi ma, una volta impiantato, non necessita di particolari cure, in quanto tollera un’ampia gamma di tipi di suolo, anche gessosi. Si coltiva in pieno sole o in ombra parziale (specialmente quelli con le foglie gialle).
Le avversità principali sono attacchi di funghi, afidi, cocciniglie e oidio, da trattarsi in base all’estensione della malattia, con opportuni trattamenti fungicidi o insetticidi.
Per i giardini domestici, da considerare l’impiego di faggio tricolor.