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Euryops

Euryops è il nome di un genere botanico comprendente circa cento specie diverse, della famiglia delle Asteracee (Composite). Sono piante perenni o annuali, in genere sempreverdi, originarie delle aree aride e rocciose dell’Africa meridionale. Sì coltivano per la bellezza del fogliame decorativo e per i fiori a capolino vistosi, di colore giallo acceso. Le due specie più conosciute per il giardinaggio sono l’Euryops pectinatus e l’Euryops acraeus. Il nome del genere deriva dalle parole greche che significano “di ampio aspetto”, in riferimento alla fioritura molto duratura da tarda primavera o inizio estate fino al tardo autunno.

Euryops

La fioritura di Euryops pectinatus nella cultivar ‘Silver Star’

La specie E. chrysanthemoides è meno conosciuta e precedentemente era classificata nel genere Gamolepis (Gamolepis chrysanthemoides). La specie E. virgineus invece è conosciuta anche con il sinonimo di E. flabelliformis (ma classificata un tempo nel genere Othonna) e ha i fiori che emanano un delicato profumo di miele.

Euryops pectinatus

Si tratta della specie più conosciuta; è una pianta sempreverde, delicata e sensibile al gelo. Al nord e nelle zone soggette a gelate, va coltivato in vaso e riparato in casa in inverno oppure piantato a ridosso di un muro caldo esposto a Sud; potandolo drasticamente a dieci cm da terreno e con una buona pacciamatura, può anche superare l’inverno. La pianta è originaria del Sudafrica, dove può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza.

Euryops acraeus

Viene chiamato anche E. evansii dei giardini, ed è una specie e più rustica, tollerando anche temperature inferiori allo zero, in quanto originario delle aree montuose del Sudafrica. Di altezza molto più ridotta, (fino a un massimo di 30 cm in altezza e larghezza), fiorisce anch’esso con capolini gialli portati su steli robusti.

Euryops

Fioritura di Euryops chrysanthemoides; la specie è nota anche con il nome di margherita africana.

Euryops: coltivazione

Le specie del genere Euryops che si possono acquistare possono trovare posto nei vasi o nelle aiuole ben esposte al sole, come bordura arbustiva.

Vita – Tutte le piante viste precedentemente sono perenni.

Altri nomi – Le piante di questo genere sono spesso chiamate “margherite africane”.

Dimensioni – Da 30 cm fino a un metro, a seconda della specie.

Tempo altezza massima – Le piante sono a sviluppo abbastanza lento, e raggiungono l’altezza massima nel giro di circa otto anni.

Esposizione – Le piante vanno poste in pieno sole, al riparo dai venti freddi. Sopportano però i venti salini.

Habitat – Spontaneamente, le specie non sono diffuse in Italia, in quanto specie originarie dell’Africa meridionale che non si sono mai naturalizzate.

Temperatura – Sono da rustiche o delicate; la specie E. acraeus è rustica e tollera temperature inferiori allo zero, mentre le altre solo occasionalmente di poco al di sotto dello zero.

Terreno – Le specie del genere Euryops non hanno preferenze di terreno, adattandosi a tutti i tipi di substrato (acido, neutro o alcalino), purché ben drenato

Fioritura – La fioritura avviene da tarda primavera o estate e si protrae ininterrottamente fino all’autunno.

Annaffiatura – Le varie specie sono resistenti alla siccità e vanno annaffiate con parsimonia.

Concimazione – Non è strettamente necessaria, ma si può intervenire a inizio primavera con un concime organico o a lenta cessione.

Potatura – Gli arbusti vanno potati dopo la fioritura in tardo autunno accorciando di rami per dare un aspetto ordinato alla pianta

Moltiplicazione e impianto – Si semina in autunno a temperature intorno ai 15 gradi.  Si propaga anche per tale legnosa in estate.

Malattie – Le piante possono essere colpite a oidio.

Coltivazione in vaso

La coltivazione in vaso è possibile anche se le piante tenute in vaso andranno annaffiate più frequentemente rispetto a quelle in piena terra, ma evitando accuratamente il ristagno idrico. Permette anche di riparare le specie quasi rustiche in serra nel caso di inverni rigidi.

Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (euryops, rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Euryops pectinatus. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.

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