L’escallonia è un arbusto sempreverde originario dell’America, della famiglia delle Escalloniacee, perfetto per creare siepi molto decorative, grazie ai piccoli fiori a stella bianchi o rosa che sbocciano all’apice dei rami durante l’estate. Le foglie sono piccole, dentellate e lucide, di colore verde scuro, i rami semilegnosi ed eretti, e la crescita di questo arbusto è rapida e può arrivare fino a 2 metri di altezza.
Escallonia rubra e altre varietà
Esistono circa 60 specie e varietà di escallonia, alcune nane, ideali per la coltivazione in vaso. La specie più nota è l’Escallonia rubra, con fiori di colore rosa acceso o rosso brillante, che sbocciano da luglio a settembre. Può raggiungere i 2 metri e mezzo di altezza ed è molto diffusa nelle zone di mare, perché resiste bene ai venti salmastri e anche a eventuali spruzzi di acqua salata.
Un’altra varietà molto apprezzata per il colore dei suoi fiori è l’Escallonia ‘Apple Blossom’, dai fiori di un rosa sfumato. L’Escallonia ‘Iveyi’, infine, si distingue per i fiori completamente bianchi.

I fiori di Escallonia ‘Donard Seedling’, arbusto sempreverde che fiorisce a inizio e per tutta l’estate
Coltivazione
Esposizione – L’esposizione ideale per l’escallonia è una posizione soleggiata, o al massimo semi-ombreggiata, perché la luce del sole è indispensabile per garantire una fioritura rigogliosa. Alcune varietà dell’escallonia sono rustiche e non temono il freddo. Altre sono semirustiche e quindi in regioni con inverni molto rigidi è opportuno posizionarle in un luogo riparato del giardino, per esempio a ridosso di un muro, perché il gelo intenso può causare bruciature alla pianta.
Terreno – Il terreno ideale è ricco di materia organica, molto lavorato e ben drenato, per evitare dannosi ristagni idrici.
Annaffiatura – Le annaffiature sono necessarie solo in estate e solo quando il terreno è completamente asciutto, infatti l’escallonia resiste bene a brevi periodi di siccità ed è sensibile all’eccesso di irrigazione.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione dell’escallonia si può ottenere per semina o per talea, ma questo secondo metodo è il più consigliato e va praticato in autunno prelevando porzioni di rami di circa 15 cm di lunghezza, da interrare in un miscuglio di sabbia e torba in luogo caldo e protetto fino all’attecchimento delle radici, evidenziato dalla comparsa di nuove foglioline. Si può praticare anche la margotta, interrando un ramo senza staccarlo dalla pianta madre. La messa a dimora definitiva delle nuove piante va poi fatta in primavera in un terriccio adeguatamente concimato.
Concimazione – La concimazione va effettuata a fine inverno, fornendo all’escallonia concime granulare a lenta cessione ogni due mesi per tutto il periodo vegetativo (fino all’autunno).
Potatura – La potatura a inizio primavera è fondamentale, perché stimola lo sviluppo di nuovi rami, quindi garantisce più fiori, infatti l’escallonia fiorisce solo sui rami nuovi di ogni anno. La potatura è necessaria anche perché l’escallonia tende ad avere uno sviluppo disordinato, che va regolato per dare una forma compatta e gradevole all’arbusto o alla siepe.
Malattie – L’escallonia non teme parassiti o malattie particolari.

L’Escallonia rubra, i cui fiori attirano le api, è una specie rustica e resistente al freddo intenso
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, escallonia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.