L’Erica gracilis è pianta erbacea arbustiva sempreverde appartenente alla vasta famiglia delle Ericacee; originaria del Sudafrica, è una pianta piuttosto delicata, come il suo nome specifico suggerisce. È per lo più adatta alla coltivazione in serra o in appartamento, anche se nelle zone caratterizzate da un clima più mite è possibile coltivarla all’aperto.
È una specie di piccole dimensioni che raggiunge al massimo il mezzo metro di altezza e i 30-35 cm di diametro. Ha foglie di color verde scuro, quasi aghiformi, e da ottobre a gennai produce dei bei fiori di color rosso porpora dalla forma globosa che fanno la loro comparsa riuniti a mazzetti di 3-4, all’estremità dei germogli laterali. È una pianta adatta per abbellire i balconi e terrazzi, ma fa la sua bella figura anche in giardino.

Piante di Erica gracilis
Erica gracilis in giardino: coltivazione e cure
Esposizione – L’Erica gracilis ama la luce e, durante le stagioni autunnale e invernale, può tranquillamente essere esposta in pieno sole; è opportuno posizionarla in un luogo aperto e comunque in presenza di correnti d’aria dal momento che non tollera gli ambienti caratterizzati da un’aria secca e ferma.
Temperatura – Ama le temperature fresche e mal sopporta il caldo intenso; quando in casa sono accesi gli impianti di riscaldamento è opportuno posizionarla all’aperto; tollera temperature fredde, fino a -7 °C.
Fioritura – Il periodo della fioritura va da settembre-ottobre fino a gennaio.
Terreno – L‘Erica gracilis è una pianta acidofila; è consigliabile un substrato leggero, caratterizzato da un buon drenaggio, come la torba o il terriccio di foglie.
Annaffiatura – L’annaffiatura è molto importante; si eviti di lasciar asciugare il terreno che dovrebbe essere sempre un po’ umido, anche se, come nel caso di tutte le piante, devono essere assolutamente evitati i ristagni idrici. In linea generale, ma ovviamente dipende dal singolo caso, sono sufficienti due buone irrigazioni per settimana.
Moltiplicazione – La moltiplicazione può essere fatta per talea all’inizio della stagione primaverile oppure alla fine della stagione estiva posizionando delle talee di circa 5 cm in contenitori con torba miscelata a sabbia. La comparsa di germoglia indica l’avvenuta radicazione della talea.
Concimazione – Per quanto concerne la concimazione si consiglia l’utilizzo di concime granulare per piante acidofile; i mesi in cui è opportuno effettuare la fertilizzazione sono quelli autunnali nonché gennaio e maggio.
Potatura – Dopo la fioritura è consigliabile eseguire una potatura atta a rimuovere tutte le cime sfiorite.
Rinvaso – Annuale, durante la stagione primaverile.
Malattie – L’avversità più fastidiosa è il ragnetto rosso (che va avversato incrementando l’umidità dell’ambiente e utilizzando prodotti acaricidi).
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.