Eliantemo è il nome italianizzato di Helianthemum, un genere botanico comprendente un centinaio di specie diverse di arbusti sempreverdi o decidui, della famiglia delle Cistacee.
Classificazione – Genere: Helianthemum Famiglia: Cistacee
Origine – Le aree di origine sono moltissime, dall’America del Nord e del Sud, all’Asia, all’Europa (in particolare, l’area mediterranea).
Usi – Si coltivano per la bellezza dei fiori piatti a cinque petali, di una vasta gamma di colori.
Etimologia – Il termine eliantemo deriva dal greco, dalle parole sole e fiore, in riferimento alla colorazione gialla viva dei fiori delle principali specie. Secondo un’altra interpretazione, l’etimologia alluderebbe alla breve durata del fiore, come un giorno solare.
Altri nomi – Le specie del genere Helianthemum sono tutte chiamate con il termine italianizzato eliantemo, a cui si aggiunge spesso un aggettivo in riferimento all’habitat o alla zona di provenienza (eliantemo ligure, dell’Appennino, jonico, ecc..). Spesso si usa anche la locuzione ‘rosellina delle rocce’.
Curiosità – L’abitudine di abbellire i giardini con gli eliantemi è iniziata in Italia nel 1656, anno in cui è stato importato l’Helianthemum halimifolium (oggi classificato nel genere Cistus) e da cui si sono generate una ventina di specie e moltissime cultivar.
Indice

La fioritura di eliantemo dura dall’inizio della primavera fino all’estate
Eliantemo – Specie
Il genere comprende veramente molte specie, e quelle utilizzate per il giardinaggio crescono anche spontanee in alcune zone d’Italia:
- Helianthemum apenninum: è un arbusto sempreverde, con portamento espanso; i fusti assai ramificati portane foglie grigio-verdi leggermente pelose. Sboccia da primavera all’estate con piccoli fiori solitari bianchi con antere di color giallo brillante (l’antera è la porzione terminale degli stami del fiore dove è portato il polline)
- Helianthemum lunulatum: è un arbusto sempreverde nano, con piccole foglie (fino a un cm) grigio verdi. I fiori sono gialli o arancione con antere gialle.
- Helianthemum nummularium: arbusto nano (fino a 12 cm di altezza) con fiori color giallo acceso.
- Helianthemum oelandicum: in genere si utilizza nel giardino la sottospecie oelandicum subsp. alpestre che porta fiori raggruppati in cime apicali di colore giallo.

Fioritura di Helianthemum nummularium
Eliantemo – Coltivazione
Le specie citate precedentemente hanno esigenze di coltivazione molto simili e pertanto la scheda si riferisce a tutte e quattro. Il loro utilizzo in giardino è ottimale per il giardino roccioso o in un’aiuola rialzata (per facilitare il drenaggio) o per una bordura.
Vita – Tutte le piante viste precedentemente sono perenni.
Dimensioni – Variabile: da 12 a 40 cm in altezza, in genere si espandono più in larghezza (fino a 30-40 cm).
Esposizione – Le piante vanno poste in pieno sole.
Habitat – Spontaneamente, in Italia sono presenti tutte le specie elencate precedentemente. Il loro habitat sono i pendii rocciosi e le strade assolate, dalla pianura fino a 1800 m., su terreni calcarei.
Temperatura – Rustiche e sopportano temperature decisamente inferiore allo zero.
Terreno – Le specie del genere Helianthemum preferiscono terreni da neutro ad alcalino.
Fioritura – La fioritura avviene da inizio primavera fino all’estate.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere limitate per impedire che il terreno si inumidisca troppo. Infatti le piante si accontentano delle piogge e le annaffiature devono essere di soccorso in caso di prolungata siccità.
Concimazione – Non è strettamente necessaria, ma si può intervenire a primavera ponendo del concime organico alla base della pianta o in fase di impianto.
Potatura – – Le piante si potano dopo la fioritura, accorciando di poco i rami dell’anno precedente.
Moltiplicazione e impianto – Si seminano a primavera in vaso, riportandole in piena terra quando le piantine sono formate. Dagli esemplari maturi si possono formare talee erbacee a fine primavera o inizio estate.
Malattie – Le piante di eliantemo sono resistenti alle malattie; solo un errore di eccessiva annaffiatura può causare pericolosi marciumi radicali.
Coltivazione in vaso
La coltivazione in vaso è possibile soprattutto per le specie e cultivar più limitate in altezza. Siccome sono piante che si sviluppano maggiormente in larghezza, i vasi dovranno essere larghi (le classiche ciotole). Fondamentale è assicurare un perfetto drenaggio dell’acqua di annaffiatura, che in vaso potrà essere più frequente.
Eliantemo – Cultivar
Sono moltissime le cultivar selezionate allo scopo principalmente di avere fiori di colori diversi rispetto le specie nominali. Eccone le più conosciute:
- ‘Ben Hope’: ha fiori color rosso carminio con il centro arancione scuro.
- ‘Ben Nevis’: ha fiori giallo-arancione con il centro bianco-cremisi.
- ‘Chocolate Blotch’: ha fiori color beige con sfumature cioccolato.
- ‘Fire Dragon’: il più apprezzato da chi ama i fiori rosso acceso, con il gradevole contrasto delle antere gialle.
- ’Raspberry Ripple’: i fiori bianchi hanno il centro rosa con la sfumatura che arriva al bordo del petalo.
- ‘Wisley White’: il colore è bianco crema con il centro giallo.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (lisimachia, rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Eliantemo nummularia. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.