La semina dell’echinacea non è particolarmente difficile. I semi vanno raccolti quando la fioritura è completata, con i fiori completamente seccati. Occorre evitare di raccogliere i petali perché sono assorbono troppo umidità; vanno quindi tolti prima della raccolta dei capolini. Si raccolgono i capolini seccati, prima che il seme cada a terra, esponendoli in pieno solo per far perdere completamente l’umidità. Completata l’essicazione, si estrae il seme, rompendo i capolini, semplicemente sfregandoli; il seme è la parte (centrale) più chiara del capolino. Il seme va conservato fino a primavera e piantato quando le temperature esterne non sono inferiori a 15 °C; poiché l’echinacea tende a espandersi negli anni, è opportuno mantenere una distanza fra le piante di circa 40 cm.

L’analisi del DNA applicata per determinare il numero di specie di Echinacea ha concluso che delle 40 popolazioni geneticamente diverse di Echinacea studiate, ci sono dieci specie distinte
La germinabilità dei semi è bassa e, prima di piantarli, è consigliabile metterli a bagno in acqua tiepida per 24 ore.
Se si usa un semenzaio, dopo 10-15 giorni le piantine germoglieranno e si potranno mettere in terra dopo circa un mese.

Un capolino di echinacea pronto per l’estrazione dei semi