La dracena è un arbusto sempreverde della famiglia delle Liliaceae con foglie allungate e molto appuntite, verde acceso, spesso striate di giallo, tipicamente coltivato come pianta da appartamento, anche grazie al fatto che è abituato a climi caldo-umidi. È infatti originario delle zone tropicali di Asia e Africa.
Il fusto è sottile ed eretto, poco ramificato, e i fiori crescono tra la primavera e l’estate, a pannocchie color giallo-verde, ma difficilmente si sviluppano in appartamento e non sono l’elemento decorativo principale di questa pianta, preferita per le foglie. Attenzione però agli animali domestici, perché le foglie della dracena contengono sostanze per loro tossiche.
Dracena – Specie e varietà
Le specie più usate come piante ornamentali sono:
- Dracena marginata, originaria del Madagascar, molto slanciata e con foglie sottili striate di giallo, rosso e verde;
- Dracena fragrans, o tronchetto della felicità, originaria dell’Africa tropicale, di dimensioni ridotte, con foglie larghe e lunghe verde scuro dai bordi bianchi o gialli. Particolarmente apprezzata di questa specie è la cultivar Dracena massangeana, con striature grigio-verdi;
- Dracena draco, originaria delle Canarie e di Capo Verde, con ciuffi di foglie strette e lunghe che si dipartono dall’apice dei fusti e dalle quali un tempo si estraeva la sostanza detta “sangue di drago”, una resina usata per la preparazione di vernici per strumenti musicali a corda (da cui il nome di questa specie).
Coltivazione e cura
L’esposizione ideale per le dracena è in un luogo luminoso, ma non sotto la diretta luce del sole, perché temono le temperature troppo elevate se il caldo è molto secco. Se c’è la possibilità, in estate possono essere spostate all’esterno in collocazione semi-ombreggiata. Più del caldo, temono però il freddo e le correnti d’aria: non andrebbero coltivate a temperature sotto i 12°.
Il terriccio deve essere soffice e ben drenato, perciò mescolato a sabbia, per evitare i ristagni idrici. Le annaffiature devono essere regolari, a cadenza settimanale, in quantità proporzionali alla statura della pianta, ma va verificato sempre che il terreno si sia asciugato tra un’annaffiatura e l’altra. Oltre a innaffiare il terreno, è opportuno vaporizzare le foglie della dracena quando fa molto caldo, per evitare che secchino in punta. Ogni due settimane è possibile aggiungere all’acqua di irrigazione poco concime specifico per piante verdi.
La crescita della dracena è piuttosto rapida, per questo ogni 2 anni circa in primavera va effettuato il rinvaso in un vaso più grande, che fornisca spazio a sufficienza alle radici.
La dracena è una pianta da appartamento utile per depurare gli ambienti
La potatura è necessaria solo per le esigenze di spazio e per eliminare le foglie secche. In casa difficilmente queste piante superano il metro e mezzo di altezza. Le foglie tendono ad assorbire smog, polvere, fumi della cucina, perciò una volta all’anno vanno pulite a mano con un panno in microfibra umido.
La moltiplicazione della dracena si può ottenere per talea o per margotta, interrando parti del fusto, nel primo metodo separandole dalla pianta madre per una lunghezza di almeno 7 cm, nel secondo lasciandole attaccate. In entrambi i casi, per far radicare le nuove piantine, il terreno va mantenuto costantemente umido e al caldo.
La salute della dracena può essere compromessa da un clima troppo asciutto e dal ristagno idrico o dalle malattie fungine dovuti a eccessive annaffiature. Alla base delle foglie possono annidarsi afidi o cocciniglie, da prevenire vaporizzando con regolarità acqua sulle foglie. I trattamenti per curare la pianta vanno effettuati preferibilmente a fine inverno all’esterno.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, dracena ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.
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