Dicondra è il nome comune che si attribuisce alla pianta Dichondra repens, della famiglia delle Convolvulacee. La specie botanica, originaria di Nuova Zelanda e Australia, è anche spesso indicata con il sinonimo di Dichondra micrantha. Si tratta di una pianta perenne sempreverde, erbacea, dotata di un fusto sotterraneo (rizoma) che ogni anno emette fusti e radici. Allo stato spontaneo è presente nelle pianure fino a 200 metri di altitudine in quasi tutta l’Italia. Nel giardinaggio è utilizzata come buona tappezzante, spesso in alternativa al classico prato erboso.

Piantine di dicondra (Dichondra repens)
Il nome del genere botanico deriva dal greco e significa “due granelli”, alludendo alla capsula del frutto che contiene due semi. I fiori sono bianchi o verdi, di dimensioni molto piccole, spesso si notano appena tra le foglie. Il periodo della fioritura è da giugno a settembre.
Un prato a dicondra?
Seminare un intero prato di dicondra ha degli indubbi vantaggi e qualche svantaggio.
I vantaggi:
- la dicondra non va tagliata: il suo portamento nano e strisciante permette di evitare il noioso sfalcio periodico che invece si deve effettuare nei prati tradizionali. Inoltre, sfruttando il fatto che non si deve sfalciare, è la soluzione ideale per zone in pendenza o per aree limitate tra aiuole o in aiuole rialzate. È perfetta anche come tappezzante tra le pietre di un selciato o tra i classici camminamenti a passo incerto (o i passi giapponesi).
- Necessita di minori quantità d’acqua per le irrigazioni, che in alcune condizioni climatiche possono essere quasi del tutto assenti, permettendo di evitare anche l’impianto di irrigazione.
- Coltivata a partire dai semi, si diffonde molto velocemente, al punto da essere considerata infestante.
- Riesce a adattarsi all’esposizione in pieno sole o a mezz’ombra.
Tra gli svantaggi:
- Non è resistente al calpestio come il classico prato tradizionale: per questo motivo si consiglia di metterla in aree non di passaggio o non sollecitate dal gioco di animali domestici e bambini.
- Teme il freddo invernale: in genere con temperature inferiori ai 4 gradi centigradi la parte verde avvizzisce, anche se la pianta riparte a primavera. Nel frattempo, la resa estetica potrebbe non essere soddisfacente. Nelle aree con gelate prolungate, la pianta risulta essere perlopiù annuale e va riseminata a inizio primavera.
- Ha un prezzo decisamente superiore ad altre miscele per prato.
Viste le caratteristiche della specie, la dicondra si presta molto bene per essere coltivata sui bordi dei vasi, in piccole aiuole rialzate, nelle fughe dei camminamenti in pietra, o come tappezzante sotto gli alberi, vista la sua capacità di adattarsi alla crescita in ombra.
Quando si semina la dicondra?
I mesi migliori per la semina di dicondra sono aprile-maggio, in quanto la semina a settembre, preferibile per i classici prati all'”inglese” può esporre la pianta all’umidità invernale e rendere difficile la crescita.
La semina va fatta sul terreno perfettamente livellato e morbido per facilitare l’emissione delle radici. La semina è superficiale, ma si sconsiglia la semina a mano per un risultato professionale. Il prato di dicondra in genere ha bisogno di una ventina di giorni per formarsi, tempo durante il quale il terreno va mantenuto umido, ma senza ristagni.
Nella prima fase di formazione del prato, occorre controllare attentamente che non crescano altre erbacee infestanti, che andranno minuziosamente tolte a mano, non essendo possibile in questa fase il diserbo chimico. Una volta che la dicondra avrà preso possesso del terreno e sarà cresciuta fitta e omogenea, il prato sarà pronto.
La dicondra nana e altre dicondre
In realtà non esiste una varietà “nana” della Dichondra repens, anche se spesso si vede in commercio la dicitura dicondra nana. Il termine nana fa riferimento al fatto che la Dichondra repens non supera i pochi cm di altezza. Si coltiva nei giardini anche la Dichondra argentea, dal colore foglie grigio argenteo. La Dichondra argentea ‘Silver Falls’ è spesso usata come tappezzante nei bordi dei vasi e si contraddistingue per un ridotto fabbisogno idrico.

La Dichondra argentea ‘Silver Flass’ è particolarmente popolare nei giardini statunitensi
La scheda
Esposizione – Come detto, riesce a crescere bene sia in pieno sole sia alla mezz’ombra.
Terreno – Il terreno dev’essere ben drenato e privo di ristagni idrici, prevalentemente leggero.
Annaffiatura – In fase di attecchimento le irrigazioni devono essere regolari e il terreno va tenuto umido, evitando però i ristagni idrici. Una volta che il prato di dicondra si è formato, la pianta può sopportare anche brevi periodi di siccità.
Moltiplicazione e impianto – L’impianto avviene esclusivamente per semina.
Concimazione – Per la concimazione si può utilizzare un concime organico a primavera.
Malattie – La dicondra è un cibo ghiotto per lumache e chiocciole. Nel caso, si consulti l’articolo Come allontanare le lumache da orto e giardino. Se esposta contemporaneamente a eccessiva umidità e alte temperature, può essere soggetta ad attacchi fungini, in particolare di Alternaria e Rhizoctonia.