La deutzia è una pianta perenne, arbustiva e caducifoglie che appartiene alla famiglia delle Idrangeacee, la stessa delle ortensie.
Classificazione – Genere: Deutzia; famiglia: Idrangeacee.
Origine – Alcune specie sono originarie dell’Himalaya e dell’Asia orientale; altre sono native dell’America centrale e altre ancora del continente europeo.
Habitat – Varia a seconda delle specie.
Usi – I piccoli fiori a stella della pianta he sbocciano in grappoli a primavera inoltrata rendono molto decorative soprattutto le varietà tappezzanti di deutzia, che possono ricoprire bordure, viottoli e muretti con una distesa bianca.
Etimologia – Il nome del genere, Deutzia, è una dedica al mecenate olandese Johan Deutz (1743-1788) che patrocinò i viaggi scientifici di Carl Peter Thunberg (1743–1828), famoso botanico ed entomologo svedese.
Indice

Un ramo di Duetzia scabra: i fiori a stella, bianchi con sfumature di rosa, hanno un delicato profumo di miele
Deutzia – Specie e varietà
Esistono circa 50 specie di deutzia e molti ibridi, fra cui ricordiamo:
- Deutzia gracilis, arbusto di piccole dimensioni a portamento eretto, coltivabile in vaso, con fiori bianchi e foglie verde brillante;
- Deutzia scabra, molto rustica e resistente al freddo, con fiori bianchi dalle sfumature rosa;
- Deutzia rosea, arbusto quasi nano, tondeggiante, con fiori bianchi all’interno e rossi all’esterno.
Tutti gli arbusti di questa specie sono di facile coltivazione e adatti ai giardini a bassa manutenzione, ma per ottenere fioriture rigogliose è bene dedicarvi qualche attenzione in più.

La deutzia (nell’immagine Deutzia graciilis) è nota anche come “fiore della neve” per i suoi fiori candidi
Deutzia – Coltivazione
La deutzia è una pianta con portamento eretto o tappezzante, con foglie dentellate e ricche infiorescenze bianche molto profumate. Queste varietà restano al di sotto dei 30-50 cm di altezza, mentre quelle a portamento eretto raggiungono al massimo i 2 metri e sono molto usate per decorare terrazze e balconi.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Altezza: da 1 a 1,8 m; larghezza: 1,5 m.
Tempo altezza massima – 10 anni circa.
Esposizione – L’esposizione ideale richiede un’area riparata dal vento e qualche ora di sole al giorno, preferibilmente nelle ore meno calde; se si vive in una zona con estati torride, è meglio posizionare questo arbusto in mezz’ombra, infatti sopporta bene la siccità, ma solo finché il terreno non diventa troppo asciutto.
Temperatura – La deutzia è in grado di sopravvive a temperature comprese tra -15 e 37 °C.
Terreno – Il terreno di impianto della deutzia deve essere mediamente compatto, fresco e umido, ma ben drenato. Per gli ibridi legati alla Deutzia gracilis è necessario approntare una pacciamatura che protegga la base dell’arbusto durante l’inverno, e in caso di temperature molto rigide, anche una copertura con teli traspiranti per la parte aerea.
Fioritura – La fioritura va da fine marzo a circa metà del mese di maggio.
Annaffiatura – Dalla primavera all’autunno è necessario annaffiare la deutzia regolarmente, mentre in inverno le irrigazioni possono essere sospese, essendo sufficiente l’acqua piovana.
Concimazione – La concimazione va effettuata solo a fine inverno, con concime granulare a lenta cessione.
Potatura – La potatura va fatta una prima volta in autunno, accorciando i rami in cima per stimolare una nuova e maggiore ramificazione anche laterale, e quindi più fiori, poi una seconda volta dopo la fioritura, per eliminare i rami eventualmente danneggiati dal gelo invernale.
Moltiplicazione e impianto – Il metodo migliore per la propagazione della deutzia è la talea, da effettuare in primavera o in autunno prelevando germogli laterali e mettendoli a radicare in un miscuglio di terriccio e sabbia; una volta radicate, le nuove piantine vanno poste in vasetti singoli finché non sono abbastanza robuste per la messa a dimora definitiva.
Malattie – I germogli della deutzia in primavera possono essere attaccati dagli afidi neri, mentre le foglie temono la larva della farfalla gracilaria syringella, riconoscibile dalle macchie marroni che provoca. Questi problemi possono essere risolti con insetticidi specifici, da usare però prima del periodo vegetativo della pianta.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, deutzia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.