La dalia è una pianta tuberosa appartenente alla famiglia delle Asteracee (o Composite). Esistono moltissimi ibridi e varietà di dalia; la stragrande maggioranza delle varietà che vengono coltivate derivano da due specie: Dahlia variabilis e Dahlia juarezi.
Classificazione – Genere: Dahlia; famiglia: Asteracee.
Origine – Il genere Dahlia è originario del Messico.
Habitat – L’habitat originario sono le montagne tropicali e subtropicali del centro e sud America.
Usi – La dalia è una bellissima pianta fiorita dal notevole impatto decorativo, tant’è che in molti giardini la si utilizza spessissimo a scopo ornamentale per creare bordure (ovvero piantagioni di forma sottile il cui sviluppo procede in lunghezza intorno a vari tipi di elementi come, per esempio, aiuole, fontane, piscine ecc.)
Etimologia – Il nome del genere fa riferimento a un botanico svedese, Anders Dahl, allievo di Linneo.
Altri nomi – La dalia è talvolta detta anche giorgina.
Curiosità – I tuberi radicali sono ricchi di inulina.
Indice

Le dalie sono molto adatte per creare bordure colorate
Floricoltura
Nell’ambito della floricoltura, le dalie vengono suddivise in base a diversi parametri fra cui la loro taglia; secondo quest’ultimo criterio si distinguono dalie di taglia nana, dalie di taglia intermedia e dalie di taglia grande o gigante. Una dalia di taglia grande può superare il metro e mezzo di altezza; le varietà nane, invece, non vanno oltre i 40 cm; le dalie nane sono particolarmente adatte alla coltivazione in vaso.
A partire dalla primavera e per buona parte dell’autunno, dalle foglie della dalia si elevano fusti eretti sottili, ma piuttosto rigidi con uno o più fiori; questi sono dei capolini simmetrici dalle forme più svariate.
La varietà non riguarda solo le forme, ma anche le tonalità di colore, spesso con toni del giallo e del rosso, ma si vedono anche dalie di colore bianco, rosa, viola e anche fiori con screziature policromatiche.
Dalia – Coltivazione
La coltivazione della dalia non è particolarmente impegnativa.
Vita – Piante perenni.
Dimensioni – Altezza: dai 70 cm a 1,5 m; larghezza: circa 60 cm.
Tempo altezza massima – 2 anni.
Esposizione – è una pianta che predilige i climi temperato-caldi, in particolar modo quelli che sono caratterizzati da stagioni estive piuttosto lunghe; anche quando la temperatura supera i 30 °C le dalie non ne risentono; è però una pianta che teme molto le basse temperature e preferisce le posizioni che assicurano una lunga esposizione alla luce solare.
Durante la bella stagione le piantine vanno quindi posizionate alla luce solare, anche diretta; nei mesi invernali vanno invece ben riparate. I tuberi che sono coltivati in vaso vanno riposti in serra fredda o comunque in luoghi ben protetti; i tuberi che sono nel terreno vanno estratti a novembre e vanno tenuti in un luogo asciutto, buio e aerato fino alla fine della stagione invernale.
Temperatura – Tollera temperature comprese tra -10 e 40 °C.
Terreno – La dalia è una pianta che si adatta piuttosto bene a ogni tipologia di terreno (eccezion fatta per quelli argillosi e troppo compatti), ma per un suo sviluppo ottimale è preferibile assicurarle un terreno sciolto, fertile, con buona presenza di materiale organico e caratterizzato da un buon drenaggio. Durante il periodo vegetativo è opportuno anche effettuare, ogni due mesi, delle operazioni di sarchiatura e zappettatura.
Fioritura – Dagli inizi di luglio a fine settembre.
Annaffiatura – La dalia richiede irrigazioni regolari e piuttosto abbondanti; si faccia attenzione a non far inaridire mai il terreno, ma non si esageri con gli apporti d’acqua; i ristagni idrici vanno infatti evitati. Le irrigazioni sono ovviamente maggiormente necessarie nel periodo estivo; in autunno e in primavera si possono diminuire gli interventi idrici basandosi anche sulla piovosità del periodo.

La dalia è una bellissima pianta fiorita dal notevole impatto decorativo, tant’è che in molti giardini la si utilizza a scopo ornamentale, coltivandola in piena terra o anche in vaso
Concimazione – Anche le concimazioni sono importanti; oltre a quella effettuata nel corso della preparazione del substrato di coltivazione è opportuno intervenire mensilmente per tutta la durata del periodo vegetativo; per farlo si può utilizzare del concime liquido a base di fosforo che potrà essere diluito nell’acqua di irrigazione.
Potatura – Quando gli steli avranno raggiunto un’altezza di circa 25 cm si dovrebbe procedere con una cimatura. Una volta terminata la fioritura, si deve procedere con la recisione degli steli che dovranno essere tagliati a pochi cm dalla superficie.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione della dalia può essere effettuata per semina, per talea oppure per divisione dei tuberi; la semina è una tecnica che viene generalmente utilizzata quando si vogliono produrre nuovi ibridi oppure per la coltivazione in vaso. La semina viene effettuata di norma nel periodo compreso tra la fine della stagione invernale e l’inizio di quella primaverile.
La riproduzione per talea viene effettuata con talee di circa 10 cm che vanno messe a radicare in un substrato composto da un mix in parti uguali di torba e sappia; le talee vanno prelevate nel corso della stagione estiva da steli basali di consistenza semilegnosa.
La riproduzione per divisione dei tuberi è invece la tecnica utilizzata più frequentemente per la riproduzione della dalia.
Per prima cosa è necessario lavorare il terreno con un certo anticipo rispetto a quello cui si interreranno i tuberi, cosa che sarà fatta poi agli inizi di aprile, ovvero quando il pericolo di gelate tardive è ormai scongiurato. La preparazione del terreno prevede una buona vangatura e l’interro di stallatico maturo a circa 35 cm di profondità (3 kg di concime per metro quadrato); al posto dello stallatico maturo si può utilizzare del concime granulare bilanciato a cessione lenta.
Agli inizi di marzo si recuperano i tuberi conservati dall’inverno e si mettono in un letto di torba umida.
Dopo un mese si dividono i tuberi in più parti facendo attenzione che ognuna di queste abbia perlomeno una gemma; le parti vanno poi interrate a circa 20 cm di profondità (o più, dipende dalla grandezza del bulbo); la distanza fra un bulbo e l’altro dipende essenzialmente dalla varietà della pianta; per le dalie nane è sufficiente una distanza di 30 cm; per le varietà intermedie è opportuna una distanza tra i 50 e gli 80 cm, mentre per le varietà giganti è bene lasciare una distanza che superi gli 80 cm.
Terminato l’interramento si procede con una leggera irrigazione. Se si sono interrate delle varietà giganti è opportuno sistemare dei tutori ai quali fissare la pianta man mano che questa crescerà.
Quando la pianta ha raggiunto i 15 cm di altezza è opportuno procedere con una sfoltitura degli steli lasciando quelli più robusti.
Se si deve trapiantare una dalia acquistata in vaso si deve scavare una buca piuttosto grande (indicativamente con dimensioni doppie rispetto a quelle del contenitore).
Nota – Nel mese di novembre si procede con l’estrazione dei tuberi che devono essere poi riposti in un luogo arieggiato e privo di luce; per evitare di sciuparli si possono sistemare in una cassetta o in un sacco in iuta.
Malattie – Per quanto concerne le avversità, quelle più comuni sono gli assalti degli afidi, insetti che vanno combattuti con appositi insetticidi; le parti infestate vanno rimosse. Più rari sono gli attacchi di lumache e roditori. Al fine di evitare processi infettivi, è opportuno rimuovere sempre i fiori appassiti.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.