Cotyledon è un genere di piante grasse che fa parte della famiglia delle Crassulacee. Esistono dieci specie Cotyledon, alcune sono piante perenni, sempreverdi. Sono piante delicate che possono sopportare una temperatura minima non inferiore a sette gradi centigradi. In Italia sarebbe meglio quindi coltivarle come perenni solo in vaso, tenute in casa d’inverno e portate all’aperto solo quando le temperature lo consentono.
Le piante di questo genere sono apprezzate per il fogliame ornamentale: le foglie, a coppie, si dipartono da brevi piccioli o dai fusti carnosi e le fioriture iniziano a tarda estate.
Alcune specie del genere Cotyledon sono ora classificate sotto il genere Adromischus (per esempio, l’Adromischus cooperi o l’Adromischus maculatus); per i dettagli su queste si veda l’articolo Adromischus.

Cotyledon orbiculata: i fiori sono raccolti in infiorescenze lunghe fino a 70 cm.
Specie di Cotyledon
Le piante del genere Cotyledon sono tra le più popolari piante succulente perché sono tra quelle di più semplice coltivazione. Due le specie più conosciute e facilmente reperibili sul mercato, di cui esistono diverse varietà:
- Cotyledon orbiculata: ha un portamento arbustivo. Dal fusto eretto dipartono molti rami con foglie ovoidali di color bianco-grigio, molto carnose. Da tarda estate all’autunno sbocciano fiori rossi o gialli, raccolti in lunghe pannocchie. Può crescere fino a un metro d’altezza nei paesi d’origine (Angola, Namibia, Sudafrica). Di questa è conosciuta anche la varietà oblonga (spesso semplicemente come Cotyledon oblonga oppure come Cotyledon ondulata), che può avere anche un portamento ricadente con il margine delle foglie carnose ondulato e che può portare fiori rossi, gialli o arancioni.
- Cotyledon tomentosa: è pianta perenne, con una base legnosa molto ramificata molto compatta (altezza massima 12 cm). Le foglie sono coperte da un fitto strato di peli negli apici. I fiori penduli tubulari compaiono a fine estate e sono di colore rosso o rosso-arancione. Di questa specie la varietà Cotyledon tomentosa var. ladismithienis (sinonimo: Cotyledon ladismithienis) è meno ramificata, con foglie oblunghe coperte da peluria. I fiori sono nelle tonalità dell’arancione.

Cotyledon orbiculata: queste piante sono comunemente chiamate anche orecchie di maiale, per la forma delle foglie.
Esposizione
Le piante di questo genere amano il pieno sole, anche se può essere utile schermarle dal sole pieno a mezzogiorno.
Terreno
All’aperto il terreno dev’essere poco fertile, ben drenato. Se coltivato in vaso e tenuto all’interno, va benissimo il terriccio per piante grasse (“da cactus”). Il vaso dev’essere posto in un luogo molto luminoso, ma tenuto al riparo dai raggi del sole più forti.
annaffiatura
Nei mesi caldi si deve annaffiare moderatamente solo quando il terreno è completamente asciutto. Quando le temperature si abbassano le annaffiature vanno diradate e le piante sono da mantenere asciutte durante il periodo invernale. Occorre assolutamente evitare di bagnare il fogliame.
Fioritura
Abbondante. Le specie di Cotyledon sono molto generose nella fioritura a patto che si fornisca concime e con un’esposizione molto luminosa. Le fioriture possono proseguire per parecchie settimane. Si tenga presente però che la pianta fiorisce solo a partire dal terzo-quarto anno d’età.
Dimensioni
Contenute. A parte la orbicolata che può raggiungere il metro e ha un portamento arbustivo, le altre sono piante compatte che non superano i 15-20 cm d’altezza e larghezza.

Foglie e fiore di Cotyledon tomentosa
Moltiplicazione e impianto
La moltiplicazione avviene per semina quando le temperature sono a 19-24 gradi centigradi, o per talea prelevata in estate dal fusto.
Concimazione
Come concime per stimolare la fioritura si può usare un concime liquido a basso tenore d’azoto durante i mesi caldi. Le concimazioni vanno sospese in inverno.
Potatura
Queste piante non necessitano di particolari azioni di potatura.
Malattie
Le piante del genere Cotyledon possono essere soggette ad attacchi di afidi.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.