Il ciliegio selvatico (Prunus avium) è un albero da frutto che appartiene alla vastissima famiglia delle Rosacee; è originario di alcune zone dell’Anatolia (Asia minore), ma fu importato nel continente europeo in epoca antichissima tant’è che oggi lo si considera una pianta spontanea della zona mediterranea e di quella centroeuropea; nel nostro Paese lo troviamo soprattutto nelle zone altocollinari e in quelle montane (è una pianta che ha una discreta resistenza alle basse temperature, anche se inferiore a quella di altre specie di ciliegio).
Il ciliegio selvatico è noto anche come ciliegio dolce o ciliegio degli uccelli (come appunto ci dice la nomenclatura latina); in effetti, i suoi frutti, drupe carnose dette ciliegie, sono molto graditi agli uccelli (in particolare ai merli e a i tordi).
Ricordiamo che, in Italia, le specie di ciliegio più conosciute sono tre: il Prunus avium, il Prunus cerasus (il cosiddetto ciliegio acido o amarasco) e il Prunus mahaleb (detto anche ciliegio canino o megaleppo; forse la specie meno nota delle tre; è caratterizzata da un legno molto odoroso che viene impiegato per fabbricare le pipe).
Il ciliegio selvatico è il più diffuso fra i portinnesti del ciliegio.
Descrizione
Il ciliegio selvatico è un albero che raggiunge discrete dimensioni (circa 25-30 di altezza); è relativamente longevo (100-150 anni di età); ha un portamento eretto e una chioma dalla forma globosa. Ha corteccia liscia di colore porpora-marrone con formazioni cellulari allungate orizzontali (lenticelle) di color grigio-marrone negli esemplari più giovani e che tendono a inscurirsi con il passare del tempo. In corrispondenza di eventuali ferite, la pianta produce una resina dalla consistenza gommosa.
Il ciliegio selvatico ha un apparato radicale particolarmente robusto, esteso e ramificato in profondità.
Le foglie sono alternate, tendenzialmente pendule, di forma ovoidale, di color verde pallido o brillante nella parte superiore, lunghe dai 7 ai 14 cm circa e larghe 4-7 cm.
I fiori, bellissimi, di colore bianco, sono disposti in corimbi in numero variabile da 3 a 6; i petali sono bianchi e gli stami gialli. L’impollinazione dei fiori viene fatta dalle api. La fioritura inizia in primavera.
I frutti, detti ciliegie, sono drupe carnose dal sapore delizioso che contengono un nocciolo; sono apprezzatissime per forma, aspetto e sapore; la raccolta avviene generalmente nel corso del mese di giugno, ma molto dipende anche dalle diverse cultivar; alcune, per esempio, maturano il mese successivo.
È molto facile distinguere quando i frutti sono giunti a maturazione, sia per il colore, sia per la consistenza della polpa; le ciliegie vanno comunque raccolte quando la maturazione è giunta a completamento perché una volta che sono state staccate dall’albero, diversamente da quanto accade con altri frutti, non maturano più. Le ciliegie hanno un’azione diuretica e moderatamente lassativa; contengono vitamina C, vitamine del gruppo B e vitamina E (invero in scarsa quantità).
Il ciliegio selvatico può essere suddiviso in tre sottogruppi:
- gruppo dei selvatici (mazzards); i frutti sono piccoli e dai colori variabili; le piante sono usate anche per la produzione del legno e, talvolta, come portinnesti clonali.
- Gruppo delle tenerine; i frutti hanno una polpa piuttosto tenera e sono o di colore rosso scuro con succo o di colore rosso chiaro con succo incolore.
- Gruppo dei duroni (bigarreau); i frutti hanno una polpa soda e possono essere di colore rosso scuro o nero con polpa rossa o di colore rosso chiaro con la polpa gialla o rosa.
Il ciliegio selvatico è una pianta che ben si adatta a varie condizioni climatiche, sia quelle temperato-calde che temperato-fredde; soffre però gli inverni particolarmente rigidi; particolarmente dannose sono le brinate tardive di primavera (durante l’epoca della fioritura) e il vento forte.

Ciliegio selvatico (Prunus avium) in fiore
Il ciliegio selvatico in giardino
Il ciliegio selvatico è una pianta da frutto, ma non sfigura affatto in giardino, grande o piccolo che questo sia; la sua fioritura, infatti, è particolarmente bella e non teme il confronto con quella di molte piante cosiddette ornamentali. Si consideri poi che il ciliegio inizia a fiorire quando altre piante ancora non hanno cominciato a farlo migliorando di conseguenza l’aspetto ancora piuttosto spoglio del giardino.
Il ciliegio selvatico è una pianta che ha bisogno di molta luce e che dovrebbe essere posizionata in un luogo dove poter crescere senza problemi di spazio. Temperature inferiori ai -10 °C possono danneggiarla.
Ciliegio selvatico – Coltivazione
Per quanto riguarda le tecniche colturali (messa a dimora, irrigazione, concimazione ecc.) rimandiamo all’articolo specifico che tratta tutti i vari punti nel dettaglio: Ciliegio- Coltivazione.