Ciclamino (Cyclamen) è il nome di un genere di piante bulbose perenni appartenenti alla famiglia delle Primulacee.
Classificazione – Genere: Cyclamen; famiglia: Primulacee.
Origine – Del genere Cyclamen fanno parte varie specie di piante originarie delle zone orientali del Mediterraneo.
Habitat in Italia – L’habitat per le specie italiane varia a seconda della zona; per le specie alpine sono i boschi ombrosi, cespuglieti, luoghi erbosi su terreni leggeri, ma anche carpineti, querceti e betuleti; per le specie più a sud sono i boschi di leccete e caducifogli.
Usi – Il ciclamino è molto diffuso nel nostro Paese e viene utilizzato come pianta ornamentale sia nei giardini che negli appartamenti.
Etimologia – Il nome del genere, Cyclamen, deriva dalla parola greca kyklos (cerchio), forse in riferimento alle radici tuberose che hanno forma circolare.
Curiosità – Il ciclamino è noto in Italia anche come pamporcino o pan porcino perché i suoi tuberi sono ritenuti cibo gradito ai maiali; l’espressione, che ha corrispondenze in molte lingue dell’Europa, era già presente nel latino medievale: panis porcinus.
Indice

Il Cyclamen persicum è la specie più diffusa e apprezzata di ciclamino; conta numerose varietà. Ha tuberi color rosso-violaceo dai quali partono sia i piccioli fogliari che i peduncoli fiorali
Le varie specie
Delle varie specie di ciclamino ricordiamo in particolar modo il Cyclamen persicum, il Cyclamen graecum, il Cyclamen balearicum, il Cyclamen libanoticum, il Cyclamen europaeum, il Cyclamen neapolitanum e il Cyclamen repandum.
Il Cyclamen persicum, originario di Siria e Libano, è probabilmente la specie più diffusa e apprezzata; conta numerose varietà. Ha tuberi color rosso-violaceo dai quali partono sia i piccioli fogliari che i peduncoli fiorali.
L’altezza della pianta cambia a seconda delle varietà, quelle spontanee hanno altezze più ridotte (circa 15 cm), mentre quelle ibride possono arrivare anche ai 40 cm. I fiori, più grandi nelle varietà ibride, formati da cinque petali, possono essere bianchi, albicocca, rosa, rossi o viola.
Anche il Cyclamen graecum è una specie di ciclamino abbastanza diffusa, è caratterizzato da fiori che variano dal rosa chiaro al salmone.
Il Cyclamen balearicum ha fiori piccoli e bianchi e delicatamente profumati; le foglie sono color grigio-verde con riflessi argento sulla parte superiore e color cremisi sulla parte inferiore.
Il Cyclamen libanoticum è caratterizzato da fiori bianchi alla nascita che diventano in seguito rosa-violetto; le foglie sono grigio-verdi con macchie color grigio chiaro.
Il Cyclamen europaeum, noto anche come ciclamino dei boschi, è una specie di ciclamino abbastanza rustica; ha fiori molto profumati di colore bianco o rosa o carminio che sbocciano nel trimestre luglio-settembre.
Il Cyclamen neapolitanum (anche Cyclamen hederifolium) è una specie originaria della nostra penisola e di quella greca; questa specie di ciclamino è caratterizzata da foglie di color verde scuro con riflessi argentei sulla parte superiori e rossi su quella inferiore. La colorazione dei fiori varia dal malva al rosa pallido al bianco.
Il Cyclamen repandum è caratterizzato da fiori che variano dal colore bianco a quello rosso attraverso il passaggio di diverse sfumature rosa. Le foglie sono di color verde con chiazze argento sulla parte superiore e chiazze rossastre su quella inferiore.
Ciclamino – Coltivazione
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Altezza: 15-40 cm; larghezza: 30 cm circa.
Tempo altezza massima – 2 anni.
Esposizione – All’esterno il ciclamino va posto in zone ad ombra parziale: ottimale la posizione all’ombra leggera di alberi.
Molti allevano il ciclamino nei propri appartamenti; dal momento che durante i periodi in cui crescono fiori e foglie, la temperatura ambientale non dovrebbe essere superiore ai 15 °C circa, è buona norma non posizionare la pianta vicino ai radiatori e neppure dove può ricevere direttamente i raggi solari; è necessario però un ambiente luminoso. È opportuno che le stanze con i ciclamini siano frequentemente arieggiate. Nelle zone climatiche caratterizzate da inverni miti, si può mettere il ciclamino all’aperto durante la notte, l’importante è ripararlo dal vento e dal gelo.
Oltre a fare attenzione alle condizioni ambientali, ci si deve sempre ricordare di ripulire il nostro ciclamino dalle foglie e dai fiori appassiti che, se lasciati in sede, potrebbero marcire rovinando altre parti della pianta.
Terreno – Se coltivato in vaso, nel caso in cui le radici abbiamo occupato buona parte del vaso è opportuno procedere a un rinvaso della pianta; l’operazione va eseguita nel periodo primaverile dopo che ha la pianta ha fiorito. Si usi un terriccio composto per un terzo da foglie, per un terzo da torba e per un terzo da sabbia.
Fioritura – Dagli inizi di novembre a metà aprile.
Annaffiatura – Nei mesi autunnali e invernali (i boccioli fanno solitamente la loro comparsa alla fine di settembre) l’irrigazione del ciclamino deve essere fatta in modo che la terra rimanga costantemente umida senza essere eccessivamente inzuppata. Il modo migliore è riempire il sottovaso e lasciare che il ciclamino assorba l’acqua; trascorsa una mezz’ora si può rimuovere l’acqua in eccesso. Arrivata la primavera, la fioritura finisce e si assiste a un rallentamento dell’attività vegetativa che finisce quando arriva l’estate. A questo punto vanno eliminate tutte le foglie secche e si sposta la pianta in un luogo all’ombra e ben fresco. Durante questo periodo si annaffia solo il bulbo e mai il resto della pianta perché si favorirebbe il rischio di muffe.

Il Cyclamen graecum è caratterizzato da fiori che variano dal rosa chiaro al salmone
Concimazione – Per quanto riguarda la fertilizzazione, si può utilizzare, ogni venti giorni circa, un fertilizzante liquido da aggiungere all’acqua usata per le irrigazioni. Quando il ciclamino si trova nella fase della crescita è consigliabile utilizzare un concime più ricco in azoto, mentre durante il periodo della fioritura (mesi invernali e primaverili), è meglio privilegiare un concime più ricco di potassio. Chi acquista la pianta dovrebbe farlo preferibilmente prima che inizi la fioritura.
Potatura – Il ciclamino non richiede operazioni di potatura; basta ricordarsi di eliminare le foglie secche.
Moltiplicazione e impianto – Può essere moltiplicato per seme o tramite la divisione del tubero. Nel caso si opti per la moltiplicazione per seme, questa va fatta nel trimestre luglio-settembre interrando i semi sotto dell’apposito terriccio. Il contenitore con i semi va tenuto in un luogo riparato dalla luce del sole e in cui la temperatura si aggiri sui 20 °C; il terriccio deve essere mantenuto umido fin quando non si arriva alla germinazione. Affinché il terriccio non si secchi troppo velocemente è buona norma tenerlo coperto una pellicola di plastica trasparente.
A germogliazione avvenuta si toglie la pellicola di plastica e via via che le piantine crescono si può aumentare l’illuminazione; l’importante è che non vi sia mai l’esposizione diretta ai raggi solari. Non appena le piantine saranno abbastanza grandi da poter essere manipolate senza il pericolo di danneggiarle, si può passare alla fase successiva, ovvero il trapianto, operazione da effettuare con la massima cura per non correre il rischio di rovinare le piantine. La moltiplicazione del ciclamino, come detto in precedenza, può essere fatta per divisione del tubero. In questo caso, l’operazione va fatta a primavera inoltrata. Le parti di tubero scelte devono avere almeno due gemme.
Malattie – Per quanto riguarda le avversità che possono colpire il ciclamino si ricordano gli acari, le larve dei punteruoli, la muffa grigia e il virus del mosaico del cetriolo.
Diversi problemi del ciclamino possono derivare infine da una sua cattiva gestione; se si nota per esempio che le foglie tendono ad avvizzire, ingiallire e accartocciarsi, può significare che la temperatura ambientale è eccessiva; se le foglie ingialliscono e basta, significa che l’ambiente è eccessivamente buio e caldo. Nel caso si noti che le foglie sbiadiscono e che i tuberi marciscono, significa che le irrigazioni sono eccessive.
Nota importante – I tuberi del ciclamino sono molto tossici per l’uomo e per molti animali e occorre fare attenzione a tenerli lontani in particolar modo dai bambini.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.