Chamaedorea è il nome di un genere botanico che comprende circa un centinaio di specie di palme, appartenente alla famiglia delle Arecacee. Sono palme di piccole dimensioni che in natura vivono lungo le rive dei fiumi del Messico e dell’America centrale e meridionale. Allo stato spontaneo possono raggiungere le dimensioni di 2-3 m di altezza, ma se coltivate in vaso difficilmente superano il metro, metro e mezzo. Sono piante delicate che vogliono una temperatura minima non inferiore a 16 gradi centigradi. Nella maggior parte delle regioni italiane sono quindi piante da appartamento e solo nella stagione più calda possono essere portate all’aperto.
Sono coltivate per la bellezza delle foglie, pennate, spesso rivolte verso il basso che si sviluppano su steli eretti. I fiori sono piccoli, quasi insignificanti ma raramente sono prodotti in coltivazione, ma solo allo stato spontaneo nei paesi d’origine. Sono seguiti da piccoli frutti sferici o globosi. Sono di facile coltivazione e sopportano anche il caldo intenso.
In casa la chamaedorea, per il suo aspetto di piccola palma, richiama immagini e ambientazioni tropicali e risulta particolarmente d’effetto. Se coltivata all’esterno, può formare bordure al riparo di mura o di altra vegetazione.

La fioritura di una Chamaedorea elegans: tenuta in vaso in appartamento, avviene raramente
Chamaedorea: le specie
Il genere Chamaedorea comprende moltissime specie, ma le più usate in giardinaggio sono:
- Chamaedorea elegans: sicuramente la più conosciuta, è la “palma” da interni più utilizzata. Ha fusti slanciati verso l’alto con ciuffi terminali di foglie di un bel verde inteso: Le foglie, pennate, sono formate da una quarantina di foglie più piccole allungate. In Messico e Guatemala la pianta fiorisce dalla primavera all’autunno. La cultivar ‘Bella’ ha un portamento più compatto.
- Chamaedorea cataractarum: si tratta di una piccola palma dai fusti molto ramificati. In Messico fiorisce per tutta l’estate con fiori gialli, seguiti da frutti neri.
- Chamaedorea seifrizii: sinonimo di Chamaedorea erumpens. Ha foglie lunghe fino a 60 cm con fusti flessibili che a maturità si allargano verso il basso. Si contraddistingue per il colore verde intenso delle foglie. È originaria dello Yucatan.

La chamaedorea è una delle piante d’appartamento più utilizzate per la semplicità della sua coltivazione
Chamaedorea: la scheda
Esposizione – Predilige la luce indiretta o filtrata, con umidità alta. Per questo motivo, le piante vanno nebulizzate ogni giorno con acqua a temperatura ambiente durante i periodi più caldi dell’anno. Se portate all’aperto nei mesi più caldi, le piante di chamaedorea vanno collocate all’ombra piena o a mezz’ombra.
Terreno – Se tenuto in vaso terreno dev’essere composto da due parti di terriccio da vaso e una di terra da foglie. Per evitare ristagni idrici, è meglio porre il vaso su un letto di ghiaia, tenuto in un piatto al posto del classico sottovaso. All’aperto, dove le temperature lo consentono, si pone a dimora in un terreno da neutro ad acido ricco di humus, tenuto umido ma senza ristagni.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo di crescita, si può irrigare liberamente. Negli altri periodi le annaffiature devono essere ridotte.
Dimensioni: medie. La pianta si sviluppa fino a superare il metro e occorre riservarle uno spazio attorno per consentirle di allargarsi.
Fioritura: non appariscente e molto rara. Come detto, raramente la chamaedorea fiorisce in vaso.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina quando le temperature in primavera hanno superato stabilmente i 24 gradi.
Concimazione – La concimazione è fatta somministrando un concime liquido bilanciato una volta al mese nel periodo vegetativo. Le concimazioni sono sospese in inverno.
Potatura – Le piante di chamaedorea non necessitano di potatura.
Malattie – Possono essere soggette ad attacchi di cocciniglia e ragnetto rosso.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.