Il cedro è una pianta conifera sempreverde della famiglia delle Pinacee. Non va confuso con l’omonima pianta (Citrus medica) della famiglia delle Rutacee e che produce il frutto del cedro. Il genere Cedrus comprende diverse specie, tra le quali i più conosciuti sono il cedro del Libano (Cedrus libani) e il cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica), a sua volta classificato spesso come sottospecie del cedro del Libano (Cedrus libani subsp. atlantica). Meno conosciuto invece il cedro deodara o cedro indiano (Cedrus deodara), originario dell’Asia (dal Nepal all’Afghanistan) e il cedro di Cipro (Cedrus brevifolia), che si distingue da tutti gli altri per uno sviluppo più contenuto (al massimo 25 m) e gli aghi delle foglie molto più corti delle altre specie.
Le specie più comuni sono originarie delle aree Mediterranee come Cipro, Libano, Algeria e Marocco. Nonostante provenga da aree calde del globo, è una pianta del tutto rustica, che tollera temperature di molto inferiori allo zero (da -15 a -20 gradi centigradi). Si tratta di un albero imponente che può arrivare fino a 40 m di altezza; le foglie aghiformi sono riunite a mazzetti o ciuffi. I coni, sia maschili sia femminili, portati a grappoli separatamente sulla stessa pianta e sono generalmente eretti: quelli maschili sono di forma cilindrica e di colore bruno chiaro e si distinguono da quelli femminili (più oblunghi), prima verde e poi marrone a maturazione, che avviene lentamente nell’arco di due anni. Molto apprezzato per lo sviluppo della sua chioma espansa, che ne fanno sicuramente un tipo di pianta ideale come esemplare isolato, che però deve avere un notevole spazio a disposizione, perché l’albero si allarga molto anche orizzontalmente (12-30 m).

Particolare di Cedrus atlantica
Il cedro del Libano
Sicuramente il cedro del Libano è la specie più conosciuta: la sua chioma colonnare-espansa si allarga da giovane e assume la tipica forma dalla cima piatta a maturità. Le foglie sono aghi leggeri appiattiti da verde scuro a verde-grigio portate singole sui rami. La corteccia è grigia e si sfalda in fasce verticali. I coni possono raggiungere le dimensioni di 10-12 cm e rilasciano il polline a maturità.
Come detto prima, il cedro dell’Atlante è spesso considerato una sottospecie del cedro del Libano. ma si distingue da questo per il portamento della chioma, a cono espanso, e per i coni maschili gialli. Quelli femminili si rompono prima di cadere a terra. Del cedro dell’Atlante si conoscono anche varietà molto ornamentali con fogliame giallo (‘Aurea’) o con le foglie grigio-azzurre (‘Fastigiata glauca’), spesso detto anche cedro blu, di cui esiste anche una forma pendula, cioè piangente e a sviluppo certamente più limitato: arriva a 2-4 metri di altezza in almeno dieci vent’anni, ed è quindi adatto ai piccoli giardini.

Un cedro del Libano
Coltivazione
Volendolo piantare in giardino, oltre allo spazio necessario per il suo sviluppo, occorre ricordare che predilige luoghi esposti e ben soleggiati. Non è molto esigente in fatto di terreno, e cresce anche nei suoli calcarei. Si tratta di una pianta resistente e del tutto rustica, che non ha bisogno di specifiche cure colturali (irrigazione, concimazione), se non nella fase iniziale d’impianto. Per quanto riguarda le potature, in genere servono solo per dare uno sviluppo armonico alla pianta e spesso si elimina, di una coppia di rami, quello più debole, per favorire l’espansione della chioma. Si tratta di una pianta resistente alle malattie, anche se può essere oggetto di attacchi fungini (armillaria).
Il legno di cedro
L’albero di cedro è anche coltivato per il piacevole odore di resina che emana la corteccia e l’utilizzo del suo legno è noto fin dall’antichità. Il legno, infatti, è un molto pregiato e utilizzato per realizzare mobili o oggettistica. L’aroma che sprigiona è considerato anche un potente antitarme.