• HOME
  • ORTO & GIARDINO
    • Chi siamo
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Casa
  • Orto
  • Giardino
  • albanesi.it

Caryopteris

Il caryopteris è una pianta arbustiva perenne caducifoglie; il termine Caryopteris indica un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Lamiacee (Labiate); la specie più famosa è l’ibrido spontaneo più coltivato e più diffuso nei giardini, il Caryopteris x clandonensis.

Classificazione – Genere: Caryopteris; famiglia: Lamiacee.

Origine – Il caryopteris è originario dell’Asia centrale.

Usi – Il caryopteris è molto apprezzato come pianta ornamentale.

Etimologia – Il nome del genere, Caryopteris, deriva dal termine greco káryon, termine con si indica ogni frutto con il guscio duro (come per esempio le noci) e da pterόn che significa piuma, ala; il significato è quindi “dai frutti alati”; l’epiteto specifico clandonensis, fa riferimento al fatto che l’ibrido fu creato nel West Clandon (il significato è “della zona di Clandon”).

Altri nomi – Il Caryopteris x clandonensis è italianizzato in cariopteride di Clandon.

caryopteris

Dall’ibrido Caryopteris x clandonensis sono state selezionate molte cultivar: nella foto, fiori di ‘Worcester Gold’, tra le più apprezzate per il colore verde-giallo delle foglie e i fiori blu lavanda

Caryopteris – Coltivazione

Il caryopteris è un arbusto a portamento eretto e alto fino a 1 metro. Ha fusti arcuati con foglie piccole, ovali, ricoperte da una sottile peluria e di colore grigio-verde, che spuntano a primavera inoltrata, mentre dalla fine dell’estate e per tutto l’autunno produce piccoli fiori blu-viola raccolti a grappolo all’apice dei rami. Esistono poi ibridi con i fiori bianchi o con le foglie dorate o striate di bianco.

Vita – Pianta perenne.

Dimensioni – Il Caryopteris x clandonensis raggiunge un’altezza di circa un metro; lo stesso può dirsi per la larghezza.

Tempo altezza massima – 8 anni circa.

Esposizione – Il caryopteris viene utilizzato soprattutto nei giardini rocciosi o per creare bordure miste con altre piante, ideali per i giardini a bassa manutenzione in cui si voglia ottenere un effetto disordinato naturale e armonico. Anche le sue dimensioni ridotte lo rendono molto adatto a questo scopo. Non ha inoltre molte esigenze, perciò è di facile coltivazione.

L’esposizione ideale è in pieno sole, ma può tollerare la mezz’ombra. Resiste bene al freddo, ma in inverno è bene eseguire una pacciamatura per proteggere la base della pianta. Temperature troppo rigide possono far seccare i rami più alti di questo arbusto. Non ci sono problemi invece con il caldo e i venti salmastri.

Temperatura – Tollera temperatura comprese tra -8 e 40 °C.

Terreno – Sia in vaso sia in piena terra il terreno ideale è sempre ben drenato, per questo è consigliabile aggiungervi sabbia nel caso sia troppo pesante.

Fioritura – Dalla fine della stagione estiva fino a tutto il periodo autunnale.

Annaffiatura – Il caryopteris sopporta bene anche brevi periodi di siccità, ma se questa si prolunga, è necessario intervenire con annaffiature abbondanti. Durante il periodo vegetativo, dalla primavera all’autunno, annaffiature sporadiche favoriscono la fioritura.

Concimazione – In primavera, la concimazione è preferibile aggiungendo un concime granulare all’acqqua di annaffiatura. Questo arbusto può essere coltivato anche in vaso, ma in questo caso richiede annaffiature più frequenti.

Potatura – La potatura può favorire lo sviluppo di rami più rigogliosi e di conseguenza una fioritura più abbondante, dato che i fiori sbocciano sui rami nuovi; per questo, in autunno o a inizio primavera, si può recidere il caryopteris fino alla base, ed è necessario eliminare eventuali rami bruciati dal gelo

Moltiplicazione e impianto – Il metodo più usato per la moltiplicazione è la semina, da effettuare a fine inverno in un contenitore protetto e caldo. A primavera inoltrata i nuovi germogli saranno robusti a sufficienza per essere trapiantati in vaso o in piena terra per la messa a dimora definitiva.

Malattie – Come è tipico di molti arbusti, si tratta di una pianta molto rustica, che non teme molto malattie e parassiti ma soltanto il marciume radicale provocato da annaffiature eccessive e ristagno idrico.

caryopteris

Le foglie del caryopteris emanano un delicato aroma quando vengono strofinate

Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, caryopteris ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per conoscere le basi delle materie che amiamo in modo scientifco e concreto. Un vero e proprio corso su 43 materie fra cui Botanica, Biologia, Micologia, Ecologia, Microbiologia, Zoologia ecc.


NOVITÀ 2022

La dieta italiana

Oggi la dieta italiana è uno dei modelli alimentari più innovativi e più facili da seguire. In sintesi, è la versione scientifica della dieta mediterranea, cioè non solo consigli qualitativi, ma anche quantitativi. La dieta italiana potrà servire quindi a chi vuole mangiare sano ed evitare il sovrappeso, allo sportivo che cerca un modello alimentare compatibile con la prestazione, a chi pensa giustamente che una sana alimentazione possa rallentare l'inevitabile invecchiamento. L'approccio scientifico della dieta italiana è accessibile a tutti, non richiede particolari competenze e, anzi, può essere uno strumento molto facile per capire veramente i principi della dieta mediterranea. dieta italiana

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati