Il capelvenere (Adiantum capillus-veneris) è una pianta del genere Adiantum, della famiglia delle Adiantacee. Il capelvenere è una felce sempreverde, che però perde le foglie (cioè si comporta da pianta decidua) se la temperatura minima scende sotto i -2 gradi centigradi; è una pianta semirustica che sopporta temperature minime fino a -5 gradi centigradi, quindi può sopportare anche il gelo, a patto che sia per brevi periodi.
Classificazione – Genere: Adiantum; famiglia: Adiantacee.
Origine – Pianta originaria del continente europeo.
Habitat – Il suo habitat naturale sono molte regioni tropicali e temperate di tutto il mondo. Allo stato naturale cresce ai margini dei boschi in zone ombrose e umide.
Usi – Si tratta di una delle felci più conosciute, usata come pianta da interni o da esterni. Questa pianta è coltivata per la bellezza del fogliame molto ornamentale per tutto l’anno; inoltre, per la sua capacità di sopportare il posizionamento anche in zone in ombra parziale, può essere una buona soluzione per aree alla base di alberi o particolarmente umide, dove le usuali piante ornamentali da fiore potrebbero avere uno sviluppo stentato. Questo tipo di felce è quindi un’ottima soluzione per abbellire angoli bui del giardino.
Etimologia – Il nome del genere (Adiantum) deriva dal termine greco adíanton e significa “che non si bagna”, in riferimento alla forte capacità idrorepellente delle fronde; questa caratteristica fa riferimento anche all’epiteto specifico capillus-veneris, cioè capelli di Venere. Secondo la mitologia, infatti, quando Venere uscì dal mare aveva i capelli asciutti.
Curiosità – Lo scrittore Cesare Pavese nei suoi libri cita spessa il capelvenere, in quanto lo ritrovava spesso nelle grotte delle Langhe.

Il colore molto chiaro e brillante delle fronde del capelvenere permette alla pianta di adattarsi anche a condizioni di bassa luminosità
Capelvenere – Coltivazione
Il capelvenere può trovare posto come perenne nei giardini se le temperature invernali non sono troppo rigide oppure può essere tenuto in vaso. In quest’ultimo caso, grazie al portamento vaporoso delle foglie e quello leggermente ricadente dei fusti, è collocato di solito in vasi alti o appesi.
Se messo all’esterno, si ricordi che, pur prediligendo ambienti umidi, la pianta soffre i ristagni idrici, quindi, occorre che il terreno sia ben drenato. Per lo stesso motivo, si deve aver cura di svuotare l’acqua che si ferma nel sottovaso oppure di mettere tra il vaso e il sottovaso uno strato di ghiaia in modo che il fondo del vaso non sia immerso nell’acqua.
Nota – Le fronde di un bel verde chiaro son portate sui gambi sottili marroni scuri o neri. Ricordiamo che le felci sono piante primitive prive di fiori e che si riproducono per spore.

Il capelvenere è una delle felci più usate come pianta da interni
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Altezza: 50 cm; larghezza: 50 cm.
Tempo altezza massima – 3 anni.
Esposizione – Le piante di questo genere amano l’ombra o la semi-ombra. Se tenute in casa, devono essere collocate in un luogo con una buona umidità (in genere una buona soluzione è tenerli nel bagno). La temperatura ideale per questa pianta è intorno a 18 gradi centigradi. La luce dev’essere non diretta e filtrata. Devono essere in ogni caso garantiti una buona ventilazione e il ricambio d’aria.
Temperatura – Tollera temperature comprese tra -2 e 40 °C.
Terreno – Se la pianta è coltivata in vaso e tenuta all’interno, è preferibile un miscuglio di tre parti di terriccio di foglie, due parti di sabbia e una di argilla o corteccia. All’esterno il terreno dev’essere preferibilmente alcalino e tenuto umido.
Fioritura: assente. Come in tutte le felci, non sono prodotti fiori e frutti.
Annaffiatura – Da primavera fino all’autunno si può annaffiare con moderazione, lasciando sempre il terreno umido, ma senza ristagni.
Concimazione – Per sostenere la crescita, si può usare un concime liquido bilanciato da aggiungere all’acqua dell’annaffiatura una volta al mese durante il periodo vegetativo. Le concimazioni devono essere sospese in inverno.
Potatura – Queste piante non necessitano di particolari azioni di potatura; è sufficiente a primavera rimuovere eventuali fronde che si siano seccate.
Moltiplicazione e impianto – Si possono seminare le spore appena maturano a una temperatura non inferiore a 15 gradi centigradi. In primavera si possono dividere i cespi.
Malattie – Il capelvenere può essere soggetto all’attacco di cocciniglia.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.
Il significato del capelvenere nel linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori e delle piante, il capelvenere ha il significato di discrezione, capacità di mantenere i segreti e modestia.