La camelia è una pianta della famiglia delle Theaceae. In realtà il genere Camellia comprende più di 250 specie di alberi diversi, perlopiù sempreverdi, caratterizzate da uno sviluppo compatto e limitato a poco più di un metro di altezza. Il nome fu dato da Linneo per onorare il gesuita e botanico Georg Joseph Kamel, che per primo importò in Europa esemplari della pianta dal Giappone. In Italia, fu ospitata per la prima volta nei giardini della Reggia di Caserta nel 1760. La pianta fu resa celebre anche dal romanzo di A. Dumas figlio, La signora delle camelie: era infatti il fiore preferito della protagonista del romanzo Marguerite Gautier, che usava appuntarsi sul vestito un esemplare del fiore di camelia banco o rosso, per segnalare la sua disponibilità o meno ad accettare le attenzioni degli uomini.
Nei giardini le camelie sono coltivate per la bellezza dei loro fiori e il fogliame di un bel verde lucido. Si tratta di piante originarie di luoghi molto diversi nel mondo (india, Cina, Giappone e Indonesia), e possono avere comportamenti diversi per quanto riguarda la resistenza al freddo: le specie sono da rustiche a delicate. Molto meno coltivata rispetto a un tempo, in Italia si può ammirare una collezione di camelie presso la Villa Taranto sul lago Maggiore, dove si organizzano mostre dedicate a questo fiore in primavera.
Il fiore di una Camellia japonica
Il fiore della camelia
I fiori della camelia presentano una varietà impressionante: possono essere semplici, con una sola fila di petali, semidoppi o a forma di anemone (con una o più file di petali con al centro stami appariscenti). Alcuni tipi di fiori ricordano quelli della peonia o delle rose. I colori comprendono tutte le varietà del rosso, dal rosa tenue al rosso acceso, fino al porpora. Non mancano anche le versioni completamente bianche o bianche screziate di rosso. Anche le dimensioni dei fiori sono molto variabili: da un minimo di sei centimetri fino a un massimo di tredici centimetri di diametro. I fiori possono essere solitari o raccolti in gruppi. Solo alcune varietà sono profumate.
La coltivazione della pianta
Tutte le varietà di camelie sono accomunate dal fatto di avere bisogno di un terreno acido e di una notevole illuminazione. Le irrigazioni devono essere frequenti durante la stagione di fioritura, utilizzando acqua non calcarea. Le concimazioni vanno ripetute a inizio primavera e in estate per assicurare una fioritura costante. Un’altra pratica molto utile nella coltivazione delle camelie è la pacciamatura con cortecce. È buona norma inoltre evitare un impianto troppo profondo: il colletto dell’arbusto dev’essere in rilievo rispetto al suolo per evitare marciumi.
Le camelie non tollerano i venti, le gelate tardive e il sole di primo mattino, pertanto vanno messe a dimora evitando l’esposizione ad est. Le principali patologie sono gli attacchi di afidi, cocciniglia e oziorrinco e le virosi delle foglie.
Volendo mettere a dimora una camelia in giardino o sul terrazzo, nonostante una grande varietà di fiori, esistono sostanzialmente due scelte: la camelia japonica (Camellia japonica) e la camelia sassanqua (Camellia sassanqua), la prima originaria di Cina Giappone e Corea e la seconda esclusivamente dal Giappone. La principale differenza tra le due è che la camelia sassanqua fiorisce in autunno mentre quella japonica in primavera. Inoltre la camelia sassanqua ha foglie leggermente più piccole.
La camelia japonica
La camelia japonica è un arbusto che può avere un portamento colonnare o espanso. In condizioni ideali per raggiungere le dimensioni di un piccolo alberello fino a nove metri di altezza. Molto resistente al freddo, produce fiori semplici rossi a inizio primavera. Sono state ottenute varietà in grado di allungare il periodo di fioritura fino l’inizio dell’autunno. La varietà Alba plena ha fiori di un bianco purissimo ed era il fiore preferito da Madame Chanel, che lo inserì nelle sue collezioni di moda appuntandolo ai suoi tailleur. Le varietà Alba simplex produce fiori di un bianco intenso screziati di rosso. Esistono anche varietà a sviluppo più limitato (si potrebbero definire nane) come la Tinsie, dallo sviluppo compatto e il fiore a forma di anemone.
La camelia sassanqua
La camelia sassanqua è un arbusto dal portamento colonnare o espanso che assume a maturità l’aspetto di un piccolo albero. A differenza della japonica, è più tollerante rispetto al sole diretto. I suoi fiori profumati possono essere bianchi, rosa, o rosso rubino. Nelle aree più fredde dell’Italia, è consigliabile coltivarla in vaso e portarla in casa al momento della fioritura in tardo autunno se le temperature esterne si abbassano troppo.
Il significato del fiore
La bellezza e la vistosità dei fiori delle camelie hanno da sempre colpito l’immaginazione: il fiore della camelia, infatti, possiede molti significati. Il più comune è quello del sacrificio d’amore. Se regalata a qualcuno, significa stima e ammirazione (se bianca), desiderio di avere accanto la persona (se il fiore è rosa), o ancora l’amore e la speranza (fiore rosso).
In Giappone è considerata il simbolo della vita spezzata precocemente, in quanto quando il fiore appassisce non perde i petali a uno a uno come le rose, ma si stacca completamente, dalla pianta, cadendo a terra intero.
La camelia in vaso
Soprattutto le camelie a sviluppo più contenuto sono molte adatte alla coltivazione in vaso, che dev’essere molto capiente. Una delle più adatte è un ibrido tra la Camellia japonica e la Camellia saluenensis, ovvero la Camellia x williamsii. Le cure colturali sono identiche a quelle in piena terra, con l’avvertenza di porre i vasi al riparo dei venti, specie se messi su balconi o terrazzi.