Il bonsai di carmona è la forma più conosciuta in Italia di una pianta della famiglia delle Boraginacee il cui nome scientifico è Ehretia microphylla (anche Carmona microphylla); la carmona, nota anche come albero del tè o pianta del tè del Fukien (Fuijan), è una pianta arborea originaria della Cina meridionale e diffusa in diversi Paesi asiatici. La pianta ha foglie ovali di colore verde e, nel corso della primavera e dell’estate si riempie di fiori di colore bianco che, in seguito, diventeranno bacche che assumeranno inizialmente un colore verde per poi finalmente diventare di colore rosso; è sicuramente una pianta di bonsai di notevole impatto estetico.
Il bonsai di carmona è facilmente reperibile in commercio, ma a differenza di altre piante di bonsai è piuttosto delicata e ha bisogno di una particolare attenzione. A detta di molti esperti, non è la pianta di bonsai più adatta ai principianti.

Bonsai di carmona (Ehretia microphylla o Carmona microphylla)
Bonsai di carmona – Cura
Esposizione – La carmona è una pianta di origine tropicale e, come tale, ama le temperature elevate e anche un certo grado di umidità; la si considera un bonsai da interno; soltanto in zone dove il clima è particolarmente caldo può restare all’esterno per la maggior parte dell’anno, altrimenti andrà posizionata in un luogo all’interno dell’abitazione che le assicura una buona illuminazione e una temperatura che, possibilmente, non scenda sotto i 20 °C. In casa, d’inverno, considerando l’utilizzo dei riscaldamenti, la temperatura non sarebbe un problema, può però esserlo la mancanza di umidità; alcuni consigliano di utilizzare una lampada da vivaio da associare a un vassoio con ghiaia umida così da assicurare un microclima più adatto alle caratteristiche della pianta. L’esposizione a basse temperature può essere molto dannosa. D’estate può essere posizionata all’esterno, in una posizione a mezz’ombra.
Terreno – Il substrato per il bonsai di carmona può essere composto per la metà da terriccio universale, per il 30% da sabbia e per il rimanente 20% da torba. Un’altra combinazione possibile è quella di akadama (60% circa), 20% sabbia e 20% torba.
Annaffiatura – Le irrigazioni devono essere regolari e abbondanti, ma i ristagni idrici vanno evitati. Si proceda con buonsenso, irrigando quando il substrato di coltivazione è quasi del tutto asciutto; si eviti però la siccità. Se le irrigazioni sono eccessive è possibile che le foglie anneriscano e cadano; una scarsa irrigazione, invece, può causare il rinsecchimento delle foglie.
Riproduzione – La riproduzione del bonsai di carmone può avvenire per seme (in estate o agli inizi della stagione autunnale) oppure per talea.
Rinvaso – Il miglior periodo per il rinvaso (da effettuarsi ogni 3-4 anni) è fine primavera-inizio estate; la frequenza dei rinvasi va comunque programmata anche in base allo sviluppo della pianta e alle dimensioni del vaso. Al momento dell’operazione l’apparato radicale va ridotto di circa un terzo.
Concimazione – Il bonsai di carmona richiede un paio di concimazioni durante la stagione invernale; nel periodo più caldo la concimazione può essere sospesa; nei mesi rimanenti si può utilizzare concime organico a lenta cessione ogni 30 giorni circa. È opportuno non esagerare perché concimazioni eccessive potrebbero creare qualche problema.
Potatura – Il periodo migliore per potare è all’inizio della stagione primaverile; si evitino invece le potature durante i mesi invernali. A dispetto della sua delicatezza, la carmona sopporta piuttosto bene le potature. La potatura di formazione va effettuata utilizzando forbici adatte e pulite; con le potature di sfoltimento si eliminano i rami danneggiati, quelli che mostrano una crescita disordinata o sproporzionata, i rami che si incrociano l’un l’altro o che si sviluppano verso l’alto o verso il basso. I tagli più grossi dovrebbero essere trattati con pasta cicatrizzante. L’operazione di pinzatura servirà a rifinire la struttura della pianta; si dovranno eliminare i germogli troppo lunghi.
Filatura – La filatura va fatta con molta attenzione perché le ramificazioni della carmona sono piuttosto fragili così come è fragile la corteccia; si faccia attenzione a non esercitare un’eccessiva pressione.
Malattie – Diverse avversità possono colpire il bonsai di carmona; fra queste si ricordano gli afidi, la cocciniglia, il ragnetto rosso e la mosca bianca. Dal momento che le foglie della carmona sono abbastanza delicate, prima di ricorrere a sostanze chimiche, si può tentare con una rimozione manuale degli insetti; eventualmente, con molta delicatezza, si può provare con uno spazzolino rimuovendo insetti o incrostazioni. La prevenzione dei parassiti può essere tentata con vaporizzazioni della chioma con una soluzione a base di olio di pino. Se i problemi persistono si può chiedere consiglio agli addetti dei negozi specializzati che potranno suggerire prodotti ad hoc.