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Billbergia

Billbergia è il nome di un genere botanico di piante perenni della famiglia delle Bromeliacee. Il genere comprende circa 60 specie di piante sempreverdi e principalmente epifite, cioè che in natura crescono su altre piante.  Il loro habitat naturale, infatti, sono le foreste al di sotto di 1700 m sul livello del mare di Messico e America meridionale.

Sono coltivate per i fiori molto vistosi che sbocciano in pannocchie tra le belle foglie ornamentali. La maggior parte delle specie di billbergia sono delicate e non tollerano temperature minime inferiori a dieci gradi centigradi. Per questo motivo possono essere coltivate e tenute all’aperto tutto l’anno solo nelle zone più calde d’Italia. In genere si coltivano in vaso, in modo da poterle ricoverare negli inverni rigidi.

Billbergia

Fiore di Billbergia pyramidalis: la specie è originaria del Brasile.

Come molte altre bromelie, il fusto è composto da un “tubo” centrale, che va sempre tenuto pulito e mantenuto colmo di acqua fresca.  Se le temperature lo consentono, può essere coltivata in piena terra all’esterno per creare originali bordure.

Billbergia: specie, varietà e cultivar

Della billbergia esistono diverse specie e cultivar, ma quelle utilizzate maggiormente in giardino o come pianta d’appartamento sono le seguenti:

  • Billbergia amoena: è una pianta perenne rizomatosa con rosette di foglie verdi macchiate o sfumate di bianco o rosso. Le infiorescenze sono avvolte da vistose brattee rosse con piccoli fiori blu. È originaria del brasile.
  • Billbergia nutans: è una pianta epifita a rosette di foglie tubulari penduli verde grigio con sfumature rosse. In estate compaiono fiori variamente colorati, nelle tonalità rosa, rosso o blu.
  • Billbergia pyramidalis: è una pianta epifita, con lunghe foglie dentate verdi che porta in estate pannocchie di fiori eretti color rosso chiaro con la punta blu. La varietà concolor ha fiori di un rosso più carico senza alcuna punta blu.
  • Le cultivar del Gruppo Fantasia hanno foglie con motivi marmorizzati in bianco o rosa.  In estate producono infiorescenze erette coperte da peluria e terminanti con fiori blu-viola o rossi.
billbergia

Una Billbergia nutans: il nome del genere deriva da quello del botanico svedese Gustavo Billbergia

Billbergia: la scheda

Esposizione – La billbergia in casa va tenuta come epifita o in vaso alla luce indiretta. All’esterno, si possono sempre coltivare come epifite e in piena terra all’ombra parziale. Sia all’interno sia all’esterno, una luce eccessiva può scolorire le foglie. Le piante di billbergia necessitano di umidità media o alta.

Terreno – In casa, il terreno del vaso dev’essere sciolto, soffice e ben drenato. All’esterno il terreno dev’essere moderatamente fertile, ben drenato e ricco di humus. Se si coltivano come epifite, si possono attaccare ai tronchi degli alberi o a rami o cortecce messi in vaso.

Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo di crescita, si consiglia di irrigare quotidianamente, evitando ristagni idrici. Nel periodo di riposo invernale le annaffiature devono essere ridotte.

Dimensioni: medie. L’altezza massima è intorno ai 50 cm. Solo la specie Billbergia porteana può raggiungere, in condizioni ottimali, il metro d’altezza.

Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina quando la temperatura ha raggiunto i 27 gradi centigradi e non appena i semi sono maturi. Si possono anche propagare staccando i germogli alla base o nelle ascelle fogliari delle piante adulte mettendo un germoglio per vaso riempito di terra e torba.

Concimazione – La concimazione può esser fatta una volta al mese somministrando assieme all’acqua d’irrigazione un concime liquido con basso apporto di azoto o un concime per orchidee diluito. Le concimazioni vanno sospese al di fuori del periodo di crescita.

Potatura – La potatura non è necessaria.

Malattie – Le piante del genere Billbergia possono essere attaccate dalla cocciniglia.

Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.

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