Beaucarnea è il nome di un genere botanico di piante sempreverdi della famiglia delle Asparagacee; si tratta di piante originarie del Messico e di alcune aree dell’America centrale. In natura, possono raggiungere dimensioni ragguardevoli, fino a 10-20 metri d’altezza, con un tronco di 20-40 cm di diametro. Molta più ridotta invece è la crescita se tenute in vaso, la scelta più comune in Italia perché queste piante non tollerano temperature inferiori allo zero.
Beaucarnea recurvata
Con il nome italianizzato di beaucarnea (o come spesso viene erroneamente indicata, beaucamea), s’intende la specie Beaucarnea recurvata. Spesso è chiamata anche nolina (dal nome del genere Nolina a cui fino a tempo fa la pianta era attribuita) o anche pianta piede d’elefante. Questo curioso nome è dovuto alla presenza del caudex, una modifica del fusto legnoso che assume la forma di una specie di botte alla base della pianta (o, appunto, di un grosso piede). Lo scopo del caudex, in parte interrato, è quello di immagazzinare una riserva d’acqua da usarsi nei periodi di siccità. La beaucarnea è infatti una pianta xerofita, in grado di adattarsi al clima arido del deserto. La pianta sopporta infatti prolungati periodi di siccità.
Ma forse il nome più famoso della Beaucarnea recurvata è ‘pianta mangia-fumo”, perché ad essa sono attribuite proprietà di purificare l’aria dalle polveri sottili. La beaucarnea è infatti una delle più famose piante per purificare l’aria.

La pianta di beaucarnea è conosciuta anche come pianta piede d’elefante (per il suo caratteristico caudex alla base) o pianta mangia-fumo
La beaucarnea ricorda nel suo aspetto quello di una piccola palma, con le foglie lunghe e sottili che crescono in un ciuffo portato in cima al tronco e che ricadono verso il basso. Il nome inglese è infatti ‘Ponytail Palm’. Naturalmente non ha niente a che fare con le palme, che sono classificate in altri generi botanici.
Nelle aree d’origine può raggiungere le altezze di un vero albero, fino a 15 metri. I fiori sono piccoli e portati a grappoli: sbocciano sull’apice del fusto e sono di colore rosso. In casa, si può coltivare in un vaso, meglio se largo e profondo per dare alla pianta la possibilità di espandere il suo caudex. Raramente come pianta d’appartamento arriva a superare il metro di altezza. Purtroppo, la fioritura in casa è abbastanza rara.
Beaucarnea: la scheda
Esposizione – Predilige la luce intensa per tutto il periodo dell’anno. Va posta quindi in un luogo luminoso, anche esposta ai raggi diretti del sole. Nel periodo di riposo vegetativo, la pianta può essere collocata anche in un luogo più fresco (intorno ai 15 gradi centigradi) ma sempre luminoso.
Terreno – La beaucarnea necessita di un terriccio leggero, con una buona componente di torba e sabbia.
Annaffiatura – Da primavera fino all’autunno si può annaffiare con parsimonia, aspettando che il terreno si asciughi. In inverno si diradano le irrigazioni. Eccessive irrigazioni possono portare a marciumi radicali molto seri che compromettono la salute della pianta.

Nelle terre equatoriali d’origine, una beaucarnea può raggiungere le dimensioni di un vero e proprio albero, fino a 15-20 metri d’altezza
Fioritura: difficile. Come detto, la beaucarnea difficilmente fiorisce al di fuori delle aree tropicali, e solo su piante più vecchie. Inoltre, porta fiori femminili e maschili su piante diverse.
Dimensioni: variabili. In natura, allo stato spontaneo la beaucarnea può raggiungere anche i 10-20 metri d’altezza. In vaso lo sviluppo è molto più contenuto, anche sotto il metro, a seconda dell’età della pianta; si tenga presente, inoltre, che cresce molto lentamente.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene con germogli prelevati dalla base della pianta o per seme. Vista la difficoltà alla fioritura, in genere si acquista la pianta già di qualche anno di età, offerta nei negozi specializzati come pianta d’appartamento.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria.
Potatura – Le piante di beaucarnea non si potano, ma si tolgono solo le foglie appassite.
Malattie – Possono essere soggette ad attacchi di cocciniglia e marciume radicale.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.