L’astilbe è una pianta erbacea; Astilbe è un genere di piante perenni appartenenti alla famiglia delle Saxifragacee.
Classificazione – Genere: Astilbe; famiglia: Saxifragacee.
Origine – Asia e America settentrionale.
Habitat – La maggior parte delle specie prediligono zone ombrose, boschi e stagni.
Usi – Le astilbe sono piante molto decorative e sono utilizzate per ornare aiuole, giardini, terreni umidi e bordi dei laghetti.
Etimologia – Il nome è costituito dal prefisso privativo greco α- a- senza e dal termine greco stílbe che significa splendore.
Altri nomi – L’Astilbe japonica è nota anche come piuma d’argento.
Indice

Gli ibridi di Astilbe japonica presentano pannocchie erette di fiori lunghe fino a 20 cm
Astilbe – Specie
Esistono numerose specie di astilbe, ma le più note sono l’Astilbe japonica, con fiori rosa o bianchi e peli rossastri alla base degli steli, alta fino a un metro, e l’Astilbe chinensis, di dimensioni superiori alla media, fino a due metri di altezza, con fiori rosa acceso e lilla.
Astilbe – Coltivazione
La pianta è costituita da cespugli tondeggianti con foglie dentellate simili a felci e fiori dall’aspetto piumoso raccolti in piccoli fusti eretti, di colore bianco, rosa, rosso in varie sfumature. La fioritura avviene in estate e permette a queste piante di raggiungere anche i due metri di altezza, ma la media è di 30-40 cm ed esistono anche specie nane.
Vita – Piante perenni.
Dimensioni – Altezza: dai 10 cm ai 2 m; larghezza: 1,2 m.
Tempo altezza massima –
Esposizione – La collocazione ideale per le astilbe è in un luogo semi-ombreggiato, infatti queste piante temono il caldo eccessivo e l’azione diretta dei raggi solari per molto tempo, ma l’ombra completa non permetterebbe una rigogliosa fioritura. Al contrario, l’astilbe non teme il freddo e può sopportare anche temperature molto al di sotto dello zero.
Terreno – Il terreno di coltivazione deve invece essere soffice e sempre umido, preferibilmente acido, ma trattandosi di una pianta rustica, può essere coltivata anche in terreni meno adatti, nei quali avrà una crescita limitata. La coltivazione può avvenire sia in piena terra, con distanza sufficiente tra una pianta e l’altra perché possano crescere liberamente, sia in vaso, procedendo al rinvaso ogni primavera. In entrambi i casi, alla fine della fioritura vanno eliminati i fiori secchi.
Fioritura – Dagli inizi di giugno alla fine di agosto.
Annaffiatura – In estate servono annaffiature regolari e abbondanti, mentre in inverno non è necessario annaffiare.
Concimazione – Durante tutta la primavera l’astilbe va concimata con frequenza, circa ogni settimana, per garantire una fioritura rigogliosa, aggiungendo del fertilizzante all’acqua delle ananffiature.
Potatura – In autunno si possono potare i rami che stanno seccando. I fiori vanno eliminati quando appassiscono.
Moltiplicazione e impianto – La riproduzione dell’astilbe può essere ottenuta tramite i semi, in primavera, oppure trapiantando alcuni cespi compresi di radici, in autunno o alla fine dell’inverno. Le prime fioriture si hanno a partire dal secondo anno dopo la messa a dimora.
Malattie – Nonostante l’astilbe sia una pianta molto resistente, può capitare che i fiori vengano attaccati dagli afidi (pidocchi delle piante), che li anneriscono e deformano.

Le astilbe sono piante molto decorative e sono utilizzate per ornare aiuole, giardini, terreni umidi e bordi dei laghetti
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, astilbe ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.