L’aralia è un arbusto perenne delle Araliaceae originario del Giappone, dalla struttura fitta e robusta, con foglie ampie e lucide dotate di numerose punte (lobi). Fiorisce in autunno, con piccolissime infiorescenze bianche sulla sommità dei rami, ma il suo valore ornamentale è dovuto principalmente alle grandi foglie.
L’aralia più nota è quella japonica (il cui sinonimo è Fatsia japonica), detta anche pianta di carta a foglia lucida, fatsi, falso olio di ricino, o semplicemente aralia giapponese.
Esistono diverse varietà di aralia, che si distinguono principalmente per la forma e il colore delle foglie, di solito verdi, ma ad esempio striate di bianco nell’Aralia variegata.
Aralia – Coltivazione e cura
Tutte le varietà di questo arbusto sono di facile coltivazione: soffrono il caldo ma tollerano bene il freddo fino a zero gradi, si adattano a qualsiasi tipo di terreno, purché mantenuto umido con annaffiature frequenti in estate e ridotte in inverno, per evitare sia la secchezza sia il ristagno di acqua, non necessitano di potature, se non a fini ornamentali e per eliminare i rami secchi.
Se tenute all’esterno in piena terra, le aralie crescono molto rapidamente e possono raggiungere fino a 5 metri di altezza.
Grazie al fatto che non necessita di luce solare diretta, però, l’aralia è spesso usata per abbellire case o uffici, e viene quindi tenuta in vaso: in questo caso è sufficiente del normale terriccio da giardino arricchito di tanto in tanto con fertilizzante liquido, ma la pianta va rinvasata spesso perché le sue radici crescono molto. Per mantenere umide le foglie, in casa, è utile spruzzarle di acqua non calcarea periodicamente. Bisogna infine tenere presente che in casa la pianta non produrrà fiori.
L’aralia più nota è l’Aralia japonica
Il modo migliore per moltiplicare l’aralia è la semina, da effettuare alla fine dell’inverno in vasi di dimensioni ridotte, provvedendo al rinvaso in autunno e poi alla messa a dimora definitiva dopo lo sviluppo delle radici, di solito nella primavera successiva.
L’aralia è soggetta all’attacco di numerosi parassiti, soprattutto in primavera e in estate, come gli afidi, la cocciniglia o il ragnetto rosso, che possono essere contrastati lavando le foglie con acqua e sapone o con miscele naturali (ad esempio quella d’aglio), oppure con insetticidi specifici.
Nota
In Rete si trova anche una differente denominazione latina (Fatsia japonica). Trattasi di un sinonimo. Nella nomenclatura botanica, un sinonimo è un nome scientifico che si applica a un taxon che (ora) ha un nome scientifico diverso. Per esempio, Linneo fu il primo a dare un nome scientifico (secondo il sistema di nomenclatura scientifica attualmente utilizzato) all’abete rosso, che chiamò Pinus abies. Questo nome non è più in uso: ora è sinonimo dell’attuale nome scientifico, Picea abies.
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