L’aporocactus è una pianta succulenta; il genere Aporocactus fa parte della grande famiglia delle Cactacee. Comprende circa dieci specie di cactus perenni. Sono piante grasse che possono sopportare una temperatura minima non inferiore a dieci gradi centigradi. Sono infatti originarie delle aree delle foreste pluviali dell’India e delle zone tropicali di America centrale e meridionale. Nella maggior parte delle zone italiane, quindi, sono coltivate prevalentemente in vaso, tenute in casa al caldo d’inverno e portate all’aperto in estate.
Sono cactus con fusti che crescono con un caratteristico sviluppo lungo e affusolato, che cresce liberamente e che ha valso il nome comune di coda di topo o coda di volpe. I fiori sono a forma d’imbuto o tubolari, bianchi o rosa, profumati. Spesso sono seguiti da frutti sferici-ovoidali, di colore verde. Le piante del genere Aporocactus sono epifite, cioè possono crescere sopra un’altra pianta. Spesso si fanno scendere da cesti appesi.
Il nome del genere deriva dal greco e significa impenetrabile, in riferimento ai fusti che nel tempo si sviluppano in modo intricato. Aporocactus è un genere di cactus della tribù Hylocereeae, un tempo classificata come un sottogenere del genere Disocactus. Tuttavia, secondo gli studi molecolari più recenti, è stato escluso dal genere Disocactus e trattato come un genere a sé. Per questo motivo alcune specie si trovano ancora descritte e classificate con il nome del genere Disocactus.

I cactus del genere Aporocactus sono molto coreografici se lasciati scendere da cesti appesi
Specie di Aporocactus
Le piante del genere Aporocactus appartengono a dieci specie diverse, ma le più conosciute e usate nei giardini o in casa sono:
- Aporocactus ackermanii: originaria del Messico, ha il fusto eretto che porta i fiori rosso o rosso-arancio. Può arrivare a un’altezza e ampiezza di circa 45 cm.
- Aporocactus flagelliformis: i fusti verdi-grigio ricadono con quattro costole e areole spinose. Molto conosciuti e apprezzati sono i fiori rosso porpora. Si tratta di una delle specie più esuberanti e riesce a svilupparsi per una larghezza di un metro e mezzo.
- Aporocatcus martianus (sinonimo di Aporocactus conzattii): a portamento ricadente o strisciante, arriva ad espandersi per 1,5 m. I fiori si distinguono per il colore rosso scarlatto brillante e spuntano a inizio estate.
- Aporocactus nelsonii: ha lunghi fusti principali (fino a 1,5 m) e i rami laterali appiattiti. I fiori rosa purpurei sono profumati. Più delicata di altre specie, vuole una temperatura minima di 16 gradi centigradi.

Il fiore di un Aporocactus flagelliformis
Aporocactus: la scheda
Esposizione – A differenza di molte succulente che vivono solo in pieno sole, le varie specie possono essere coltivate alla mezz’ombra, basta che sia un luogo caldo e asciutto.
Terreno – All’aperto si coltivano epifiticamente alla mezz’ombra. Se coltivato in vaso e tenuto all’interno, si scelga il classico terriccio per piante grasse (“da cactus”).
Annaffiatura – Nei mesi caldi si deve annaffiare abbondantemente, evitando di far asciugare completamente il terreno tra un’annaffiatura e la successiva; ci si limiti a tener umido il terreno in inverno.
Fioritura: prolungata. L’Aporocactus produce fiori diurni che sbocciano in modo prolungato per tutta la primavera.
Dimensioni: variabile. A seconda delle specie (consultare le singole voci).
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina a 27 gradi centigradi, o per talea prelevata in estate.
Concimazione – Si può usare un concime liquido per cactus, somministrato due volte l’anno, a inizio primavera e in autunno.
Potatura – Queste piante non necessitano di particolari azioni di potatura.
Malattie – L’Aporocactus può essere soggetto ad attacchi di cocciniglia.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.