Anemone (Anemone L.) è un genere di piante appartenente all’ordine delle Dicotiledoni e alla famiglia delle Ranuncolacee; tale genere comprende moltissime specie; alcune nascono spontaneamente in Europa, altre sono originarie dei Paesi del Sudafrica o dell’America del Sud. Si tratta essenzialmente di piante erbacee perenni la cui altezza varia a seconda della specie; si va dai 15 cm al metro e più.
Nella mitologia greca, Anemone era una ninfa di cui si erano innamorati due venti, Zefiro e Borea. La lotta dei due venti per l’amata generò tali tempeste che la dea della vegetazione, Flora, trasformò Anemone in un fiore legato per sempre a Zefiro che in primavera la faceva schiudere e a Borea che con il soffio freddo di tramontana ne disperdeva precocemente i petali (infatti l’anemone è un fiore di breve durata).
Nel nostro Paese sono presenti una decina di specie che vengono coltivate nei giardini a motivo della notevole bellezza dei loro fiori. Quelle che si incontrano più frequentemente sono l’Anemone coronaria (la specie che tratteremo in questo articolo e che spesso viene detta anemone dei fiorai), l’Anemone hortensis e l’Anemone narcissiflora.
La messa a dimora
Il periodo della prima fioritura dell’anemone può essere regolato tramite la messa a dimora dei tuberi in momenti diversi (settembre ottobre per la fioritura primaverile, altrimenti marzo aprile per la fioritura estiva).
Prima della messa a dimora i tuberi andrebbero messi in acqua a temperatura ambiente per circa 10-12 ore; andranno poi piantati a una profondità di circa 6-8 cm; se sono piuttosto grossi si può scendere fino a 12 cm. I tuberi, di norma, hanno una forma irregolare, solitamente appiattiti e con un lato convesso; questo dovrebbe essere piantato verso il basso, ma non è obbligatorio.
La distanza fra un tubero e un altro dipende dalla loro grandezza, in linea di massima una distanza giusta è 12-15 cm circa.
Anemone coronaria: descrizione
L’anemone coronaria è una bulbosa perenne piuttosto facile da coltivare; la caratterizzano un fusto che può raggiungere i 40 cm di altezza e delle foglie di colore verde chiaro che ricordano abbastanza quelle del prezzemolo.
I fiori dell’anemone, a seconda delle varie sottospecie, possono avere diverse forme e colori (si va dal rosa al rosso o dal bianco al blu molto intenso); in alcuni casi la colorazione è uniforme, mentre in altri presenta striature o anelli centrali di diverso colore.
L’anemone coronaria è una pianta coltivata ormai da tantissimo tempo e le cultivar presenti sul mercato sono moltissime; di norma si tratta di esemplari che appartengono ai due gruppi di anemone coronaria più famosi, il gruppo De Caen e il gruppo St. Brigid; a questi gruppi appartengono moltissime cultivar; fra le più note si ricordano l’Admiral, la Governor, la Lord Lieutenant, la Mount Everest, la The Bride, la Mr. Fokker e la Sylphide.
Anemone coronaria: le cure colturali
L’anemone è una pianta che predilige le esposizioni soleggiate o, al più, a mezz’ombra; l’importante è, specialmente nei mesi invernali, assicurare alla pianta una posizione ben asciutta e soleggiata in modo da evitare un eccesso di umidità o il pericolo di ristagni idrici. Nel corso dei mesi autunnali è decisamente opportuno effettuare un intervento di pacciamatura con paglia e foglie.
Il clima ideale per questa pianta è quello temperato, non eccessivamente arido. Nel nostro Paese l’anemone si coltiva più facilmente nelle regioni settentrionali e in quelle centrali; nelle regioni meridionali la gestione di questo fiore può essere più complessa, in particolar modo se non si vive in zone collinari o di montagna.
Per quanto riguarda il substrato di coltivazione, l’ideale è un terreno leggero, dotato di un buon drenaggio, neutro o poco acido; i terreni argillosi sono poco adatti per questo tipo di pianta.
Per quel che concerne le irrigazioni, è opportuno che il terreno resti abbastanza umido, ma vanno assolutamente evitati i ristagni idrici che farebbero marcire i rizomi. Alla fine della fioritura le irrigazioni vanno sospese.
Le foglie non vanno tagliate fin quando non si saranno disseccate naturalmente. Una volta che le foglie saranno completamente secche si estrarranno i rizomi dal terreno e si faranno asciugare all’aria senza esporli direttamente ai raggi solari; una volta asciutti vanno messi in un luogo fresco fino al momento della successiva messa a dimora. L’anno successivo si eviti di piantare le anemoni nel solito posto, la fioritura ne risentirebbe.
Per quel che concerne le concimazioni, a partire dal mese di marzo si può fornire alla pianta un buon concime azotato; in seguito si potranno utilizzare fertilizzanti con maggior contenuto di potassio.
Dopo la fioritura si dovrà invece utilizzare un concime ben equilibrato nei suoi componenti.
Per quanto riguarda le avversità, raramente le anemoni vengono attaccate da parassiti; in alcuni casi si registrano attacchi da parte di acari, cosa risolvibile con un insetticida apposito.
Qualche consiglio sull’utilizzo dell’anemone in giardino
Le anemoni danno il meglio di sé quando vengono piantate a gruppi; non è di grande impatto, infatti, piantare esemplari isolati.
A seconda dei gusti si possono formare gruppi monocolore o, al contrario, gruppi con diversi colori per un effetto cromatico molto particolare. Contrasti consigliati sono il bianco e il rosso, il blu e il rosso e il blu e il rosa fucsia.
Le anemoni sono fiori ideali per la realizzazione di bordure.
L’anemone coronaria fa la sua bellissima figura anche come fiore da taglio e si presta moltissimo alla realizzazione di eleganti bouquet o mazzi.
Se trattati con cura, i fiori di anemone coronaria possono durare nei vasi per molte settimane.